Sentenza pronunciata dal Tribunale criminale ordinario…

PRONUICIATA
DAL TRIBUNALE CRIMINALE
ORDINARIO
DELLA CITTÀ3 E PROVINCIA DI BOLOGNA
Queéto Ciomo 20 JTGamo 1823.
IN NCME
DI SUA SANTITÀ PIPA PIO SETTIMO
FELICEMENTE DEGNANTE
Il Tribunale Criminale Ordinario sedente in Bologna composto di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi Amat di San Filippo Vice Legato Presidente,
Signori Avvocati
GIUSEPPE RENZI Assessore Civile.
CARLO BRAVI Assessore Criminale.
DOMENICO BONINI Giudice Civile.
Conte LODOVICO ISOLANI Consultore.
Radunatosi in Congregazione nel giorno 34. Marzo , e proseguita nel giorno suddetto
Per giudicare la Causa
CONTRO
Luigi del fu Giuseppe Calegarì sopradetlo Zampone, 0 Gambone, d’anni 38., Sca-
polo , di mestiere Falegname, abitante in S. Vitale di Reno, arrestato in Bo-
logna la manina del ij. Febbrajo i8s3.
Antonio di Domenico Lolli, d’anni 3o. altro Falegname, ammoglialo con prole,
arrestato nella notte successiva in propria Casa in Bologna .
Angelo Lolli Fratello del suddetto, ed ambo soprachiamati i figli del Maestro di
Scuola di S. Vitale, d’anni 23 , Servente , ammogliato, arrestato nel giorno 21.
successivo, tutti tre Bolognesi, ed abitanti questi due ultimi in Bologna.
Antonio di Giovanni Turchi nativo di Carpi, sopradetlo il Modonese, domiciliato
da otto anni in questa Città, ammogliato con prole, di mestiere Stallone,
d’anni 3i., arrestato in propria Casa nella notte del 17. Febbraio stesso.
Camillo di Giovanni Garuffi, Bolognese, d’anni 22. libero, Falegname, arrestato
in propria Casa la notte del 3o. Decembre 1822.
Biagio di Girolamo Cheli Bolognese, d’anni 3i. ammogliato con figli, Sensale , ar-
restato in sua Casa la notte del 4« Marzo corrente .
Luigi di Gaetano Giorgi Bolognese, d’anni 22. Falegname, Scapolo , arrestato li 25.
Febbraio suddetto.
Giacobbe del fu Domenico Badiali nativo di Castel S. Pietro , abitante in Bologna,
di mestiere Falegname, arrestato nel giorno suddetto, ma dimesso provvisoria-
mente nel giorno 7. corrente Marzo.
Imputali rispettivamente
1. Di Cappeggio mano armata ad opera di tre persone alle ore 7. pomeridiane del
giorno 12. scorso Febbrajo, di on Livornino, Canna d’India, Scatola , Fazzoletto , e
i5. paoli e mezzo, a danno del Sig. Benedetto Tugnoli pel giurato valore di Scudi 12.
2. Di altro Cappeggio di un Tabarro di Panno Bleau , Orologio d’oto, e denaro
pel giurato valore di Scudi quaranta avvenuto la notte 12. Febbrajo a pregiu-
dizio del Sig Petronio Marenghi .
3. Di altro Cappeggio di un Livornino di Panno Bleau del peritato valore di Scudi
otto, nella notte dello scorso Natale a danno del Sig. Doti. Gaetano Girotti.
4- Di altro Cappeggio commesso alle ore io , e un quarto pomeridiane del gior-
no 7. Febbrajo di un Livornino, ed Orologio d’Argento del giuralo valore di
Scudi 8 a danno del Sig Luigi Ridolfì .
5 Dì altro Cappeggio di una Ripetizione d’ Oro a saponetta con cordone di perle,
gueruìto d Oro , (‘appello, ( orona , e denari pel giurato valore di Scudi 4°*
avvenuto la notte 29 Decembre sulL* ore 9. a danno del Sig Luigi Antonio Guidi .
6. Di altro Cappeggio di un Livornino, dodici bajocchi e mezzo, e due Detali del
giuralo valore di Scudi due, avvenuto sulle ore io, e un quarto pomertdiaue
del Sabbaio i5. Febbrajo scorso a danno del Sartore Gaetano Pietra.
7. Di altro Cappegggio di un Livorniuo, Scatola da Tabacco , e bajòccbi venti com-
messo verso la mezza notte delli 22. scorso Decembre pel giurato valore di
Scudi nove a danno del Sig. Domenico Galli .
