Ordine del giorno
ORDINE DEL GIORNO
Il signor Colonnello Belluzzi Comandante Generale le truppe Civiche mobilizzate con suo Ordine del Giorno in data d’oggi ci avvisa che in Bologna i nostri fratelli si battono
coraggiosamente contro il comune nemico , e già sappiamo d’ altronde che la fortuna
favorisce le nostre armi essendo molti Austriaci caduti nelle nostre mani, e con essi
tre pezzi di artiglieria. Ha perciò ordinato a tutte le Truppe in marcia per la Cattolica
di retrocedere immediatamente per accorrere in soccorso de9 Bolognesi. Invita parimenti
tutte le Popolazioni a levarsi per muovere in massa a cacciare V abborrito straniero.
Su dunque Cittadini, destatevi, brandite le armi, e rompete gli ozi obbrobriosi nei
quali languite con danno della patria. Su ricchi, vuotate le vostre borse, ed accorrete
anche voi alla difesa vostra, se non volete essere dai barbari spogliati delle vostre ric-
chezze, e se non volete essere tacciati di vili e di traditori della patria. Su Contadini,
imitate V esempio de’ Campagnuoli di Bologna che irrompendo da tutte parti, e con
ogni sorta di armi hanno costretto Y inimico alla fuga, facendo non poca strage di esso.
Le vostre famiglie , le vostre messi sono in pericolo se colla vostra forza non opponete
resistenza agi’ invasori. E voi, o Preti, o Parrochi non frapponete ostacoli alla libera
volontà dei popoli. Seguite Y esempio dell’ esemplarissimo Clero Lombardo che con
energiche esortazioni animò i Cristiani alla difesa della loro Religione, e della loro pa-
tria. Obbedite agli ordini del nostro Sovrano PIO IX che fermamente vuole la difesa
del proprio Stato. Guai ! a chi in questi supremi momenti si mostrasse nemico della
patria. Oltre la pubblica esecrazione, ed infamia, sarebbe costui sottoposto a quelle
punizioni che la circostanza saprebbe suggerire.
Ad evasione pertanto degli ordini del suddetto sig. Comandante Generale si dispone quan-
to segue.
i. Alla pubblicazione del presente Ordine sarà aperto un ruolo sotto al portico dell’ Ospe-
dale ove saranno inscritti tutti quelli che vogliono unirsi alle Truppe marcianti.
2. Ognuno sarà libero di marciare sia nubile, sia ammogliato. La patria saprà provvedere a
qualunque disgrazia.
3. Tutti gì’ inscritti dovranno unirsi colle armi nella Piazza di S. Francesco al battere della
generale.
4. Il ruolo si chiuderà alle ore sette di quest’ oggi.
5. Tutti quelli, o addetti a questo Battaglione Civico, o addetti ad altri Corpi, che non po-
tessero marciare, e che possedessero o arni proprie o del Battaglione, dovranno depo-
sitarle entro tre ore dalla pubblicazione del presente nell’ Armerìa Civica del Ridotto.
6. Chi si ricusasse a quest’ ordine sarà rigorosimente punito.
7. Le armi proprie saranno al cessare del bisogno restituite.
8. A tutti i marcianti tanto Comuni/che Graduai sarà dato un soldo eguale per giorni cinque.
9. Tutti quelli che non sono in attività di ser-izio, e che possiedono polvere, palle, piombo,
e munizioni dovranno depositarle nella suddetta Armerìa.
I Signori Ufficiali, e sott’Ufficiali del Battaglioie vengono premurosamente invitati a volersi
prendere tutta la cura ed impegno , ondi le sovradette disposizioni abbiano la piena
ed esatta esecuzione.
1,
Cesena – Dal Comando Civico 9 Agosto 1848.
IL TENENTE COLONNELLO
GIACOMI GUIDI
l Battaglione Civico di Forlì ha marciato in nassa co’ suoi Ufficiali e sott Ufficiaii ecos
hanno fatto quelli di Faenza, e Ravenna. Cesena, la generosa Cesena non deve essere
da meno delle circonvicine Città della Rormgna. S’invitano quindi tutti quelli del xat-
Zglione nostro che sono atti a marciare al unirsi ai loro Ufficiali e rendere cosi meno
difficile V organizzazione. Ai Civici attivi potranno anche unirsi quelli di riserva, ^raggio
aijjicae * v,b \ . r . cin^tn ì> il momento di mostrare che
adunque, o Camerata. Signori Ufficiali COra^o-Questoeiimomei fe.
non inutilmente avete fin qui coperto un grado. Gli occhi dei Cittadini sono tutti rivolti
sopra dì voi.
CESENA TIP. BIASINI E SOCI.