Ultime notizie di Gaeta

ULTIME NOTIZIE DI GAETA
Jeri a 23 ore noi ricevemmo per la via di Terracina una Lettera di un carissimo nostro amico Teramano, ma per diporto venuto in Gaeta, dalla qua-
le abbiamo chiara e sincera relazione degli ultimi fatti che han compiuto il
Dramma di quest’ ultima Città. Piuttosto che darne un sunto, reputiam cosa mi-
gliore qui riprodurne per intero la citata lettera. Eccovela, o Concittadino, fe-
delmente fin nell’ ortografia.
«Amico Pregiatissimo. Gaeta 28 di sera. Giorni sono erasi qua sparsa una voce
sorda sorda, che diceva il Papa esser d’ intenzione di lasciar segretamente que-
sto regno. I satelliti del Borbone vi prestaron fede, e uniti al Tiranno, cosiffat-
tamente presero precauzioni affinchè Pio IX non sfuggisse, e con tanta sfaccia-
taggine ne strinsero la vigilanza, che tutto il popolo venne ben in chiaro di che
si trattasse. La novella di questo giunse in Napoli, e benché là si fosser gli ani-
mi raffreddati verso il Pontefice per 1′ atto intempestivo e ridevole della Scomu-
nica, pure per quell’odio acerrimo che gli fa maledir da mane a sera il Borbone
e i suoi satelliti, consideravan questo fatto come buono alla Santa Causa che sta
per vincersi in tutta Italia, e a torma venner per Capua in Gaeta* L’affluenza
straordinaria di popolo ingigantendo i timori di Re Bomba, e i tiranni son sempre
timidi e vili, ordinò misure preventive di Polizia, e i Cagnotti furono in moto , e
si compievano molti arresti.Nulla ignorava il Papa, e dolevagli la maggior sua ri-
strettezza, e tutte le misure di crudeltà su’Napoletani.
» Le cose stavano così, quando si vide in alto mare un brigantino da guerra Con
bandiera francese , che sul tardi gettò l’ancora in rada. Ne smontò un Uffiziale di
Stato Maggiore, che lungo conferì col suo Ambasciatore. Al far della sera, il detto
Ambasciatore francese fu a Palazzo, chiedendo di parlare col Pontefice. Molte fu-
rono le difficoltà che s’intromisero, per distornare questo colloquio, ma prudenza
volle che non si pigliasse la cosa più per le lunghe, e l’Ambasciatore fu introdotto.
Cinque buoni quarti d’ora durò la conferenza, ma qual ne fosse l’argomento è a
tutti ignoto. Certo che il Borbone lo saprà, perchè tiene l’ottimo Nunziante ad o-
gliar sempre tutte le porte delPapa, per intenderne fino i sospiri. Molti sono le vo-
ci che corrono in città sulla cosa; ma la più verosimile è quella che dice aver la
francia, o per gelosia, o per principiar la cura delle facende d’ Italia « intimato a
Pio IX di ridursi immediatamente in Roma, o in Avignone, sede un di pur essa
del Pontificato. Io, per me, caro Amico, non dissento da questa opinione. Quell’
Uffiziale di Stato Maggiore immediatamente si rimbarcò, mail legno non si mosse
dall’ancora, vicino assai a due altri con bandiera Spagnuola.
» Fu la notte tranquillissima, meno dell’arresto di un Locandiere capuano, e di
un Sartore di Napoli. Sulla mezzanotte il Papa domandò di Antonelli, cui parlò
brevi parole; poscia chiamò il suo medico, insiem col quale si trattennealmen die-
ci minuti, bevve un bicchier d’acqua, e si pose in Ietto*
» La mattina di jeri, circa alle 8, corse per Gaeta la voce che il Papa era fuggito.
In rada infatti non v’era più né il legno francese, nei due legni spagnuoli. Per qua-
le direzione sarà andato ? Cornee uscito dalla vigilanza di cento e più mille Ar-
ghi? Fu la Spagna ola Francia che l’agevolavano? Non ne capisco nulla. E’ certo
che il Borbone è partito subito per Napoli « e sette Cardinali per Monte Casino,
oltre a due per Benevento.
» In quanto a Napoli siamo in buon punto. L’esercito incomincia a ravvedersi*
Siamo al momento/ Dio ci ajuti. Domani parto per la Capitale ; scrivimi là col
noto indirizzo e col solito mezzo. Gradisci un abbraccio dal tuo
Tip. Tiocchi. CESARE M,

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Estremi cronologici: [1848 febbraio]
Segnatura definitiva: MRI1291
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X21 cm
Colore: bianco e nero
Tipografo (ente): Tiocchi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Nota manoscritta sul verso del manifesto: Li primi di Febbraro 1848. Si possiede una seconda copia con collocazione 1291c.
Descrizione del contenuto: Incipit: Jeri a 23 ore noi ricevemmo per la via di Terracina una Lettera di un carissimo nostro amico Teramano...
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