Descrizione
L’indagine intorno alle origini del fascismo e poi alla Marcia su Roma, temi su cui Angelo Tasca scrive più volte a partire dalla fine degli anni ’20 e che poi riassume nella sua monografia Naissance du fascisme (Gallimard 1938), costituisce il cuore di una riflessione su come e perché una vicenda specifica abbia avuto un certo esito, nonché sul carattere strutturale della sconfitta e sui vettori di una crisi complessiva culturale, sociale, politica e antropologica. Processi che più volte si sono ripresentati nel corso del Novecento. Per Tasca, gli indirizzi che la crisi assume tra guerra e dopoguerra e che conducono alla Marcia su Roma acquistano valore sia per la rottura e innovazione della politica che producono come storia del costume politico, sia per la mutazione della mentalità. Non è solo lo storico il soggetto chiamato a confrontarsi con questi fenomeni propri dell’epoca della modernizzazione ma anche il dirigente politico, se vuole tentare di dare una risposta agli interrogativi che pongono le nuove forme della politica al giorno d’oggi.
Conosci gli autori
Angelo Tasca (Moretta, Cuneo 1892 – Parigi 1960), è tra i fondatori del movimento giovanile socialista a Torino nel 1908. Con Gramsci fonda il settimanale “l’Ordine Nuovo” nel 1919 e partecipa alla fondazione del Pcd’I nel gennaio 1921. Membro del Presidium della Terza Internazionale si oppone a Stalin ed è espulso dal partito nel settembre 1929, Rifugiatosi a Parigi collabora a dirige il settimanale “Monde”, fondato nel 1928 da Henri Barbusse. Dal 1934 collabora sia con il Psi sia con il Partito socialista francese.Tra il 1934 e il 1940 tiene la rubrica di politica internazionale su “Le Populaire”, quotidiano del Partito socialista francese. Pubblica nel 1938 Naissance du fascisme (Gallimard). Nel 1940 si schiera con Pétain. Dal febbraio 1941 collabora clandestinamente alla resistenza belga, mentre lavora come funzionario al Ministero della propaganda del governo di Vichy. Nel dopoguerra rimane in Francia dove svolge attività di pubblicista e di storico. Tra le sue opere edite in Italia: In Francia nella bufera (Guanda 1953); Autopsia dello stalinismo (Comunità 1958, Aragno 2015); I primi dieci anni di vita del Pci (Laterza 1971).
Naissance du fascisme è tradotto in Italia con il titolo Nascita e avvento del fascismo, nel 1950 per La nuova Italia e poi più volte ristampato.
David Bidussa (Livorno 1955), storico sociale delle idee, è autore, tra l’altro, di: Dopo l’ultimo testimone (Einaudi 2009) e Il passato al presente (con Paolo Rumiz e Carlo Greppi, Fondazione Feltrinelli 2016).
Ha diretto (con Denis Peschansky) La France de Vichy. Archives inédits d’Angelo Tasca, “Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli”, XXXI, 1995; Leo Valiani tra politica e storia. Scritti d storia delle idee (1939-1956), “Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli”, XLII (2006); (con Giuseppe Vacca) Il fascismo in tempo reale. Studi e ricerche sulla genesi e l’evoluzione del fascismo in Europa. 1926-1938, “Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli”, XLVIII (2012).
Ha curato Norberto Bobbio, Claudio Pavone, Sulla guerra civile (Bollati Boringhieri 2015); Victor Serge, Da Lenin a Stalin (Bollati Boringhieri 2017). Con Carlo Greppi ha curato Ferruccio Parri, Come farla finita con il fascismo (Laterza, 2019).
Con Chiarelettere ha curato Siamo italiani (2007); Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti (2011 e 2016); Leon Trotsky, La vita è bella (2015); Shaftesbury, Lettera sul fanatismo (2017); The Time is Now (2018).
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