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Per rendere schiavo l’africano fu necessario che i negrieri che ci portarono qui tagliassero completamente ogni contatto tra lui e il suo continente di origine. È dunque assolutamente necessario, se vogliamo liberarci dall’op- pressione di· chi ci ha reso schiavi, ristabilire i contatti con l’Africa.
L’Organizzazione per l’unità afroamericana realizzerà questo obiettivo servendosi di giornali indipendenti sia nazionali che internazionali, pubblicazioni di vario gene- re, contatti personali e altri mezzi di comunicazione disponibili.
Noi afroamericani dobbiamo anche far circolare tra noi la verità sulla schiavitù americana e gli effetti terribili ché essa ha sulla nostra gente. Per potercene liberare dobbiamo studiare il sistema moderno di schiavitù, scoprire e denunciare senza vergogna perché noi siamo ancora le vittime, gli schiavi e gli oppressi tutti i fatti, anche i più spiacevoli. L’unica nostra vergogna è di non cercare la verità e di credere alla menzogna.
Dobbiamo imparare tutto quello che possiamo su noi stessi; dobbiamo conoscere completamente la storia di come fummo rapiti dall’Africa, quali atrocità e disumanizzazione dovettero sopportare i nostri antenati, dobbiamo sapere come vennero assassinati e con quali sistemi furono tenuti in schiavitù per assicurare profitti a un sistema concepito in termini di schiavitù, costruito dagli schiavi e tutto rivolto a tenerci assoggettati per potersi perpetuare.
Dobbiamo rieducarci, diventare dei buoni ascoltatori per imparare tutto quanto possiamo sui progressi che sta facendo l’Africa, la nostra madrepatria. Dobbiamo correggere l’immagine distorta dell’Africa che chi ci ha posto in schiavitù ha instillato nelle nostre menti in modo da dissuaderci dal ristabilire rapporti con essa e in tal modo conquistare la libertà dall’oppressione.
Dobbiamo cambiare la mentalità degli afroamericani liberando le nostre menti con lo studio delle varie filosofie, delle discipline psicologiche, delle culture e delle lingue che non provengano dai nostri oppressori razzisti. Stiamo organizzando l’insegnamento dello swahili, dell’arabo e dello haussa. Lo studia. di queste lingue offrirà alla nostra gente l’accesso a nuove idee e alla storia dell’umanità, allargando in tal modo il nostro orizzonte mentale.
Possiamo imparare molto sull’Africa da libri informativi e dalle esperienze di chi ci è andato, ma molti di noi andranno a visitare il paese di loro scelta, in modo da fa- re I ‘esperienza diretta. L’Organizzazione per l’unità afroamericana farà di tutto per incoraggiare viaggi in Africa, nell’ America centrale e in altri luoghi dove la nostra cultura non è stata completamente schiacciata· dalla spietata brutalità dei razzisti.
Eserciteremo tutto il nostro peso per· imporre la scelta di libri di testo e di materiale dimostrativo usato dai nostri figli nelle scuole pubbliche e, al tempo. stesso, incoraggeremo degli specialisti afroamericani a scrivere e pubblicare i libri di testo necessari per liberare le nostre menti dalla menzogna. Finché non arriveremo a controllare del tutto le nostre istituzioni educative, dovremo integrare la preparazione scolastica dei nostri figli con I‘educazione impartita in famiglia.
L’Organizzazione per l’unità afroamericana prenderà le misure necessarie per liberare la nostra gente dalla schiavitù economica. Uno dei modi per raggiungere tale obiettivo sarà di organizzare un comitato tecnico, una specie di banca dei tecnici.
Per poter ridurre in schiavitù un popolo e mantenerlo in tale stato, si deve negare il suo diritto all’autodifesa, si deve continuamente terrorizzarlo, sottoporlo a maltrattamenti e all’assassinio. Questa tattica è stata sviluppata al massimo dai razzisti che il governo degli Stati Uniti sembra incapace o non è disposto a punire. secondo la legge del paese.
L’Organizzazione per l’unità afroamericana, consapevole dell’aumentata violenza che gli afroamericani sono costretti a subire e dell’aperta tolleranza che di fronte ad essa mostrano in tutto il paese la polizia e gli organi federali, afferma il nostro dovere e diritto a difenderci per poter sopravvivere come popolo.
Incoraggiamo tutti gli afroamericani a difendersi contro gli attacchi a sorpresa degli aggressori razzisti, il cui solo scopo è di negarci le garanzie contenute nella Carta dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite e nella stessa Costituzione degli Stati Uniti.
Come tutti gli altri popoli, gli afroamericani hanno diritti inalienabili, e cioè quei diritti umani che, né per legge né secondo giustizia, possono essere trasferiti ad altri. I nostri diritti umani ci appartengono, come appartengo a tutti gli altri popoli, tramite Dio e non per i desideri o i capricci degli altri uomini.
I nostri antenati e ancora oggi alcuni afroamericani, non capirono tutte le implicazioni e le conseguenze della schiavitù. Anche oggi si cerca di evitare di parlarne, ma i fatti restano e noi afroamericani consapevoli non siamo disposti né ad approvare né a incoraggiare la fiducia nell’«emancipazione». Dobbiamo capire che continuare a credere in quell’idea equivale ad accettare di essere considerati come proprietà e perciò inferiori agli esseri umani. Anche questo problema è d’importanza cruciale e gli afroamericani devono continuare a porselo criticamente.
Malcolm X