Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO
COMPAGNI DELLA GUARDIA CP7ICA
E FORESE
Allorchè accettai di fare le veci di vostro Generale
conobbi fino d’ allora il peso e gli obblighi sommi che andava ad assumere, e la mia pochezza a
poterli sostenere . Il desiderio però di servire al
mio paese, e di mostrare gratitudine a quel grande
tratto della vostra affezione che fu la causa di questa
nomina , mi fecero superare sifatti ostacoli . Mentre
io m’accingeva a farvi noto quello, che nel Ifrattan-
to aveva operato , e quanto 1′ esperienza mi aveva
consigliato sul conto mio , piacque a Voi di darmi
novellamente uno spontaneo attestato d’ amorevolezza
e d’onore, domandando a S.JS il Signor Conte Pro-
Legato la mia nomina definitiva al grado di Gene-
rale. Colpito da cjuesto vostro tratto affettuoso ed i-
naspettato, e stretto il cuor mio dalla compiacenza e
.dalla gratitudine rimasi talmente commosso , che di
poche parole potei corrispondervi, e dovetti con do-
lore lasciare eh© il mio silenzio fosse Y interprete del-
la folla dei sentimenti che voleva il mio cuore tutti
ad un tempo manifestarvi . Rinfrancato ora l’animo
mio, m’ affretto ad esternarvi per iscritto i piti vivi
rendimenti di grazie . E per dare a Voi una non
dubbia prova della mia ben dovuta riconoscenza, vi
fo palese una operatone da me eseguita, a maggio-
re che le mie forze e le circostanze attuali mi per-
mettevano. Conscio delle vostre replicate lagnanze e
delle vostre domande al Sovrano per miglioramenti
e riforme d’instituzioni e di leggi, mi sono io fatto
organo di voi tutti, ed in complesso le ho esposte in
un rapporto , che nella mia qualità di f. f. di Ge-
nerale,, ho diretto a Sua Eminenza il Signor Cardina-
le Segretario di Stato. Un tal rapporto vi sarà reso no-
to per le stampe , che di già ho ordinato . Voi ve-
drete in esso come io abbia fatto conoscere lealmen-
te e con franchezza le nostre giuste domande , e la
mancanza di buone leggi, e come quelle che ne so-
no state date non hanno corrisposto né alla manife-
stata intenzione dell’ottimo Principe, ne ai nostri bi-
sogni; perchè quella parte buona della medesima con-
tenente la riproduzione delle vecchie disposizioni del
Pontefice Pio VII, sono schiacciate ed elise da quel-
1′ altra non] ben provvida parte delle leggi medesi-
me sicché voi conoscerete come abbia mentito
quel giornale di Parigi che parlò a questo pro-
posito. Ed eccovi il sunto principale della mia ope-
razione . Dopo ciò non oserei chiamarmi piti a lungo
un vostro buon concittatlino se non vi dichiarassi ,
come fatto dotto dalla esperienza mi riconosco mal
atto a sostenere il grado che la vostra fiducia sola mi
ha voluto procurare . Rammentate che negli anti-
chi tempi cosi come nei più vicini a noi, i buoni
cittadini i quali erano stati chiamati anche al
sommo grado del reggimento della cosa pubblica ,
volontariamente scesero dai loro alti seggi e rinun-
ciarono ai più grandi onori, quando il vero bisogno
del loro paese a ciò li consigliava; e i loro concitta*
Ami fecero plauso a tanto patriottismo. Soffrite che
pel comun bene volontario discenda da quel grado
distinto in che la vostra affezione e la troppo buona
opinione dhe aveste di me mi ha collocato. Conser-
vandolo, io tradirei i vostri interessi impedendo che
altri più atto di me potesse collocarvisi e operare il
vero bene di questa nostra cara Patria. Non fate
che 1′ amicizia vostra per me sia d’ impedimento a
questa onorata mia determinazione, che il pubblico
interesse mi comanda; come vostro amico vi prego
ad acconsentirla, come vostro concittadino vi consiglio
a secondarla, come vostro Generale difensore del ben
essere del mio paese vi comando a rispettarla. Quan-
to prima pubblicherò 1′ invito, perche si convochino
tutti i Capi di corpo e gli Uffiziali, a cui spetta la
formazione delle triple per la carica di Generale, af-
finchè vi procedano, ed appena sarà eletto da voi il
mio successore (locchè dovrà seguire al più tardi en-
tro i5 giorni da oggi) io rassegnerò a lui il coman-
do, contento di avere anche in questo mostrato il mio
leale e sincero attaccamento ai nostri veri interessi.
Bologna li 21 Decembre 1831
IL GENERALE
GIUSEPPE PATUZZI
Per Copia conforme il f. f. di Capo dello Stato Maggiore
MATTEO CONTI CASTELLI
Tipografia della Guardia Civica

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Estremi cronologici: 1831 dicembre 21
Segnatura definitiva: MRI0350
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 54X41 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Patuzzi Giuseppe
Tipografo (ente): Tipografia della Guardia Civica
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit: Allorchè accettai di fare le veci di vostro Generale conobbi fino d' allora il peso e gli obblighi sommi...
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