Direttore del MuSe, Museo delle Scienze di Trento

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Il concetto di visione verso il futuro è un elemento fondamentale del fare cultura anche nella rappresentazione più tradizionale di una dimensione performativa come un balletto, o un brano d’opera, o un concerto brandeburghese. Noi introduciamo elementi di traduzione e di interpretazione che rappresentano il nostro procedere dell’interpretazione culturale: così il museo deve guardare all’interpretazione verso il futuro utilizzando i paradigmi correnti che giustificano la sua esistenza.

La sostenibilità per noi è il paradigma di un equilibrio nei confronti dei rapporti con le risorse del pianeta terra quindi c’è un concetto di sostenibilità legata alle risorse finite del pianeta terra quali si legano a un insieme di fattori molto rilevanti che sono fattori culturali dai quali poi discendono le menti fondanti, le scelte economiche legate a questo territorio. Noi non abbiamo il compito di fare sviluppo territoriale, non abbiamo il compito di fare incubatori di impresa, abbiamo però il compito di aiutare la nostra società a crescere e costruirsi delle idee quindi sono delle competenze della nostra società del futuro che sono paradossalmente delle competenze che possono entrare a pieno titolo nel compito e nella missione di un museo. Abbiamo il pensiero critico e la capacità di risolvere i problemi che è uno degli elementi fondamentali per trovare delle tracce e dei percorsi di sostenibilità, sapere collaborare, sapere comunicare, avere uno spirito di innovazione legato alla creatività e quindi saper innovare.

È un altro aspetto che noi possiamo inserire nei nostri processi educativi che non sono soltanto portare la scuola o portare le scolaresche in un museo, ma creare dei discorsi, creare dei rapporti di dialogo all’interno ad esempio di gruppi familiari o di amici proprio per suscitare la confidenza con queste capacità. Poi anche questa capacità di lettura ha a che vedere con la consapevolezza che non può essere locale, ma deve essere legata alla dimensione planetaria ormai, il pianeta sta diventando sempre più stretto.

Poi abbiamo una capacità di cogliere i cambiamenti culturali e sociali: un museo può essere quel luogo dove avvengono delle cose che hanno per esempio a che fare con l’integrazione sociale. C’è la sostenibilità ambientale che ha bisogno di una conoscenza per essere sostenuta e che deve trasferirsi nella dimensione dell’apprendere cosa vuol dire la dimensione tecnologica, cosa ci si può aspettare dal futuro, e su questo la dimensione economica e finanziaria è un altro elemento di conoscenza fondamentale.

Ecco che da un museo naturalistico tradizionale, che ci fa vedere animali impagliati, può diventare uno strumento, una macchina fondamentale per interpretare il nostro futuro attraverso percorsi che sono molto più ampi rispetto a ciò che tradizionalmente attribuiamo come compito specifico educativo ad un museo.

Michele Lanzinger
Direttore del MuSe, Museo delle Scienze di Trento

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