8. Di tenlato Cappeggio, nella sera 14 Gennaro corrente Anno sulle ore 9. e un
quarto pomeridiane a danno del Servente Gaetano Giusti .
9 Di altro tentalo Cappeggio nella mezz* ora di notte delli 9 Ottobre 1822 , alla
persona del Sacerdote Sig. Don Giovanni Gluggieri, che riporlo due ferite di
pericolo.
Visto il Processo costrutto, ed il ristretto Fiscale compilalo dal Giudice Processan-
te Sig. Dott. Francesco Montanari.
Sentito il Sig. Avvocato Pacifico Masetti Procuratore Fiscale nelle sue deduzioni , e
conclusioni.
Sentito il Sig. Avvocato Carlo Bottrigari Difensore nominalo d’Uffizio pel detenuto
Cahgari, e sentito il Sig. Avvocato Gio Maria hegoli Difensore Ofticioso no-
minato dagli altri inquisiti, nei loro mezzi di difesa.
Viste le citazioni a Sentenza debitamente intimate alli suddetti Prevenuti ?
Ritenuto,che li primi sette titoli contestati dal,Fisco a carico dei rispettivi prevenu-
ti sono rimasti in atti provati in genere colle denunzie, ed esami giudiziali del-
le persone derubate, e colle deposizioni di più lestimonj, che verificano i so-
lili legali estremi delle ruberie, e le immediate conquestioni degli offesi.
Ritenuto, che cogli stessi mezzi, e modi preindicati,e di più colla confessione giu-
diziale dell’inquisito Calegarì, per ciò che riguarda i primi due titoli, è rima-
sto eziandio comprovato il concorso in ognuno dei titoli contestati degli estre-
mi , e requisiti richiesti dalla legge vigente a costituire il Cappeggio .
Ritenuto, che Luigi Calegari , imputato del primo, e del secondo titolo, si è re-
so d ambidue limpidamente confesso in caputproprium, e che la confessione sua,
rimasta d’altronde pienamente verificata, non è vestita di alcuua qualità, che
valga a scusarlo al cospetto della Giustizia .
Ritenuto che Antonio Lolli, negativo di tutti i delitti , che gli sono addebitati, ri-
sulta appieno convinto del primo, e del secondo titolo sia per la confessione
del Correo Calegari, sia per le molte verificazioni, che della medesima si so-
no ottenule, le quali formano altrettanti gravissimi argomenti a carico di esso
Lolli: rimane poi urgentemente indizialo del titolo terzo, e settimo, in vista
fra le altre cose della provenienza dalle sue mani dei Livornini Cappeggiati ; e
pei titoli quarto, e quinto, ottavo, e nono è percosso da mere sospicioui , le
quali, sebbene siano gravissime per ciò, che riguarda segnatamente il quarto
e quinto titolo, pure non appariscono atte, e sufficienti a fare constare di sua
colpabilità nei titoli slessi.
Ritenuto, che a carico di Angelo Lolli parimenti negativo, ed imputato del quar-
to, quinto, sesto, ed ottavo titolo, fra gli altri riflessibili mdizj risulta dagli
atti la reperizione presso di lui dell’Orologio Cappeggiato, e il falso sfogo dato
sulla provenienza alle sue mani dell’Orologio medesimo per ciò che riguarda
al titolo quarto; il riconoscimento, sebbene dubitativo dell’offeso, e derubato,
la vendita della ripetizione d’oro furtiva, l’avviso dato al Compratore , che non
la facesse vedere, l’inverosimile sfogo del modo, con cui possedeva quell’ef-
fetto, dato alla persona, che servì di Sensale al contratto, ed alcune stragiu-
diziali confessioni del delitto emmesse da esso imputato, e dal di lui Fratello
Antonio, relativamente al titolo quinto: la ricognizione, sebbene dubitativa ,
del cappeggiato, il deposto di Francesco Mattioli presente al cappeggio, la re-
perizione in di lui casa dei due detali di ferro da Sartore di compendio della
rapina, il vano, e non giustificato sfogo del possesso di delli detali , e la con-
fessione stragiudiziale del delitto da esso lui implicitamente emmessa con Biagio
Cheli) che ne depone, per ciò che spetta al titolo seslo 5 non militando poi a
di lui carico, in quanto al titolo ottavo, che gravi sospicioni .
