Oggi l’America Latina, anche grazie ai progressi registrati nell’integrazione regionale, pur tra mille e stridenti contraddizioni, si candida ad essere un’area emergente chiamata a rivestire un ruolo di rilievo nelle relazioni internazionali del XXI secolo. Anche per questo risulta importante approfondirne la storia e cercare nel passato le radici di problemi e fenomeni che contribuiscono a chiarire il suo presente.
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli vuole offrire il proprio contributo per consentire un diretto accesso alle ragioni di questo progresso attraverso le fonti che hanno fatto la storia di un continente e intende valorizzare la sezione delle monografie su questa parte di mondo.
Si tratta di circa 3.500 titoli che coprono un ventaglio tematico ampio e significativo. La rivoluzione cubana occupa ovviamente una parte significativa della collezione. Di sicuro interesse risultano le analisi e il dibattito sorti attorno alla questione dello sviluppo e del sottosviluppo dei paesi della regione, in particolare i lavori della Comisión Económica Para América Latina (CEPAL), costituita dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite nel febbraio del 1948 e tuttora operante, e le opere che si rifanno alla Teoría de la dependencia, che ha letto i problemi dell’arretratezza del subcontinente ponendo l’accento sulle dinamiche che caratterizzano i rapporti centro-periferia nell’economia mondiale e le loro ricadute in termini di sviluppo diseguale e di ruolo subalterno cui vengono costrette le aree periferiche del sistema, ridotte a semplici esportatrici di materie prime. Si possono così trovare opere che hanno rappresentato veri e propri classici del pensiero economico latinoamericano.
Altro filone tematico molto presente nella collezione è quello legato alle vicende cilene degli anni Settanta, dall’esperienza di governo del presidente Salvador Allende al cruento golpe del settembre 1973 che ha instaurato la dittatura militare. Oltre alle ricostruzioni storiche successive e agli scritti di alcuni protagonisti di quella stagione figurano anche numerosi opuscoli stesi dalle forza politiche della composita sinistra cilena dell’epoca. E’ questa una collezione che trova il suo completamento nel fondo archivistico Murillo Viaña, che dagli anni di governo di Unidad popular (1970-73) consente di estendere lo sguardo all’analisi del regime cileno, fino al referendum del 1989 che segna la transizione alla democrazia, senza escludere le reti dei cileni rifugiati all’estero.
Nel giro di una trentina di metri lineari di scaffali si può prendere visione di un panorama sfaccettato: fianco a fianco figurano i movimenti di guerriglia attivi tra gli anni Sessanta e Settanta; gli studi sul movimento operaio dei vari paesi; sul pensiero marxista latinoamericano; i movimenti sociali e la questione agraria; la rivoluzione messicana; il regime del generale Velasco Alvarado e i movimenti sindacali e sociali nel Perù; il movimento sandinista in Nicaragua; la storia del Brasile e dell’Argentina fino al periodo recente, etc…
Non potevano ovviamente mancare gli opuscoli della collana “Documenti della rivoluzione nell’America Latina”, pubblicati dalla Libreria Feltrinelli tra il 1967 e il 1970, che contengono analisi sulla situazione politica, economica e sociale di diversi paesi, discorsi di esponenti politici di primo piano, testimonianze, documenti programmatici delle forze della sinistra latinoamericana e dei principali movimenti di guerriglia, grazie ai quali venne offerta all’epoca la possibilità all’opinione pubblica italiana di avere accesso a documenti di prima mano concernenti il travaglio di un intero continente. Rappresentarono un contributo prezioso per far conoscere l’attualità dei difficoltosi e spesso traumatici processi in corso nell’America Latina ed oggi è la stessa collana a costituire oggetto di interesse storico, testimonianza del suo tempo.
Multimedia
Intervista a Patricio Guzmàn
In occasione della mostra Cile 1973. Da Allende alla dittatura nei documenti della Fondazione Feltrinelli è stata realizzata un’intervista esclusiva al regista cileno Patricio Guzmàn, pluripremiato autore di documentari quali La batalla del Chile e Salvador Allende. Intervista di Massimiliano Tarantino (Segretario Generale di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Consigli di lettura
Diario di Bolivia di Ernesto Che Guevara
Dal novembre del 1966 al fatale 7 ottobre 1967, gli undici mesi di guerriglia di Ernesto Che Guevara nella sua ultima avventura in Bolivia. Il testo fu consegnato da Fidel Castro personalmente a Giangiacomo Feltrinelli che ne fece la prima traduzione mondiale (luglio 1968), contribuendo alla diffusione internazionale della testimonianza e del pensiero del Che. Lo strillo in copertina (“Gli utili di questa pubblicazione saranno devoluti interamente ai movimenti rivoluzionari dell’America Latina”) provocò reazioni accese dell’estrema destra nelle piazze e alcune interrogazioni parlamentari.
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