Ultime notizie di Ferrara. Pio IX e per la sagra guerra d’Italia

DI FERRARA
E Pfilt LA SAUIIA GUEItUA
D’ ITALIA
Bologna. ? Sabato, 15 luglio, ore 3 pomer.
? Ieri alle 2 pomerieiane ginnse alle porte di
Ferrara un corpo di 4500 austriaci, sotto gli
-ordini del generale Lichtenstein, che si recò
solo a prendere alloggio in Fortezza. Al suo
arrivo il presidio austriaco del forte usci sulla
spianata, e prese possesso della porta S. Bene-
detto, licenziandone il presidio Foitiucio.
Richiesto dal sig. prolegato di Ferrara il Ge-
nerale austriaco delle sue intenzioni, rispose
questi non chiedere che 5000 razioni, che ot-
tenute, le sue truppe rimase sarebbero tuor
di Ferrara, come difatto accadde, avendo pe-
ro accesso libero in Ferrara l’Ufficialità.
Questa notte vi fu grande movimento di
carriaggi, che asportavano dalla fortezza mu-
nizioni e materiali. Corre voce che gli austri-
aci possano ascendere a circa 15 mila nel ter-
ritòrio di qua dal Po, e le loro mosse sem-
brano accennare al Modenese.
? La sera del 12 i Piemontesi che trova-
vansi a Ferrara eransi diretti a Comacchio, da
dove credevasi si porterébber sul Veneto. ? Le
truppe Pontificie indigine, che trovsvansi a
Ferrara, e che la più parte appartenevano a
Corpi Convenzionati nel Veneto, alla prima
mossa degli austriaci lasciarono quella città, e
?i dicono dirette v Bologna.
V” L’ appogg’o morale di un’ eccelso , e Tenera rido perso-
naggio e assicurato alla gueria della Indipendenza Italiana.
Es»o colla più prò fon la indignatone ha s-ntito V invadere
dell’ austriac© il sacro suolo d*-lle rostre pi.oviric.ie . Il Mi-
nistro Mamiani lo proclama questa mane dalla Tribuna.
Pio IX: adunque è con noi e per noi Pio IX. è per la sa-
cra guerra d’italla , una guerra difensiva d’Ilo Stato fidato
alla difera del successore di s. Pietio, Pio JX- é coi popoli :
chi non sorgerà adesso ? quali timori, qnai dubbi saranno più
nell’animo de* pusillanimi. Popoli ah/ armt aìl’ armi: guerra
gjtirra guerra.
Se un’umile nostro voto, »é un» fervida nostra preghiera è
lecito innalzare al trono pontificio, noi scongiuriamo l’autorità*,
del Capo Venerato della Chiesa Cattolica ad aggiungere tutta
intera la sua potenza morale a quelle materiali dello ^tato cen-
tro il barbaro conculcatore del suolo Italiano, contro l’invaso-
re di queste nostre terre, l’invasore del Ponteficale domìnio.
La santa di lui mano scagli il fulmine spirituale sul capo dell’
Austriaco, l’anatema sia pronunziato, si ammanti a lutto il Mag-
gior tempio di Pietro, il cereo acceso si lane’ simbolo di ma-
ledizione; anatema; guerra cuerra guerra ! ‘ !
11 giorno io. Luglio le due camere del Parlamenta Si
cili ano approvando definitivamente il nuovo statuto costitu-
zionale. Quind» a forma del decreto del 13. Aprile si passo
all’ elezione del Be, benché fosse già trascorsa la mezzi»
nòtte. Ad umani voti fu eletto Re il Duca di Genova nella
camera dei Pari per. acclamazione , ed in quella dei Comu-
ni per appello nominale , e siccome il detto principe chia-
ma vasi Ferdinando Alberto , le camere vollero mutato quell*
odiato nome nell’ altro di Alberto Amadeo.
Conosciutasi appena questa fausta notizia , i due vapori
da guerra Inglesi , ed il vascello e le fregate francesi anco-
rati nel porto salutarono e riconobbero con rei. colpi di
cannone la bandiera Siciliana.
Non è nuovo nella storia Sicula che il Parlamento ab-
bia deposto un Re , ed eletto in sua vece un’ altro. Nel *a8»
il Parlamento cacciò dal trono Cario d’Angiò chiamandovi
Pietro d’Aragona- Nel isqó dichiarato decaduto ^Stt.c.omo
d’Aragona , il parlamento diede la corona di Sicilia a.{pedi-
nando II. A questi esempi ora se tì’e aggiunge un terno ? a
Ferdinando Borbone deposto dal trono succede per volontà
del popolo Alberto Amadeo di Savoia.
Il Parlamento con questo grand’ atto ha corrisposto al
voto e al desiderio vivissimo di tutti i Siciliani , ha^ adempiu-
to l’alta missione alla quale fu chiamato della” volontà li-
bera e sovrana di un popolo , e la scelta della persona d’i un
nuovo Re e stata quale la Sicilia tutta l’ha’-”concordemente
e liberamente voluta.
Così in sei mesi la Sicilia ha condotto a termine la sua
rivoluzione ev.nuovo indipendente entra, nel a gran famiglia
italiana. La lega federativa è il desiderio di .tutti i Siciliani,
desiderio manifestato anche col mezzo di commissari,speciali
appositamente spediti nei diversi stati d’ Italia. É ora il nome
dei detto Re, del giovane guerriero dell’ ind;penden2a ita-
liana ci è nuovo pegno che i voti dei Siciliani verranno ihef
fetto presso a tutti gli altri Stati italiani., e che la federazione
nazionale sarà presto posta all’ atto e porrà la solida nane dell*
indipendenza ìi aliami.

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Estremi cronologici: [1848]
Segnatura definitiva: MRI1256
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 36X26 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Bologna. ? Sabato, 15 luglio, ore 3 pomer. ? Ieri alle 2 pomerieiane giunse alle porte di Ferrara un corpo di 4500 austriaci...
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