Dal 4 al 10 maggio una settimana dedicata alle grandi sfide globali,
quali il diritto al cibo e la sostenibilità delle produzioni agroalimentari. Scopriamo i temi e alcuni dei loro interpreti: da Roberto Flore a Jeffrey Sachs, da Danielle Nierenberg a  Samuel David Kass

Esistono circa 1900 specie d’insetti commestibili, che costituiscono cibo per più di due miliardi di persone. Una fonte di proteine che, insieme alle piante selvatiche, può essere considerata un’alternativa alimentare sostenibile per la dieta umana. La sfida alla fame passa per la promozione degli insetti a cibo base? Il piatto forte di domani sarà un cocktail di cavallette e di scorpioni? Oppure sarà un menù avviato da un’entrée costituita da due varietà differenti di formica? La formica “rufa” dal gusto acido e la “lasius fuliginosa” con note di lime, coriandolo e arancio, servite con un tocco di peperoncino, foglie di sedano e un goccio di sciroppo d’agave? E’ la proposta di Roberto Flore che il 4 maggio – ore 19 – ci parlerà de “Il cibo del futuro”,  un modello alimentare in cui gli insetti la fanno da padroni e che in Italia suscita ancora, oltreché molte perplessità, anche ostilità.

Il rapporto World Happiness Report 2017, pubblicato dalla Sustainable Development Solutions Network (Sdsn) circa un mese fa ha indicato la Norvegia al primo posto e l’Italia al quarantottesimo. La felicità dipende dal benessere materiale, ma anche da uno stile di vita in cui contano e pesano molte altre cose. «I paesi felici – spiega Jeffrey Sachs, direttore del Sdsn e consigliere speciale del segretario generale Onu – sono quelli che hanno un sano equilibrio tra prosperità, come convenzionalmente misurata, e il capitale sociale, il che significa un alto grado di fiducia nella società, bassa disuguaglianza e fiducia nel governo».

Ascolteremo Jeffrey Sachs il 5 maggio – ore 19 – in dialogo con Luciano Canova, si misureranno con le sfide che abbiamo di fronte tra benessere e stili di alimentazione, tra consumi e modelli di comportamento.

Il tema sarà appunto quella connessione tra felicità e modelli alimentari, dove il benessere è riuscire a stabilire un equilibrio tra modelli alimentari e stili di vita.

Il 16 ottobre del 2016, Giornata mondiale dell’alimentazione, la FAO ha lanciato lo slogan: “Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”.

E’ uno slogan che punta sulla motivazione, ma poi ci vanno le persone, le volontà, la capacità di sfidare molti luoghi comuni. Dentro non c’è solo il miglioramento tecnico, ma anche un’idea aggiornata di modelli operativi, di soggetti da sensibilizzare e attivare.

Quali sono le sfide significative nell’inclusione alimentare e sulla lotta alla fame? Quale il ruolo dell’innovazione tecnologica, delle imprese e delle reti social? Danielle Nierenberg, presidente di Food Tank, l’organizzazione che si concentra su cibo e agricoltura sostenibile, da tempo sostiene che il problema non è solo la tecnologia ma la capacità di motivare le persone, di dare un compito e un ruolo soprattutto a chi finora ne ha uno marginale, le donne, per esempio. “Le donne stanno già lavorando insieme per apportare dei cambiamenti nel sistema alimentare e più possiamo sostenerle e dare loro l’accesso alle risorse di cui hanno bisogno, più veloce sarà la soluzione alla fame, alla povertà e anche a questioni sociali e ambientali”.

La ascolteremo l’8 maggio – ore 19 – a riflettere e a dire la sua su 0 Hunger.

C’è stato un tempo in cui il cuoco era un’arte nel preparare i cibi esclusivi. Il tema era la soddisfazione del palato dei nobili. Quel mestiere è cambiato e uno dei protagonisti di quel cambiamento è Samuel David Kass, consulente della Casa Bianca dal gennaio 2009 al dicembre 2014 per le politiche nutrizionali del Governo Obama, Executive Director per la campagna nutrizionale della First Lady Michelle Obama’s per le scuole pubbliche e Assistente Cuoco della Casa Bianca.

Ascolteremo Samuel David Kass il 9 maggio – ore 19.30 – che ci illustrerà la responsabilità sociale di una professione che ha cessato di essere rivolta a pochi e ha scelto di puntare a una qualità migliore per tutti.

Guarda il video che riassume le giornate di Food For All!:

 

 

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