Relazione degli ulteriori guasti e prepotenze che si commettono dagli Austriaci…
RELAZIONE
degli ulteriori guasti e prepotenze che sì commet-
tono dagli Austriaci nel Ferrarese sulla linea del Po.
Estratto dalla Gazzetta di Ferrara N. ai. JtsS^F^ì
Bologna li a5 Luglio i84°”
L’occupazione continua, e anzi al Pontelagoscuro arrivarono 30 pontonieri, ed a Stellata 3o uomini di cavalleria. A Ficarolo, che giace di fronte a Stellata, avvi
un’intero battaglione, ed essendo gli austriaci padroni dei passi, e delle barche
possono ad ogni moménto ingrossare il pressidio di Stellata, ed al Palazzo Pepoli
sino a mille teste, tanto più che hanno già fatto richiesta di nuovi alloggi.
Il taglio all’argine del Po praticato alla Stellata è della stessa dimensione e
profondità di quelli fatti al Pontelagoscuro , per cui in caso di piena del fiume ,
vi è pericolo d’inondazione !
Alla fornace Bignardi in golena del Po al Ponte gli austriaci fanno opere di
fortificazioni, e vanno spianando alberi, e tagliando anche la canepa ancora im-
matura! In alcune campagne sottoposte all’argine dicontro alla fabbrica di sapone
di ragione del sig. Tranz, e che in linea retta comunicano col Barco-Nagliati,
quasi isolato col taglio del ponte sulla strada postale. Servendosi di un alto pioppo,
alla cui sommità applicarono materie resinose hanno costruito una specie di tele-
grafo, sonosi impadroniti della fabbrica ad uso di macello, dove collocarono molte
munizioni , ed in ispecie razzi alla Congreve , come pure d’ alcuni magazzeni da
legname atterrandone le porte, ed usando del materiale che vi trovarono, come
se fossero assoluti padroni!
Oh imperscrutabili vie della Provvidenza! Chi avrebbe creduto cosi stolto
l’austriaco vedendolo toccare, taglieggiare, invadere la terra di PIO IX?
Non si accorgano gli stolti che il grido di guerra difensiva con tutti i mezzi
Quanti che siano e quanto che siano necessari sortito dall’oracolo di Pio IX. sarà
grido di sangue, grido di morte pel barbaro che invade le sue città, che spa-
venta le sue popolazioni, che desola i suoi figli? Dunque, Guerra allo straniero
che opprime l’Italia, guerra a chi invade le nostre terre, le nostre Città.
La spada di CARLO ALBERTO, co’ suoi alleati, saranno stranienti dell’ ira
celeste ; e quando il Sommo PIO avrà detto Dio lo vuole, l’Italia sarà libera,
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Nella Lombardia da varii giorni vanno facendosi arresti d’incendiari. Sono
essi i condannati di Mantova lasciati in libertà per ordine di Radeizky a coridi-
eione che si recassero in Lombardia ad incendiare villaggi e campagne per susci-
tare disordini. A quali infami mezzi di vendetta è ridotto il nemico! avantieri i
villani stessi ne trovarono tre per la campagna con boccette d’ acqua infiammabile
in tasca, e li fucilarono senza nessun altra ceremonia.
Sono questi veramente gli estremi sforzi di chi si accorge non poter più re-
stare in Italia.
Tipografia De’Franceschi alla Colomba.