Ritenuto, che Antonio Turchi pure negativo, perciò che riguarda il titolo primo è
gravato dalle frequenti ammesse associazioni coi due correi Antonio Lolli) e
Luigi Calegari e poco prima, e poco dopo l’avvenuto delitto; dalla confes-
sione dell’anzidetto Luigi Calegari, che direttamente lo incolpa j dall’avere egli
medesimo ammesso d’essersi trovato presente nella casa del Lolli agli atti pre-
paratori alla commissione del delitto, ed in ispccie all’armamento dei consocj ;
dall’avere nel giorno immediato successivo al delitto portalo alla bottega del
falegname Giacobbe Badiali il Livornino cappeggiato, onde venderlo al Badia-
li medesimo, che poi non Io comprò; e dalla di lui confessione stragiudiciale
del cappeggio, di che si tratta: relativamente poi al titolo seslo, nel complesso
delle risultanze processuali, è percosso da indizj gravi, ed urgenti, e ti a questi
dall assoluta, ed espressa ricognizione del Cappeggialo; ed in fine quanto ai
titoli quinto, ottavo, e nono, è colpito da mere sospicioni, ed anche non gra-
vi per taluno dei titoli stessi .
Ritenuto, che ad agravio di Biagio Cheli negativo, ed imputato ài complicità nel
primo, e nel quinto titolo, rimane in atti constatalo, ch’egli ebbe parte indi-
retta nella vendita, e smahizione di taluno degli effetti furtivi, che ne ritrasse
un qualche lucro, che non polè ignorare la sinistra provenienza degli efletti
medesimi, e che non denunciò giammai alla Giustizia i contratti delittuosi
che col di lui intervento vennero effettuati.
Ritenuto, che il titolo di spergiuro in causa addebitato a Luigi Giorgi risulta pro-
vato in atti colle stesse deposizioni dell’inquisito; poiché da prima giurando
negò il deposito fatto dal Turchi nella Bottega del Falegname Badiali del Li-
vornino cappeggiato a Benedetto Tugnoli, poscia ritrattandosi ammise, e veri-
ficò il deposito anzidetto .
Ritenuto, che a carico di Camillo Garuffi non emergono né prove, né indizj di
colpabilità nel titolo quinto, di cui viene addebitalo, e militano soltanto contro
di lui leggieri sospicioni .
Ritenuto, che in quanto a Giacobbe Radiali, imputato di complicità nel titolo
primo, non risulta in alcuna guisa comprovato, ch’egli abbia fatto acquisto,
ed avuta parte nella vendita, e smahizione del Livornino, che Turchi depositò
in sua .Bottega, di cui si è parlato di sopra .
Ritenuto, che Francesco Mattioli, altra delle persone esaminate in processo, risulta
responsabile in faccia alla Giustizia segnatamente di complicità nel titolo pri-
mo, e quinto, per cui sebbene sia comparso spontaneo, ed abbia ingenuamen-
te manifestala la sua colpa , melila però di andar soggetto alla conveniente in-
quisizione .
LVOGATO IL SANTISSIMO NOME DI DIO.
Il Tribunale suddetto ha dichiarato, e dichiara colpevoli
Luigi Calegari del titolo primo , e secondo
Antonio Lolli del titolo primo, secondo, terzo, e settimo
Angelo Lolli del titolo quarto, quinto, e sesto
Antonio Turchi del tilolo primo, e sesto
Biagio Cheli di complicità nel titolo primo, e quinlo, e
Luigi Giorgi di spergìuto in causa.
Quindi all’appoggio rispettivamente dei §§. 5. e 6 Cap. 33. delli §§. io e 17. Cap.
32. e §. 23. del Cap, 4’3* ae^ Bando Generale, proporzionando, ove faccia
d’uopo, la pena alla natura, e qualità degl’ indizj , da cui sono gravati i ri-
spettivi prevenuti, ed alle speciali circostanze concorrenti nei fatti, giusta la
Legge perspiciendum \.~jf. de pcenis, e parimenti, ove faccia d’uopo, usan-
do dell’ arbitrio accordato dal §. 6. del Proemio al detto Bando a maggioranza
di voti ha condannato, e condanna
LUIGI CALEGAHI, ed ANTONIO LOLLI alla pena di morte.
ABGELO LOLLI, ed ANTONIO 1UUCHI alla pena della Galera perpetua, e
BIAGIO CHELI alla slessa pena di Galera per anni tre.
Ad unanimità di voti ha ordinato che sia di in messo dalle Carceri LUIGI GIORGI,
come abbastanza punito colla sofferta detenzione.
Quanto poi a CAMILLO GARUFFI , e GIACOBBE BADIALI ad unanimità di vo-
ti ha ordinato, che siano dimessi dalle Carceri, e rispettivamente dal giudizio,
come non provati colpevoli.
