Non votano, ma sentono quanto instabile sia il presente, schiacciato tra guerra, inflazione, crisi climatica. Si disinnamorano della politica, ma poi prendono posizione con gesti clamorosi, rivendicando spazi in cui costruire futuri possibili. Chi sono i nuovi giovani? Dove vivono, come vivono? Da quali ambizioni sono mossi? Di cosa hanno paura? 

 

Nel 2022 ci siamo messi in ascolto dell’universo, vivo e multiforme, delle ragazze e dei ragazzi del nostro tempo. Il podcast Teen Talks è servito a conoscerli, dando eco ai vissuti, alle visioni e alle prospettive che, nella loro pluralità, fanno una generazione. Il risultato è stata una sequenza di interviste attorno ai nodi di scuola, tempo libero, politica, corpo, futuro, che attraversa luoghi, culture e linguaggi diversi.

 


Se parliamo di futuro, non possiamo ignorare le ricadute che, nel breve quanto nel lungo periodo, l’inflazione di questi mesi avrà sulle opportunità e sugli stili di vita dei giovani. Ne ha scritto Gianluca Cerruti qui e qui, mettendo l’accento su come il rincaro dei prezzi “rischia di peggiorare la già bassa percentuale di laureati, la scarsa natalità e le difficoltà di uscita dalla famiglia di origine dei giovani italiani”.

I giovani sono anche i lavoratori mediamente meno sindacalizzati: recenti dati dell’Inps evidenziano come il 40% degli iscritti a un sindacato sia pensionato

È un fenomeno che disorienta, considerato che sono già oltre 3milioni, in Italia, gli under 34 che non studiano né lavorano. A loro abbiamo dedicato il workshop Politiche per l’attivazione dei giovani che, all’interno del ciclo Grammatica del lavoro, ha delineato possibili traiettorie di intervento a partire dal piano “Neet Working” promosso dal ministero del Lavoro e dal ministero per le Politiche Giovanili.

 

Perché la partecipazione dei giovani, tanto al mercato del lavoro quanto alla vita pubblica e politica, resta una questione cruciale.

“La domanda che dovrebbe assillarci non è tanto quale spazio dare ai giovani in politica, in questa politica, e nemmeno quali spazi destinare ai giovani, magari a pagamento, ma se abbiamo ancora voglia di pensare alla città come luogo di incontro e scontro di immaginari sociali diversi”, scrive nel pezzo Quale città per i giovani Roberto Cornelli, mentre ragiona su cosa manca a Milano per generare cambiamento sociale.

Ed è giusto chiedersi, come abbiamo fatto la scorsa stagione, se non sia soprattutto la città, con i suoi spazi di “indocilità”, a poter raccogliere le istanze delle nuove generazioni.


 

Abbiamo provato a rispondere in più modi. Con il libro L’ultima Milano, ad esempio, Jacopo Lareno e Alice Ranzini cercano di capire se esistano, nei bordi del capoluogo lombardo, luoghi di sperimentazione che parlano di una città altra e possibile.

O tramite le due inchieste audiovisive di Milano Unplugged: la prima, La casa degli altri, riflette sulla qualità dell’abitare in una città che ha fama di essere per molti versi escludente; la seconda, Giorno dopo giorno. Un mondo altro, parte dagli spazi verdi per concentrarsi su un modello di sviluppo più attento all’ambiente, che possa ricucire le fratture tra tempi di vita e di lavoro.

Abbiamo voluto che a raccontare fossero direttamente loro: ragazze e ragazzi tra Stadera, Chiesa Rossa e Barona. Sguardi luminosi che traducono, per sensibilità e cura, le aspirazioni di una generazione che prende parola in prima persona e senza filtri.




Approfondimenti


Luoghi di sperimentazione

Guarda il documentario The Urban Tree

The Urban Tree è un reportage che intende raccontare la periferia sud della città di Milano attraverso diversi livelli che integrano sensibilità e sguardi differenti. L’indagine, la storia, l’immaginario dei giovani, l’arte e l’immaginazione trasformativa sono gli ingredienti di questo viaggio alla scoperta dei luoghi caratteristici della periferia sud della città di Milano.

→ Guarda il documentario

 


 

Progetto di ricerca

L’adolescenza delle città

Progetto organizzato da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli nell’ambito di “La città intorno“, programma triennale di rigenerazione urbana promosso da Fondazione Cariplo


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L’Osservatorio sulle città e le trasformazioni urbane della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli promuove il progetto “L’adolescenza delle città”, un percorso di riflessione sulle trasformazioni urbane in relazione ai fenomeni migratori e ai territori marginali, considerati laboratori di sperimentazione e innovazione delle più diverse forme di capitale per rilanciare contesti, mobilitare risorse e sollecitare competenze.

Vai alla pagina e scopri i contenuti

 


 

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