Le attività del Comitato di Solidarietà con Solidarność nel Veneto

Capitolo 9

 

I recenti drammatici avvenimenti dovuti alla brutale repressione del regime militare polacco ci porta a riproporre la necessità di:
1) Assumere, come sindacato, una iniziativa politica nazionale. I diritti civili e la libertà vanno difesi e garantiti in tutti i paesi;
2) La predisposizione di un piano di aiuti alle famiglie degli internati e dei licenziati dal regime.

 

Dalla lettere del 16 settembre 1982 di Vittorino Dal Bo della segreteria Fat Cisl del Triveneto alla segreteria Usr Cisl Veneto
 
L’interesse del Veneto
 
Cgil, Cisl e Uil del Veneto esprimono un interesse crescente verso quanto sta accadendo in Polonia. Nel 1984 fondano il Comitato di Solidarietà con Solidarność con sede presso la Cisl di Mestre che fa capo al Comitato di Roma.

Fondamentale risulta il contributo di Joanna Burakowska, che si trasferisce in Veneto e avvia una rete di iniziative fra sindacati, parrocchie, associazioni e ed enti locali. Per un certo periodo Andrzej Chodakowski e Tadeusz Konopka si recano regolarmente da Roma a Mestre, alternandosi ogni due settimane.
 
La satira di Andrzej Krauze
 
Nell’autunno del 1984 il Comitato, con il supporto di Chodakowski, il patrocinio della Regione Veneto, dei Comuni di Venezia e Padova e la collaborazione di Cgil, Cisl e Uil del Veneto, espone la mostra La satira politica di Andrzej Krauze e documenti di stampa clandestina polacca. Krauze, residente all’estero dal 1981, è uno dei più famosi caricaturisti polacchi, collaboratore del settimanale «Tygodnik Solidarność».
 
Il calo delle attività
 
Le attività dei comitati si diradano con il passare degli anni, per le crescenti difficoltà di contatti con la Polonia, come pure per il calo di interesse in Italia e in Europa per la situazione polacca. Avranno la loro naturale conclusione con il passaggio alla legalizzazione e alle prime elezioni semi-libere del 1989, accolte in Italia con grande partecipazione.

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Le immagini proposte di seguito testimoniano l’interesse dei sindacati veneti verso Solidarność e l’intensa collaborazione che si è instaurata con alcuni attivisti e artisti polacchi, in particolare il caricaturista Andrzej Krauze.

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Noi crediamo necessario sottolineare ulteriormente la gravità della situazione in cui versa la nazione polacca in questo difficile momento; ogni aiuto che, per vostro tramite, potrà giungere in Polonia da parte della sua Azienda costituirà una prova tangibile della solidarietà del popolo italiano e dell’interessamento alle sorti della Polonia da parte degli imprenditori italiani.

 

Dalla lettera-tipo del 22 marzo 1982 inviata alle aziende del Piemonte da Barbara Stasiowska Randone a nome del Comitato aiuti per la Polonia (Fondo Solidarność, Fond. Feltrinelli)

 

 

Di che cosa c’è più bisogno in questo momento? Molte volte ci è pervenuta da parte dell’Episcopato Polacco la richiesta di stoffe di qualsiasi tipo, anche piccoli tagli di stoffe per cucire i vestitini per i bambini negli orfanotrofi. Manca anche il filo da cucire, gli aghi per cucire a mano e a macchina.

Se possiamo suggerire qualche cosa pensiamo che potrebbe essere utile occuparsi di trovare queste stoffe utilizzando anche i campioni, interessando le fabbriche, utilizzando le cose che non servono più in casa ecc.

Di questo potrebbe interessarsi una parrocchia, degli alimentari un’altra.

 

Dalla lettera di Joanna Burakowska a Don Ermis Segatti del 12 dicembre 1983 (Fondo Solidarność, Fond. Feltrinelli)

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