Inoltre ha condannato, e condanna ì Calegarì, li due Fratelli Lolli, il Turchi, ed
il Cheli all’emenda dei danni verso le parti offese, e derubate, da liquidarsi
in competente sede di giudizio, non che insieme col Giorgi nelle spese di
Processo, e Vitto a norma delle vegliami tariffe.
Ha poi dimessi dal giudizio soggetti ai pregiudizj del loro processo i due Fratelli
Lolli, ed il Turchi per gli altri titoli, dei quali sono rispettivamente addebitati , ed
In fine ha ordinata, ed ordina , che si devenga immediatamente alla cattura di Fran-
cesco Mattioli, e si proceda contro di lui a termini di ragione.
Così abbiamo giudicato
LUIGI AMAT àì$. Filippo Vice legato.
GIUSEPPE RENZI Assessore Civile .
CARLO BRAVI Assessore Criminale .
DOMENICO BONINI Giudice Civile .
Conte LODOVICO ISOLANI Consultore .
VINCENZO SUALI Cancelliere Criminale.
¦**
GOVERNO PONTIFICIO
Sbologna ti 22 aprile 1823.
In Nome della Santità di Nostro Signore Papa PIO VII.
Felicemente Regnante
IL PONTIFICIO TRIBUNALE DI APPELLO
PER LE QUATTRO LEGAZIONI RESIDENTE IN BOLOGNA
Presenti gì’ infrascritti Giudici ad unanimità di Voti ha pronunciato la seguente
SENTENZA
N
Iella Causa di Luigi Calegarì, Antonio Lolli, Antonio Turchi, Angelo Lolli,
e Biagio Cheli Bolognesi appellanti dalla Sentenza dei Tribunale Criminale di
Bologna delli 26 Marzo i8a3. colla quale Luigi Calegari, ed Antonio Lolli fu-
rono condannati alla pena di Morte, come reo confesso il Calegari di due
Cappeggi seguili per le Strade di Bologna la sera 12 Febbraro i8a3. sulle per-
sone dei Signori Benedetto Tugnoli, e Petronio Marenghi assalili, e derubati,
il Tugnoli del suo Livornino ed altri effetti pel valore di Scudi dodici, il Ma-
renghi del suo Tabarro ed Orologio nel valore in tutto di Scudi quaranta,
come reo convinto Antonio Lolli, sebben negativo dei snddetti Cappeggi,
e di due altri ancora avvenuti in Bologna nelle sere 22 e 25 Decembre 1822.
sulle persone dei Signori Domenico Galli, e Dotlor Gaetauo Girotti ognun di
loro assaliti, e derubati con violenza, quegli del Livornino, denari, e Scatola
pel valore di Scudi nove, questi parimenti del Livornino del valore di Scudi
otto: e furono condannati alla Galera in vita Antonio Turchi, ed Angelo
Lolli, come indiziati autori dei Cappeggi commessi in Bologna stessa le sere
dei 29 Decembre 1^22, 7 e i5 Febbraro 1823 sulle persone dei Signori An-
tonio Guidi, Luigi Ridolti, e Luigi Pietra rispettivamente derubati del loro de-
naro, Orologj, e Livornini, e venne in fine condannato Biagio Cheli alla Ga-
lera per anni tre qual smaltitore doloso di alcuni degli effetti rapinati.
Esaminato il Processo, e sentilo il Sig. Giudice Relatore nella Congregazione dei
22 Aprile i823 suddetto. «.-‘,. .. .. , ,
Sentito il Sig. Avvocato Gagliardi Procuratore Fiscale in Appello , il quale concluse
per la conferma dell’Appellata Sentenza. /_.,., n .. ?
Sentito il Sig. Avvocato Giacomelli Difensore dei Rei in Appello per gli appellanti
Antonio Lolli, Angelo Lolli, ed Antonio Turchi .
Sentilo il Sig. Avvocato Carlo Bottrigari per l’appellante Luigi Calegari.
Sentito il Sig. Avvocato Gio. Maria Regoli per l’appellante Cheli,
Vista la citazione debitamente intimata agli appellanti suddetti per vedete definirsi,
e spedire la di loro causa nel presente giorno inclusivamenle alla Sentenza a
termini di Legge, come in atti, ai quali ec *.**”. ,,
Considerando, che i titoli di delitto addebitati a ciascheduno dei suddetti appellanti
sono provati in genere insieme alle gravanti loro qualità nei modi, e cogli e-
stremi voluti dalla Legge. ^
Considerando in ordine a Luigi Calegarì, che in concorso della prova generica e
desso dimostralo colpevole degli addebitatigli delitti per sua confessione legal-
mente verificala, oltre le altre prove, che vi sono a di lui carico indipenden-
temente dalla confessione stessa, per cui gli fu giustamente indilla la pena san-
cita dall’Art. 5. Cap. 33. del Bando Generale di Bologna L. 1. e. Ò.JJl de
confessis, e Cap. 1. de confes.
