La crisi recente ha riportato al centro del dibattito pubblico e scientifico il tema della remunerazione del lavoro, sia intesa come costo, e quindi come leva di maggiore o minore competitività per le imprese, sia nella sua qualità di variabile fondamentale alla base dell’andamento della dinamica dei consumi. Analizzare l’andamento dei salari in una prospettiva nazionale e internazionale e comprendere il ruolo giocato in tale dinamica dai cambiamenti dei mercati e della tecnologia, nonché dall’adozione di determinate politiche del lavoro,è quindi un esercizio necessario oggi più che mai.
Come spiega il professor Berta nel suo intervento alla Palazzina Liberty, il percorso di Spazio Lavoro Remunerazione del denaro, remunerazione del lavoro vuole fornire un contributo di analisi e riflessione su questi temi attraverso la ricomposizione dialettica fra la ricognizione delle condizioni odierne e l’analisi storica delle trasformazioni di lungo periodo del mercato del lavoro e del quadro macroeconomico. L’ampliamento della prospettiva temporale è infatti cruciale per comprendere le dinamiche che hanno influenzato le trasformazioni recenti. Da questo punto di vista la crisi e i suoi effetti rappresentano solo un ulteriore rafforzamento di un trend in corso da almeno due decenni, come testimoniato dalle dinamiche che hanno interessato la quota salari, ossia la parte del reddito nazionale assegnata al lavoro, cioè all’insieme dei lavoratori sotto forma di salari, stipendi e pensioni. Calcolata come il rapporto fra il reddito medio da lavoro dipendente in termini reali e la produttività del lavoro, la quota salari misura la distribuzione del reddito a livello aggregato e non individuale.
Nel caso dell’Italia la quota salari, dopo essere rimasta sostanzialmente stabile nel periodo 1970-1990, ha subito un vero e proprio crollo nel corso degli anni Novanta, perdendo circa 11 punti percentuali (dal 68% in media del periodo precedente al 1990 fino al 57% circa del 2000). Si è assistito insomma ad una vera e propria “slavina” che si è soltanto arrestata nei primi anni Duemila, senza che vi sia stato in seguito alcun recupero.
Si può quindi concludere con un buon margine di sicurezza che sia negli anni Novanta che vada cercata l’origine di quella separazione traumatica fra il lavoro e la sua remunerazione sulle cui conseguenze ci troviamo oggi a dover fare i conti.
Mario Perugini
Ricercatore del percorso Remunerazione del denaro, remunerazione del lavoro del progetto Spazio Lavoro
Approfondimenti
Palazzina Liberty. Il professor Giuseppe Berta interviene sulla tematiche della remunerazione del lavoro in periodi di costruzione e ricostruzione economica:
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