La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli conserva all’interno delle sue collezioni numerose rare edizioni originali e opere la cui storia editoriale racconta come nel corso dei secoli la stampa sia stata teatro di vicende intricate e appassionanti. Le opere pubblicate prima dell’introduzione delle macchine per la stampa (convenzionalmente si considerano libri antichi quelli pubblicati fino al 1830) hanno avuto avventure editoriali dove ogni nuova «edizione», espressione quanto mai ambigua e generica, poteva nascondere travagli dell’autore sia sulla veste editoriale che sul contenuto, nonché contraffazioni, più o meno abilmente confezionate, a volte smascherate da semplici refusi.
Prendiamo ad esempio De l’Esprit des loix di Montesquieu, universalmente ritenuto il fondatore della teoria della separazione dei poteri dello Stato. Si tratta di uno dei testi capitali nella storia del pensiero politico, uscito anonimo e senza data di pubblicazione nel 1748 a Ginevra presso l’editore Barrillot & Fils e di cui la Fondazione possiede un esemplare perfettamente conservato.
Montesquieu racconta in una lettera a Stainville del 27 maggio 1750 che in due anni ne erano uscite una ventina di edizioni. In realtà, secondo gli autorevoli studiosi François Gébelin e Alexandre-Alfred Chabé, tra il 1748 e il 1757 sarebbero apparse per il primo tredici e per il secondo sedici edizioni dell’opera. E si deve proprio a loro la scoperta della prima contraffazione che, come accennato sopra, è stata smascherata grazie ad un banale refuso: sul frontespizio il nome dell’editore Barrillot è riportato con una sola “r”. Questo semplice indizio ha svelato l’inganno anche se, probabilmente, lo stampatore era stato autorizzato dall’autore.
Di Montesquieu la biblioteca della Fondazione possiede, oltre alla citata prima edizione de De l’Esprit des loix, un’ampia raccolta di opere in edizioni sia antiche che moderne, corredate da una vasta letteratura critica.
Loretta Lanzi
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
24/12/2015