Tratto da Il Popolo d’Italia, 25 ottobre 1922

La Marcia su Roma fu uno snodo cruciale. Tratto dalla mostra ‘900, la Stagione dei Diritti. Quando la piazza faceva la storia, qui pubblichiamo il discorso di Mussolini trascritto nelle pagine de “Il Popolo d’Italia”, organo del Partito Nazionale Fascista all’indomani della manifestazione di Napoli del 25 ottobre, momento che ha preceduto la marcia su Roma del 28 ottobre 1922 e la presa del potere del fascismo e di Mussolini, dopo innumerevoli devastazioni ed episodi di violenza. Il periodico celebrava la grande manifestazione di Napoli, diffondendo la percezione di un clima di assoluta tranquillità e armonia, al contrario delle cronache dell’epoca, e rivolgeva un preciso appello al Mezzogiorno. Qui un breve estratto da “Il Popolo d’Italia”:

 

“Oggi l’anima scettica del Mezzogiorno, truffato e ingannato finora da inconfessabili clientele elettorali politiche, rinasce nella fede e nell’affermazione dei suoi destini e del suo avvenire. Si può dire che tutte le distinzioni politiche sono sparite. Tutti tendono al fascismo come al salvatore disinteressato che pone tutte le forze presenti e future a disposizione di questo popolo per fiancheggiarlo ed aiutarlo nelle sue affermazioni e nelle sue rivendicazioni”.

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