PATRIA EUROPA
Con questo articolo di René Arcos, il 15 febbraio del 1923, si inaugura l'esperienza culturale, che continua ancora oggi, della rivista mensile Europe. L'esperimento letterario di confronto e apertura condotto dalla cerchia dei suoi redattori e padri fondatori - Romain Rolland, Georges Duhamel, Léon Bazalgette oltre allo stesso Arcos e altri, sostenitori del pacifismo, dell'umanitarismo e dell'eguaglianza politica e sociale allargata - è ben riuscito ancora a distanza di un centinaio di anni. Non così, evidentemente, accade al progetto politico più volte fallito e ripreso che, sempre negli anni Venti del primo dopoguerra, si condensa sotto lo stesso nome di «Europa», per l'unione della quale si mettono in gioco ben altre personalità e ben altri mezzi che quelli invocati dalle pagine di presentazione del primo numero della rivista. Crocevia di civiltà tra Oriente e Nuovo Mondo, l'Europe dei letterati e degli intellettuali è una casa dalle finestre grandi spalancate sull'esterno. Il «comune luogo» dell'umanità pacificata contro il «luogo comune» dello straniero cospiratore.