Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

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L’esperienza di questi mesi di Expo ha dimostrato la capacità del nostro paese di interpretare una Esposizione Universale nel tempo nuovo della globalizzazione con alcune, grandi, novità: la costruzione e l’approfondimento del dibattito sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” può rappresentare davvero una sperimentazione unica nella storia delle Esposizioni Universali recenti per come le abbiamo conosciute in questi anni. Noi abbiamo davvero interpretato il tema e lo abbiamo provato a condurre lungo tutto il percorso dell’Esposizione Universale chiamando a raccolta i paesi partecipanti, i grandi soggetti internazionali, i grandi leader e i maggiori esperti. Io penso che questo rimarrà, anche e soprattutto dopo il 31 di ottobre: è la grande eredità che dobbiamo interpretare dopo la fine di Expo. Nei contributi che compongono questo documento si ritrovano molti dei progetti, dei percorsi e degli itinerari che sono nati grazie ad Expo e matureranno dopo Expo.

L’intervento di Papa Francesco durante la prima Expo delle Idee:

Questo documento, appunto, raccoglie in particolare le idee che sono emerse durante l’ultimo di una serie di incontri incardinati attorno alla costruzione della Carta di Milano, il documento plurale e partecipato che rappresenta l’eredità culturale di Expo. L’appuntamento “Expo dopo Expo: le eredità dell’Esposizione Universale” affonda le proprie radici in un percorso culturale e scientifico iniziato all’Hangar Bicocca con “Le idee di Expo verso la Carta di Milano” e vuole chiamare a raccolta i principali soggetti coinvolti a Expo Milano 2015 e in particolare i Paesi partecipanti. Dopo il 7 febbraio si sono svolti altri incontri dedicati alla Carta di Milano: a Firenze il 28 marzo c’è stata la seconda tappa di “Expo delle Idee”, a Pompei il 17 aprile una terza tappa è stata dedicata alla promozione del patrimonio culturale italiano, mentre il 28 aprile la Carta è stata ufficialmente presentata all’Università Statale di Milano. In questi mesi, i principali protagonisti italiani e internazionali si sono confrontati, scambiati idee e informazioni, in un dialogo virtuoso che ha permesso alla Carta di Milano, con la consegna nelle mani del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, di entrare in dialogo diretto con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile formulati dalle Nazioni Unite, che li hanno presentati al mondo poche settimane fa.

Continuo a pensare che la più importante eredità sia nella sua chiave educativa: abbiamo realizzato uno dei più grandi eventi di educazione civica e alla cittadinanza contemporanei.  Penso che i numeri di Expo, non solo i numeri imponenti dei visitatori, siano da soli la conferma che lo scopo educativo dell’Esposizione universale è stato raggiunto, con più di un milione di cittadini che hanno firmato la Carta di Milano, con più di 7000 eventi che hanno raccontato lo sforzo di andare in profondità sui contenuti, con quel milione e mezzo di studenti che hanno visitato l’Esposizione, con le migliaia di incontri realizzati anche fuori dal sito espositivo.

L’Expo delle Idee del 10 ottobre 2015 ha avuto come parola chiave l’“eredità”. Ci sono delle eredità materiali molto concrete, legate al sito espositivo, ma ci sono soprattutto delle eredità legate al sistema agro-alimentare globale: Expo Milano 2015 è riuscita a sottolineare quanto discutere del settore agricolo significa trovare un percorso per il futuro. Adesso dobbiamo interpretare la stagione che si apre dal primo di novembre, dando valore alla capacità italiana di eccellere mettendo a sistema tutte le disponibilità pubbliche e private, in quell’intreccio virtuoso che ha portato al successo di Expo Milano 2015.

Come ho più volte ribadito, considero i sei mesi di Expo come la stagione della semina: abbiamo seminato molto, abbiamo seminato bene. Adesso dobbiamo custodire e coltivare tali semi, per far sì che arrivino i frutti, e che siano grandi frutti. Tutti insieme, non solo per l’esperienza di ciascuno di noi, ma innanzitutto per il Paese.

Estratto dall’ebook: 20 idee per il Post-Expo

Maurizio Martina
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

28/04/2016 

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