SENTENZA
DELLA COMMISSIONE MILITARE
DI BOLOGNA
PROFERITA
NELLA SALA DI SUE SEDUTE NEL PUBBLICO PALAZZO
li 13 Ottobre 1831.
L^ COMMISSIONE MILITARE DI BOLOGNA
Instituita con Decreto di S. E. il Sig. Pro-Legato di Bologna del 3o Luglio p. p. ed approvata
con Dispaccio riservato di Segreteria di Stato del 6 Agosto p. p. senza numero
si è collegialmente radunata nella Sala di sue pubbliche Sedute
per P effetto di giudicare la Causa del detenuto LUIGI del fu
Domenico CONTI, nativo di Bologna, ed ivi domiciliato, di
condizione Padrone Fornajo, d’anni 19 ammogliato senza prole,
prevenuto di beffeggi ad una fazione della Guardia Civica,
e di insulti alla Guardia stessa , il tutto accaduto nella notte
del 10 all’ 11 Settembre p. p.
Aperta P Udienza, il Sig. Presidente ha invitato il Sig. Cancelliere
alla lettura, che il medesimo ha fatta, degli Atti Processuali, e
di tutti i documenti sia ad offesa, che a difesa .
Dietro tale lettura il Sig. Presidente ha invitato il Sig. Capitano
Relatore f.f. di Procuratore del Fisco ad esporre le sue conclusioni.
Questi ha concluso, che è colpevole degli suaccennati titoli di reato
e che debbasi condannare alla pena di tre mesi di detenzione .
Esposte le quali Conclusioni, il Sig. Presidente ha data la parola
al Difensore del prevenuto, Sig. Avvocato Pietro Gavasetti
Passato in seguito lo stesso Sig. Presidente ad interpellare i Signori
Giudici se avessero osservazioni da fare, ed avendo essi risposto di
non averne, ha invitata la Commissione a ritirarsi
nella Camera annessa per la deliberazione, alla quale non sono stati
ammessi né il Capitano Relatore, nò qualsiasi altro Uffiziale della Commissione .
Riunita la Commissione in detta Camera, il Sig. Presidente si è
fatto a proporre le seguenti quistioni:
1. LUIGI CONTI è egli colpevole di beffeggio alla Guardia mediante
la ripetizione del qui vive ?
Raccolti i pareri de* Giudici, per voti unanimi è risultato che consta
della ripetizione del qui vive, ma non per animo di
beffeggio, e non risultare perciò colpevole del primo titolo di
reato .
2. LUIGI CONTI è egli colpevole di ingiurie verbali verso la detta
Guardia nelP incontro dell’ accesso di questa alla di lui casa ?
Raccolti i pareri dei Giudici, per voti unanimi ne è risultato colpevole .
Successivamente occupandosi dell’ applicazione della pena dovuta
al prevenuto LUIGI CONTI perl’enunciato titolo di reato , si
è letto il Bando penale al Gap. 5 Articoli io, e 11, come pure si è
letto lo stesso Bando penale nel proemio agli Articoli 6, e 8.

Dietro la quale lettura la Commissione Militare
Considerando che le ingiurie, di cui viene imputato per secondo
titolo sono lievi per se stesse, e si ravvisano più? lievi ancora,
avuto riguardo a tutte le circostanze che le hanno accompagnate , e
specialmente quella di potersi ritenere essere preceduta qualche
provocazione per parte della Guardia stessa.
Avuto debito riguardo alla circostanza ulteriore della sua minore età.
La Commissione Militare, usando prudentemente delP arbitrio accordato
dalla detta Legge penale , ed applicando la legge secondo i gradi delle
prove, e le risultanze dei fatti , ed avuto riguardo alla circostanza
della sua spontanea costituzione.
Ha decretato, e decreta per tre voti contro due inclinanti alla
pena correzionale di i5 giorni di Detenzione, doversi dimettere dal Carcere
LUIGI CONTI come abbastanza punito , ed ha condannato il medesimo nelle spese
del processo .
Rientrata la Commissione nella Sala delle Udienze, ha pubblicata
mediante il Signor Giudice Capitano Dottor Giuseppe Galletti
una tale sentenza
La Commissione Militare suddetta ha incaricato il Sig. Capitano Relatore
dell’ intimazione della presente Sentenza, da farsi al condannato
nel secondo cortile di questo pubblico Palazzo, e della esecuzione della
medesima, ed ha pure ordinato che la presente Sentenza si stampi e si pubblichi
nelle forme .
Fatto, e giudicato senza mai partirsi dai luoghi suindicati di
Seduta nel giorno, mese, ed anno sopraespressi .
I Giudici della Commissione in un col Signor Capitano Relatore ,
e col Signor Cancelliere si sono sottoscritti.
GIAMBATTISTA VECCHIETTI Capitano.
GIUSEPPE GALLETTI Capitano.
GAETANO GILLI Capitano Ajutante Maggiore
di Reggimento.
LUIGI Avv. Professore GIUSTI.
FILIPPO Avv. GAUDENZI Presidente.
ANDREA Avv. PIZZOLI Capitano Relatore.
FERDINANDO CORNETTI Cancelliere.
Oggi 13 Ottobre i831. alle ore ìe un quarto pomeridiane.
In esecuzione della precedente Sentenza Noi Capitano Relatore, Cancelliere,
ed Attuario della Commissione Militare ci siamo trasferiti nel secondo Cortile
ùdi questo pubblico Palazzo, ed ivi circondati dalla Guardia Caca comandata dal
Sig.Capitano tannilo Balani non che alla presenza del Sig. Capitano Gaetano
Serrachioli Ajutante Maggiore di questo Comando di Piazza, e d altri Uffiziali della
Guardia Civica, e dietro invito all’ Uffiziale Comandante la Gran Guardia onde faccia
tradurre nel suddetta situazione l’imputato LUIGI CONTI, il che avendo avuto effetto
stato ad esso’LUIGI CONTI intimata la predetta Sentenza mediante lettura fatta da me
sottoscritto Cancelliere ad alta, ed intelligibile voce, colla continua assistenza de’
Signori Testimonj Antonio del fu Tommaso Occhieri d’anni 25 possidente di Bologna, e
Dott. Carlo del fu Giuseppe Lenzi d’ anni 35. pubblico Causidico di Bologna, dopo di
che venne sottoscritta tanto dagli Ufficiali della Commissione Militare, quanto dai
Testimonj suindicati.
Andrea Pizzoli capitano relatore
Lenzi Carlo Testimonio .
Occhieri Antonio Testimonio.
FERDINANDO CORNETI Cancelliere Luogotenente.
A. DAL RE Attuario Luogotenente,
Bologna. Tipografia del Sassi stampatore del Governo.