Un viaggio del Duca di Modena

Un Viaggio
DEL
DUCA DI MODENA
Il Padre Messaggere di Modena si è scandalizzato! N. 15, e dopo averci detto col broncio e coi
sagrati, che S. A. se ne andava ( a rotto di collo )
dai felicissimi stati , rompe la bile generosa in uno
squarcio di predica alla Curci s e s’ arrabbia, e si
stizzisce per Un certo scherzo in proposito td una
certa parata che il tartuffo pretendeva di raccon-
tarci sul serio ? 11 frate , che esercita le funzioni
onorevoli di Pagliaccio Reale presso la nobil casa
d’ Este , notì s’ era accorto fid qui che i suoi lazzi
facevano 1′ effetto , e che noi li riproducevamo al
solo oggetto di fare al ^buffone 1′ onore che si me-
rita ¦¦”* Sappia intanto che le sue minacce Croate
slave-barbariche ci fanno ridere di vero cuore ; ma
che oggi non possiamo occuparci di quelle , ed in-
vece ci fermiamo al viaggio del Duca, che forma
V episodio più grazioso del gran Romanzo intitolato:
Crudeltà e Follìa
Ossia
UN RAGAZZO SUL TRONO.
La mattina per tempissimo S. A. s’ alzò dal
letto , il suo grande scudiere , che è il redattore in
capo del giornale officiale, avea lustrate le scarpe,
e le porgeva al piede [augusto del suo Signore. ?
La corte era tutta in movimento , dal primo Ciam-
berlano fino all’ ultimo lumaio ? Dal boia (pri-
ma carica) fino al postiglione , tutti erano in ordi-
ne per la partenza ? Si pdrief si parte, gridò la
voce del maestro di ceremonie, e S. A. s’ avanzava
(Estratto, dal Lampione N. 77. )
col frustino in mano , in abito da viaggio , consi-
stente in un paletot di panno misto, un paio di cal-
zoni di frustagno , ed un cappello alla Emani ??
Quando il principe fu per montare in carrozza si
rivolse al seguito numeroso che 1* accompagnava fino
allo sportello , e cantò con la sua dolcissima voce
di contralto :
? Parto e la tua memoria
? Porto scolpita in core >
,, Non cerco della gloria
? Noti cerco dell’ amore ,
? Mi basta sol di vivere
? E di regnar quaggiù.
È i cortigiani, a coro,
? Ah ! del tuo cor magnanimo
? Qual prova a noi tu dai ?
E il duca montando in carrozza , ed accennando
alla città
,, Fin dall’ età più tenera
,> Tu fosti mia lo sai,
? Tu mi tradisti, io misero
? Anco infedel ti amai ?
I Cortigiani all’ allontanarsi della carrozza fé*
cero un baccano di casa del diavolo, chi piangeva^
chi rideva , chi cantava, chi ballava j il povero Pa-
dre Messaggere, Vedendo il contegno insolente dei
cagnotti reali, e bestemmiando” come un turco andò
in cella e scrisse quel che scrisse ? Finché Cecchi-
no non ritorna colla moglie , col figlio e con. ?. * 4
Il povero frate buffone e scudiere giornalista non
saprà darsi pace, e la prenderà anco con noi / che
gli meneremo buone tutte le sue stravaganze e lo
compatiremo, perchè a corte oggi non si apparec-‘
chia. ?
Bologna il 17 Ottobre 184 S. Tip. Tiocchi*

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Estremi cronologici: 1848 ottobre 17
Segnatura definitiva: MRI0516
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X21 cm
Colore: bianco e nero
Tipografo (ente): Tiocchi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Estratto dal Lampione N.77.
Descrizione del contenuto: Incipit: Il Padre Messaggere di Modena si è scandalizzato...
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