Considerando in ordine ad Antonio Lolli, che gì md.zj dimoiati in specie contro
il medesimo sono desunti segnalamente dalla deposizione del Calegari limpida-
meutee presso che spontaneamente confesso in Caput proprium,* nelle parti
sostanziali verificata in relazione, ed aggravio di esso Lolli pei riferiti due Cap-
peggi ?
Considerando innoltre , che da tale confessione si dedussero poi anche traccie per
iscoprirlo autore degli altri due Cappeggi eseguiti a danno <ìei Signori Girotti, e Galli, dietro le quali traccie tante prove , vei ideazioni, 1 «cognizioni sulla per- sona, ed in complesso indizj tali si cumolarono, onde ritenerlo ìndubìtatamen-» te , e giudicarlo convinto di tulli, e ciascheduno dei titoli sopradetti a lui ad- debitati . Considerando in ordine ad Antonio Turchi, ed Angelo Lolli negativi entrambi es- si pure dei contestatigli delitti, che gì'indizj dimoiali in specie a carico dei medesimi, ed esattamente motivati colfappellala Semenza, dimostrano abbastan- za la rispettiva loro colpabilità, perchè in vista di tali risultanze, e del dispo- sto del citato Bando Generale non possa aversi per eccessiva la pena straordi- naria della Galera perpetua ad ognuno di loro inflitta . Considerando in quanto a Biagio Cheli, che risultando egli dal Processo un doloso smaltitore di effetti provenienti da taluno dei Cappeggi suennunciaii, come di- stintamente motivò il Tribunale Criminale , si ravvisa giustamente al medesimo applicala la pena straordinaria di tre Anni di Galera all'appoggio della relati- va disposizione bannimentale . Visto il Chirografo di Benedeito XIV. di Santa Memoria dei 2. Gennaro 17/j3. , e l'Editto di Segretaria di Stato s3. Settembre i8o5., e visto il Cap. 53. Art. 5., e Cap. 3i. Ari. 17 del Bando Generale di Bologna. IN VOGATO IL SANTISSIMO NOME DI DIO. Il Pontificio Tribunale di Appello ad unanimità di Voti ha giudicato, e giudica do- versi confermare, siccome conferma in ogni sua parte la Semenza pronunciata dal Tribunale Criminale di Bologna li 26. Marzo 1823. , che condannò Luioi Calegarì, ed Antonio Lolli alla pena di Morte, Antonio Turchi, ed Angelo LolU alla Galera in Vita, Biagio Cheli alla Galera per Anni Tre, ed all'e- menda dei danni rispettivamente ec, e nelle spese di Processo, e Vitto a nor- ma delle vegliami Tariffe . CARLO MAZZOLANI Presidente. GIOAN CARLO SOLIERI Giudice. LUIGI SALLN'A Giudice. GIACOMO CASARI Giudice. FRANCESCO CARLI Giudice. ANTONIO GHERARDI Giudice. CARLO CONTOLI Cancelliere. Li 10 Maggio 1823. ^s&$&$ %.* Jk II Pn nnbblicata la suddetta Sentenza nella Cancelleria dell'Appello presemi i Signori Camillo Zurla, ed Ambrogio Calterìnì Bolognesi Teslimonj idonei 1UP Così è CONTOLI Cancellier^^F Oggi i3 Giugno 1823. |f fc^ T ..^detta Sentenza è stata oggi stesso d'ordina ec. da me letta, ed inlimata a chiara ed intelligibile voce a tutti li suddetti Condannati nelle Carceri Criminali alla presenza delli Signori Gaetano Manganelli del vivente Luigi , e Paolo Tinti del vivente Giuseppe Teslimonj ^pregati ec. nnMpN¥? rAm?T1 n ?. e . 8 ° Cosi e DOMENICO CAPPELLI Cancelliere Sostituto; BOLOGNA Tipografìa Governativa Sassi.

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Estremi cronologici: 1823 aprile 22
Segnatura definitiva: MRI0984
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 113X44 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Mazzolani Carlo
Tipografo (ente): Sassi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit: Il Tribunale Criminale Ordinario sedente in Bologna composto di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi Amat di San Filippo Vice Legato Presidente...
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