Ministero della Salute

Gli scenari politici e sociali si evolvono nei diversi luoghi del mondo e con essi, anche il ruolo delle donne cambia, offrendo un panorama ricco di sfumature diverse. In Siria, le donne di Kobane rappresentano le nuove partigiane: combattenti che hanno liberato la propria città, resistendo insieme agli uomini all’assedio dell’Isis durato ben quattro mesi. Se si pensa alla Primavera araba, non si può non parlare delle donne che hanno guidato le rivolte: in prima linea in proteste, cortei e presidi, tanto caratterizzare e qualificare l’intera rivoluzione con la loro massiccia presenza. Qualche passo indietro nel tempo, ci riporta alla rivolta di Gezi Park di Istanbul nel 2013, una mobilitazione civile famosa non tanto per il numero di partecipanti, quanto per la risonanza nazionale dovuta alla reazione delle forze dell’ordine, per molti ritenuta eccessivamente violenta. A diventare simbolo della protesta è stata Ceyda Sungar, ormai icona della lotta per la parità dei diritti delle donne turche.

Mentre scenari politici nordafricani e mediorientali vengono sconvolti e plasmati da movimenti  partecipativi che vedono protagonista il genere femminile, ci sono una serie di circostanze, molto più vicine a noi, che sembrano intaccare i concetti di inclusione e di parità di genere, e riportare in auge l’immagine di una donna relegata alla vita domestica.

Lo racconta Juan Carlos Monedero, fondatore del partito spagnolo “Podemos” in un’intervista rilasciata per Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in cui parla della femminilizzazione della povertà. Secondo Monedero, sono le donne a pagare le principali conseguenze della crisi, trovandosi, per esempio, a dover colmare le lacune dovute alla carenza di strutture assistenziali per bambini e anziani o alla chiusura degli ospedali pubblici. Anche la crisi dell’occupazione sembra colpire maggiormente il genere femminile. La risposta di “Podemos” è quella di garantire parità ad ogni livello dell’organizzazione interna del partito.

Ceyde, le guerrigliere curde, le donne arabe, rappresentano un esempio di quanto sia importante la partecipazione attiva per affermare il proprio ruolo nella società e di come siano spesso le situazioni di crisi a generare risposte così decise. D’altro canto però, in contesti come quello europeo, è fondamentale che vengano attuate delle politiche pubbliche ben precise, per risolvere il problema ed evitare che siano le donne a pagare maggiormente il prezzo della crisi.

Marina D’Alessandro


Approfondimenti

Per approfondire le tematiche affrontate nell’articolo, guarda la videointervista a Juan Carlos Monedero, realizzata presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in occasione dell’incontro dal titolo La politica di Podemos: conversazione con Juan Carlos Monedero”:

 

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