W L’ITALIA UNITA !
Cittadini !
mi grande concetto dell’ Unione Italiana, vagheggiato indarno
dai secoli, doveva oggi maturarsi nella mente sublime dell’ immortale
PIO IX. Dio lo volle, e chi con erronee e fallaci illusioni si
sforza di attraversarlo è reo d9 un delitto di Religione e di Patria.
Unirsi al Piemonte?, e ricovrar sotto l’ egida costituzionale d’ un
Principe generoso e guerriero, ecco quanto conviensi ai popoli
Lombardo-Veneti. In questo congiungimento dell’ Alta Italia otterremo
la forza, da contrapporre all’ urto di stranieri e feroci invasori.
Acclamar la Repubblica sarebbe un disconoscere gl’immensi
benefizj recati all’ Italia da PIO NONO, da CARLO ALBERTO,
da LEOPOLDO di Toscana; sarebbe trafìggere tre magnanimi
cuori che palpitarono sempre per la libertà dell’ Italica Terra ;
sarebbe un costringere il popolo, francato appena dal Monarchico
giogo, ad un passo precipitoso e fatale. E questo il pensiero d’ un
grande Italiano, di VINCENZO GIOBERTI, cui la sventura e l’ esiglio
rendon più sacro agli occhi della Nazione. Fratelli! Suoni adunque
il nostro grido concorde alle Città consorelle, e affidiamoci a quel
magnanimo CARLO ALBERTO ch’ è l’inviato di PIO NONO
la spada d’ Italia, l’ Apostolo della libertà, il braccio
delle vendette di Dio.
W.W.W. Carlo Alberto Re Costituzionale dell’Alta Italia!
DUE ESTENSI
A. M. ? D. C.