Un giorno è cambiato tutto. È stato il giorno in cui, con un computer sulle ginocchia, abbiamo capito di avere tutti, a disposizione per poche centinaia di euro, quelli che un tempo si chiamavano i “mezzi di produzione”.

Orologio3Certo, non era vero se di mestiere eravate dentista o meccanico, ma se siete consulente, formatore, giornalista, avvocato, architetto, grafico, traduttore, informatico, editor, scrittore, comunicatore…, sì.

Se insomma fate o volete fare un lavoro a valore aggiunto intellettuale-personale, un lavoro il cui prezzo dipende – dovrebbe dipendere in un mercato vero e “perfetto” – dalle vostre capacità e professionalità e da come vengono riconosciute dalla committenza, allora è proprio così: quel giorno che vi siete accesi il portatile in un bar, o avete dato consigli a un cliente col vostro smartphone mentre prendevate un treno, quel giorno avete contribuito a destrutturare definitivamente i rapporti di forza tra capitale e lavoro, e le relazioni industriali, per come li avevamo ereditati da un paio di secoli a questa lavorovrparte.

E adesso, che ci piaccia o meno, sappiamo tutti che il processo è irreversibile e che la soglia di accesso all’offerta è così bassa da non essere un problema praticamente per nessuno: tutti sono, siamo, in concorrenza con tutti, su tutto, in ogni momento, in ogni luogo.

E i diritti? E le regole? E i limiti? E la qualità? Già, un bel problema: non è mai stato facile, garantire tutto questo, e ora è più difficile che mai: perché tutti siamo in concorrenza con tutti, appunto, e perché la crisi rende gli agnelli più deboli e i lupi più famelici.

Ma ricordarsi del quadro, del contesto, dei rapporti di forza, può aiutare a disegnare un faticoso e indispensabile ponte tra un passato che non c’è più e un futuro che non c’è ancora.

Jacopo Tondelli
Giornalista


Approfondimenti

logo_Spazio_Lavoro_coloriLa Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e il Comune di Milano presentano il progetto Spazio Lavoro: un progetto coordinato da Giuseppe Berta (Università Bocconi) e Mauro Magatti (Università Cattolica), con la collaborazione di Enzo Mingione (Milano-Bicocca) e di Alessandro Pansa (LUISS).

Con Spazio Lavoro la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli intende aprire uno spazio d’indagine sugli sviluppi storici e le dinamiche evolutive del mondo del lavoro in collaborazione con le università Milano-Bicocca, Milano Bocconi, Milano Cattolica del Sacro Cuore e LUISS Guido Carli di Roma e con il supporto di un partner internazionale d’eccellenza come l’Institute for the Study of Labor di Bonn (IZA).

Il 25 settembre presso la Palazzina Liberty si tiene il convegno di apertura del progetto Il lavoro cambia, cambia il lavoro

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