Verità interessante

VERITÀ INTERESSANTE
Brevi, e franche parole a coloro, che con satirici, ed insulsi articoluzzi sparsi ia varj giornali di questa Città cercano denigrare la fama a prezzo di
sangue , e di vite preziose alla Patria, comperata dai
veri Studenti Romani del Battaglione Tiragliori.
Dirò da prima che colui che contra ugni diritto na-
turale , e civile fassi lecito motteggiare , calunniare
senza alcuna conoscenza dell accaduto un eletta mano
di giovani che lutto sngrificarono all’ Italia che tante
volte si misurarono col Barbaro Straniero , e da cin-
que mesi si serbano costanti alla propria Bandiera, e
per giunta tiene celato il suo nome , esser deve o vi-*
le , o pazzo , od infame , e perciò indegne di re-
plica le sue parole, ma siccome il silenzio talvolta
anche per prudenza osservato potrebbe nell’ animo de-
gl’ incauli , e degli uomini di buona fede ingenerare
una tal quale dubbiezza , farommi ad esporre la Ve-
rità del fatto.
Nel Battaglione Universitario Romano erano stati
accolli gli studenti delle Venete Provincie in numero
di olire duecento , alcuni prima della Capitolazione di
Vicenza , e Treviso , altri nella ritirala i Giovani di
allo ingegno di nobile sentire j ardenti di Liberta , e
di amore di Patria , che anteponevano i dolori dell’e-
silio al vivere negl’ ozii dei domestici lari oppressati
dal giogo straniero. Noi studenti Romani andavamo su*
perbi di un tale acquisto. Oh 1 come bella era la no-
stra unione. Oh ! come santa la nostra fratellanza il
nostro affetto. Un Demone però , una Furia d’ Averno
invidiosa della nostra pace venne ad assidersi fra Noi
agitando la fiaccola della discordia ; Un Uomo , che
a prezzo infame ci avea mercanteggiati fece diffbr.de-
re con arte tenebrosa , e fraudolenta , che Noi erava-
mo stati richiesti da Venezia , e che questa avea bi.
sogno estremo del nostro braccio. Gli studenti della
Venezia accolsero con plauso un tale annunzio accarez-
zarono questa idea, ed ingigantirono le ragioni che
li spingevano all’ andare , e credendosi utili realmente
a quella Città punti ancora dal desio di rivedere , o
almeno di recarsi più d’ appresso alla lerra natale ed
ai parenti decisero assolutamente partire. Noi studenti
Romani siccome conoscitori assai più esperti del no-
stro terreuo, e più sottili indagatori delle mene In*
fernali a cui sono da lunga pezza adusati i nostri in-
terni nemici più degli esterni terribili perchè ascosi
nelle tenebre , fatti sicuri che nessun ordine PALE-
SEMENTE era slato dalla superiorità emanalo non es-
ser Noi con mezzi diretti chiamali dalla Repubblica
Veneta , o da quel Ministero di Guerra , ma esser que-
sto un colpo preparato dagli jiristocraiiei, i quali da
lungo tempo bersagliano il nostro Battaglione , e che
non avendo potuto sbandarci, distruggerci, aveano po-
sto in iscena Venezia per dividere almeno le nostre
forze, gridammo a piena gola » tradimento «.Facem-
mo avvisati i nostri Compagni Veneti perchè fossero
più cauti nel prestare orecchio alle altrui subdole in-
Tip. Tiocchi.
Statuizioni ; dicemmo costoro vi porgono la rosa , ma
una spina è lì pronta a trafiggervi la mano j Voi vi
rendete ciechi istrumenti delle altrui macchinazioni ,
servite di sgabello ad un Uomo ingordo di onori, per
salir sublime , vi temono, e perchè più celeri siate
nel cammino ci costruiscono Ponti d’oroj i nostri
nemici rideranno della vostra dabbenaggine $ Vene-
zia fece appello alle Cina Italiane onde avere soc-
corso pecuniario, e Costoro incapaci di sagrificj sordi
ad una tale richiesta anziché aprire le loro arche-
dorate , sotto titolo di patria carità odiando egual-
mente tutta Italia t gì’ inviano degl’ Uomini perchè co-
testi a loro costano nulla , anzi gli servono d1 impac-
cio a ….. é e vengono in coiai modo a fruire di
duplice piacere, burlarsi cioè di Venezia, liberarsi di
quelli Uomini ( diciamolo pur francamente ) de quali
temono assai. Essi però non vollero ascoltare le nostre
ragioni ; ci limitammo a chieder loro , che attendes-
sero il sospirato fine della capitolazione e dell’ armis-
tizio per quindi uniti appigliarci al partilo migliore
che avrebbero in allora le circostanze suggerito} le
nostre parole furono indarno } Essi partirono. ? Oh
Prodi ! il Cielo pietoso vegli su di Voi ? Sereno il
Cielo , placido il mare , lieti , e tranquilli giungerete
alle Venete Lagune , i nostri voti vi accompagnano la
Vostra memoria ci seguirà per ogni dove , il nostro
affetto sarà eterno per Voi.
Ecco avvenuta la dura separazione , ma poco } o
nulla guadagnarono i nostri nemici , giacché se i Ve-
neti si restituirono alla Venezia , Noi veri Studenti
Romani restiamo tuttora in Bologna uniti i e concordi
sotto 1′ ombra del nostro Vessillo , di quel glorioso
Vessillo , che traforalo dalle palle nemiche attesta con
qual valore , e fermezza venne da Noi difeso 5 Questo
sacro pegno fu in Roma a Noi affidato , e con Esso
PER. I PRIMI torneremo nuovamente nei campi di
Battaglia.
Dietro una tale spiegazione spero cesseranno le di-
cerie , e le contumelie dei tristi : E voi Predicatori
di Piazza che non aveste rossore gittare in un con
gli altri il sasso della maldicenza sopra di Noi , che
puri siamo d’ ogni macchia , mettete un freno alle
vostre parole , ne più vi perdete negli spaziosi campi
della fantasia , dilettatevi un poco più della realtà , e
ragionate sui fatti : ricordatevi , che molta , e molla
parte aveste alle presenti sventure d’ Italia , colle vo-
stre insulse , e millantataci parole : o tacete , o rico-
noscete quali sia la vostra solenne missione.
Signori Giornalisti , e Novellisti rettificate ora i
vostri sbagli , e dite , che il Battaglione Universitario
Romano esiste tuttora in Bologna ; ma che da Esso si
sono distaccati soltanto gli Studenti della Venezia per
recarsi alla difesa della loro Patria.
fARCÈSCO M.a DEGLI AZZI Vlf l-UlìSCIlt
nel Battaglione Universitario nomano.

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Estremi cronologici: s.d.
Segnatura definitiva: MRI1403
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X22,5 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Degli Azzi Vitelleschi Francesco
Tipografo (ente): Tiocchi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Brevi, e franche parole a coloro, che con satirici, ed insulsi articoluzzi sparsi ia varj giornali di questa Città cercano denigrare la fama a prezzo di sangue...
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