Descrizione dell’eBook
Flessibilità è una parola che è diventata una categoria portante del nostro tempo. Lo spirito del nostro tempo prescrive a tutti di essere flessibili, pena l’uscita di scena.
Mario Perugini mostra come l’incremento della flessibilità del mercato del lavoro si sia accompagnato, in Italia, a una discesa della produttività. Dunque, anziché assicurare di per sé un incremento dell’efficienza delle prestazioni di lavoro, le misure volte ad accentuare la flessibilità in entrata e soprattutto in uscita dal mercato del lavoro non hanno impedito la caduta della produttività che oggi viene additata come un indicatore del declino economico italiano.
Occorre più flessibilità funzionale, afferma Perugini, ovvero più capacità da parte dell’impresa di far ruotare i propri lavoratori su diverse mansioni, differenti luoghi e tipi di lavoro. Flessibilità non è “risparmio”, ma strategia del reinvestimento.
Conosci l’autore
Mario Perugini, nato il 19 novembre 1980. Laureato in Discipline, Economiche, Statistiche e Sociali, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia Economica e Sociale nel 2008 presso l’Università Bocconi, dove è attualmente docente di Storia Economica e Storia d’Impresa. Borsista post-doc dell’Associazione Duccio Bigazzi per la ricerca sulla storia d’impresa e del mondo del lavoro nel biennio 2010-2012. È autore del volume Il farsi di una grande impresa. La Montecatini fra le due guerre mondiali (Franco Angeli, 2014) e di saggi dedicati alla storia dell’industria italiana del Novecento.