Protesta fatta da S. santità papa Pio IX in Gaeta…

PROTESTA
FATTA DA S. SANTITÀ PAPA PIO IX.
IN GAETA.
PIUS PAPA IX.
AI SUOI DILETTISSIMI SUDDITI.
Le violenze usate contra di Noi negli scorsi giorni e le manifestate volontà di prorompere in altre (che Iddio tenga lontane, inspirando sensi di umanità e di moderazio-
ne negli animi) Ci hanno costretto a separarci temporaneamente dai nostri sudditi e figli,
che abbiamo sempre amato e amiamo.
Fra le cause che ci hanno indotto a questo passo , Dio sa quanto doloroso al No-
stro Cuore, una di grandissima importanza è quella di avere la piena libertà nell’ eser-
cizio della Suprema podestà della Santa Sede, quale esercizio potrebbe con fondamento
dubitare 1′ Orbe Cattolico , che nelle attuali circostanze Ci venisse impedito. Che se una
tale violenza è oggetto per Noi di grande amarezza , questa si accresce a dismisura ri-
pensando alla macchia d’ingratitudine contratta da una classe di uomini perversi al co-
spetto dell’Europa e del mondo, e molto più a quella , che nelle anime loro ha impres-
sa lo sdegno di Dio , che presto o tardi rende efficaci le pene stabilite dalla sua Chiesa.
Neil’ ingratitudine dei Figli riconosciamo la mano del Signore che ci percuote , il
quale vuol soddisfazione dei Nostri peccati e di quelli dei popoli, ma senza tradire i Nostri
doveri, Noi non ci possiamo astenere dal protestare solennemente al cospetto di tutti (co-
me nella stessa sera funesta del 16 Novembre e nella mattina del 17 protestammo ver-
balmente avanti al Corpo Diplomatico, che ci faceva onorevole corona e tanto giovò a
confortare il Nostro cuore ) che Noi avevamo ricevuto una violenza inaudita e sacrilega.
La quale protesta intendiamo di ripetere solennemente in questa circostanza, di aver cioè
soggiaciuto alla violenza , e perciò dichiariamo tutti gli atti che sono da quella derivati
di nessun vigore e di nessuna legalità.
Le dure verità ? le proteste ora esposte Ci sono state strappate dal labbro dalla ma-
lizia degli uomini e dalla Nostra coscienza, la quale nelle circostanze presenti Ci ha con
forza stimolati all’esercizio de’Nostri doveri. Tuttavia Noi confidiamo, che non ci sarà
vietato innanzi al cospetto di Dio, mentre lo invitiamo e supplichiamo a placare il suo
sdegno, di cominciare la Nostra preghiera colle yjarole di un Santo Re e Profeta : Me-
mento Domine David et omnis mansuetudinis ejus.
Intanto avendo a cuore di non lasciare acefalo in Roma il Governo del Nostro Stato,
nominiamo una Commissione Governativa composta de’seguenti soggetti ? Cardinale Ca-
stracane ?? Monsignor Roberti ? Principe di Roviano ? Principe Barberini ? Marchese
Bevilacqua ? Marchese Ricci di Macerata ? Generale Zucchi.
Neil’ affidare alla detta Commissione Governativa la temporanea Amministrazione dei
pubblici affari raccomandiamo a tutti i Nostri Sudditi e Figli la quiete e la conservazione
dell’ ordine.
Finalmente vogliamo e comandiamo che a Dio s’innalzino quotidiane e fervide pre-
ghiere per l’umile Nostra persona, e perchè sia resa la pace al mondo e specialmente
al Nostro Stato e a Roma, ove sarà sempre il Cuor Nostro , qualunque parte ci alberghi
dell’ovile di Cristo. E Noi, com4 debito del Sapremo Sacerdozio, a tutto precedendo, de-
votissimamente invochiamo la Gran Madre di Misericordia e Vergine Immacolata, ed i
Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, affinchè come Noi ardentemente desideriamo, sia al-
lontanata dalla Città di Roma, e da tutto lo Stato l’indignazione di Dio onnipotente.
Datum Cajectae die 27 Novembris 1848.
P P IX
Bologna. Tip. alla Colomba. /ff&ùìir?^

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Estremi cronologici: 1848 novembre 27
Segnatura definitiva: MRI0505
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 26,5X20 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Pio IX, papa
Tipografo (ente): Tipografia della Colomba, Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit: Le violenze usate contra di Noi negli scorsi giorni e le manifestate volontà di prorompere in altre...
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