Risposta di S.S. Pio IX sulla guerra data all’indirizzo della Camera dei deputati

RISPOSTA DI S. S. PIO IX
SULLA GUERRA
DATA ALL’ INDIRIZZO
DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Roma 20 Luglio 1848.
Nella Seduta di questa mattina la Deputazione incaricata
dalla Camera dei Deputati di presentare a Sua Santità’
l’indirizzo votato dalla Camera stessa nella sua tornata
del 18 corr. relativamente all’ingresso delle truppe
austriache in Ferrara ha fatto il suo rapporto, e comunicata
alla Camera la risposta del Santo Padre, della
quale onde soddisfare l’impazienza del pubblico ne diamo
un sunto, riserbandoci di pubblicarla in seguito nell’intero suo tenore.
La Deputazione riferì qualmente ebbe la più lusinghiera accoglienza,
e quindi lesse la risposta del Sommo
Pontefice, che fu accolta dai più vivi applausi della Camera
intera e dell’ uditorio.
Sua Santità’ disse aver risentito il massimo cordoglio
all’avviso della infrazione del territorio Pontificio
per parte delle Truppe austriache; che immediatamente
avea solennemente emessa , e comunicata a tutti i Rappresentanti
delle Potenze Estere in Roma , solenne protesta contro questo
atto violento. Essere per altro deciso di non limitarsi a questa
sola protesta , ma essere
fermo nel proposito di sostenere i diritti suoi e dello
Stato con tutti i mezzi che sono in suo potere , e che
perciò, per quanto il paterno suo cuore , ed il sacro
8uo carattere rifuggano dalla guerra , pure ha dato al
Ministero gli ordini opportuni , affinchè si prendano tutte
le più energiche misure che sono necessarie per respingere
l’inaspettata aggressione, sperando nella giustizia della
sua causa , che Dio benedirà le armi Pontificie
destinate alla difesa dello Stato;
Passando quindi all’altra parte dell’indirizzo, Sui
Santità’ disse qualmente pensava che per viemmeglio
impedire che quindi innanzi si rinnovassero attentati di
questa natura, uno dei mezzi più efficaci sarebbe quello
di stringere la già progettata politica Lega Italiana. Che
a tale effetto aveva dato al Ministero ordini precisi affinchè
venissero con tutta alacrità spinte, e portate a termine
le trattative per la conclusione di questa Santa lega
offensiva e difensiva , Id quale deve assicurare le future
sorti d’Italia. Non dubitare che già altri Governi italiani
saranno al pari di lui solleciti a porre finalmente in essere
questa lega, della quale è di opinione che ricono-
sceranno essi pure la necessità ed il vantaggio che deve
derivarne.
Che del resto egli non lascierà di porgere incessantemente
le sue fervide preci all’Altissimo affinchè si compiaccia
di spargere in larga copia le sue benedizioni sulla
Italia tutta , e assicurare sovra solide basi i suoi futuri
destini. Èssere finalmente persuaso che il Popolo sottoposto
al suo paterno regime seconderà i suoi sforzi tendenti ad ottenere
la felicità non solo dello Stato Pentificio ma dell’ Italia tutta ,
prestandosi a quei sagrifizi che potessero abbisognare, e sopra tutto
non turbando il buon ordine , e mantenendosi nel dovuto rispetto
alle leggi e alle autorità incaricate di farle eseguire.
Tale è a un dipresso il ristretto della risposta di Sui
Santità’, quale per altro pubblicheremo per intero tosto
che ci sarà possibile.
Bologna. Tip. Gov. alla Volpe: