Risposta al foglio clandestino pubblicato in Roma dai demagoghi nella notte dell’8 al 9 aprile 1850 sotto la data di Genova

RISPOSTA
AL FOGLIO CLANDESTINO
PUBBLICATO IN ROMA
DAI DEMAGOGHI
NELLA NOTTE DELL’8 AL 9 APRILE 1850
SOTTO LA DATA IN GENOVA
Sì scellerati! Torna nella sua Roma atteso da quanti credono nella cattolica Religione
il Vicario di Cristo: torna il nostro Padre e Sovrano e splendente di più luce,
e più venerato dai suoi sudditi, perchè la sua presenza soltanto può servire a cancellare
dalla nostra mente ogni ricordanza di quel vostro Corifeo,v il quale per ciò che
ne fece soffrire, più meritamente chiameremo il Precursore dell’Anticristo. È vano
sperare che la causa vostra sia soccorsa dagli stranieri,* essi vi hanno ben conosciuto
per apprezzarvi quanto meritate. – Finitela una volta di far causa comune col popolo,
perchè tutti sanno, esser la vostra una razza a parte, e che il Popolo non
partecipò con esso voi che per qualche istante quel delirio, che in voi d’altronde è
perpetuo. E per questa momentanea confusione ne ha pagato troppo caro lo scotto;
voi a rubare,esso a languire. Nò, non isperate che più si rinuovi l’insania di offrirvi
gli ori, gli argenti e le gemme per ammassare il millione, onde procurarvi
l’appoggio della Montagna. – Ci avete smunti abbastanza. Fate male a rammentare
ai Romani la Pasqua del 1849 . perchè troppo è viva in essi V immagine del
come faceste uso in quella -congiuntura della, predicata vostra libertà per
vilipendere ed oltraggiare la religione. Voi siete lieti ed alteri delle benedizioni, che
Dio vi piovve sopra nella Pasqua dell’anno scorso. Nessuno v’ha, che v’invidii; ma
stando ai fatti dopo quella che voi vantate benedizione celeste il MONDO credente e
cattolico v’intimò guerra, vi fulminò co’suoi cannoni, e cadeste vittime a
migliaia in quelle stesse fosse, che avevate scavate insultando il firmamento a
distruggere un’effimera potenza, che v’infuse forse l’averno per avervi più prestò
a popolar le sue bolge ?. E dove n’andarono i vostri melodiosi inni, dove gli
archi trionfali, dove i tappeti a fiori, dove le notturne faci, dove i reiterati viva,
le benezioni, i madrigali, i sonetti, e quanti omaggi mai seppe inventare l’astuzia
volpina del vostro Babbo Mazzini per festeggiare Pio IX, cui oggi sacrilegamente insultate?
Scelleratissima canaglia!!! Credevate alla sua spirituale potenza, quando vi
faceva giuoco supplicarlo pazzamente a scomunicare gli Austriaci, perchè a vostro
detto violavono il territorio della S. Sede; e la negate ora perchè convinto della
vostra nera perfidia ha riprovato la Vostra condotta come Pontefice, e vi ha
esiliati come Sovrano ?– E dopo tante contraddizioni avete cuore di appellarvi
al popolo, e ricordargli sempre quella fame che soffre? e di chi n’è la colpa,
se non la vostra? Vi si credeva perversi ; ma oggi ne apparite anche stolti!?
Chiudete pertanto quella bocca usa solo a bestemmie, e finitela una volta
con noi, cui non garbano più le menzogne, cui non toccano più i quadri patetici
del vostro meritato soffrire. ? Lasciateci in pace alla fine se davvero non volete
provar la giustizia del popolo, ammonendovi che se regnassero fra noi onnipotenti
gli sbirri e le spie, come pretendete, voi non fareste con tanta tranquillità i
vostri fatti, siccome venite facendo sotto l’egida di pochi sciagurati al
soldo vostro, che si annidano ancora in qualche dicastero e fra le truppe, perchè
le Censure non hanno per anco finito le loro operazioni.?Ma segua che può; avrete
sempre nella massa de’buoni cittadini H vostro martello, e vigili di notte e
di giorno sapremo scoprir noi i vostri maneggi, sapremo attaccarvi sempre ed
in ogni luogo, disperdervi, annientarvi; onde la potenza della vostra idea, che
altra esser non può che di rubare, non giunga mai a prevalere; e ciò a maggior
gloria e trionfo del Vangelo di Cristo, del Pontefice suo Vicario, e di tutti quelli
che amano l’ordine, la felicità, la.vera libertà; e credono fermamente in quell’altra
idea, cui voi avete rinunciato da un pezzo, al premio, cioè, ed alla pena
nella vita futura.
Roma 9. Aprile 1850
Tipografia Paternò

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Estremi cronologici: 1850 aprile 09
Segnatura definitiva: MRI0158
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 35X23 cm
Colore: bianco e nero
Tipografo (ente): Paternò, tipografia
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit:
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