Nuovi stornelli improvvisati al campo toscano da un milite volontario fiorentino

NUOVI STORNELLI
IMPROVVISATI
AL CAMPO TOSCANO
DA UN MILITE VOLONTARIO FIORENTINO.
Come bufera che gli alberi schianta
Libertà ruppe i ceppi ond’ era avvinta,
Dei Prenci rei prostrò la mala pianta.
Or che noi siam sul campo
Dei ferri al lampo
Non tremeremo.
D’Italia gli oppressor
Discacceremo.
Ministri, Duchi e Re di stampa antica
Accorrete di Londra alla cloaca,
E il Padre Roothan vi benedica.
Or che noi siam ec.
Credea di Francia il regno cavalcare
Lo stolto Pippo, il Gran Conservatore,
Che il trono suo non seppe conservare.
Or che noi siam ec.
Anche per voi il dìes irae è giunto,
Mettermeli e Guizot superbi tanto;
Banchier d’ infamità faceste punto.
Or che noi siam ec.
Di Napoli o Borbone, empio norcino,
Se vuoi col sangue puntellare il trono,
Ti stampi in fronte il marchio di Caino.
Or che noi siam ec.
0 Duchi d’Este e di Borbon che fate?
Perchè in soccorso d’Austria non correte?
Dove n’andar le vostre faloppate?
Or che noi siam ec.
Dimmi per quale mare spiegan la vela,
Francesco Quinto, i tuoi trecentomila?
Perchè con forza tal facesti tela?
Or che noi siam ec.
Mangiò di Casa d’Kste il Gran Campione
Trecento mila fichi senza pane,
E il pover’ uom crepò d’indigestione.
Or che noi siam ec.
0 Carlo, o protestante Don Giovanni,
Vendesti il vii tuo cor dell’Austria ai cenni,
Ora di Giuda prova i tristi affanni.
Or che noi siam ec.
Dei Duchini finir gli Austriaci patti,
Cessar del dispotismo i rei diletti,
Venne Pio Nono il Gran Gastigamatti.
Or che noi siam ec.
Credevi dell’ Italia opporli al fato,
Radetski, col tuo brando arrugginito,
Prendi il rosario e piangi il tuo peccato.
Or che noi siam ec.
Invan tenti animare i prodi tuoi
Radetski, e rattoppar dell’ Austria i guai:,
Stolto Nabucco, a Dio resister vuoi?
Or che noi siam ec.
Frettolosa tornar al proprio nido
L’ aquila infame spennacchiata i’ vedo,
Di « VIVA ITALIA » spaventolla il grido.
Or che noi siam ec.
Dell’ Italo terren vili oppressori,
Appellateci pur Briganti neri,
Noi vi direni Briganti scappalori.
Or che noi siam ec.
Invano vi attendiam da mane a sera,
Tedeschi a Curtatone e a Montanara,
Troppo vi scosse 1′ ultima bufera.
Or che noi siam ce.
Corvi di male augurio, o Gesuiti,
Abbastanza ci avete trappolali
Della cuccagna i giorni son finiti.
Or che noi siam sul campo
Dei ferri al lampo
Non tremeremo.
D’Italia gli oppressor
Discacceremo.
FIRENZE ? Tipografia del Vulcano, Via dello Sprone N.” 6836

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Estremi cronologici: s.d.
Segnatura definitiva: MRI0183
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 31X22 cm
Colore: bianco e nero
Tipografo (ente): Tipografia del Vulcano, via dello Sprone n. 6836. Firenze
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Come bufera che gli alberi schianta Libertà ruppe i ceppi ond' era avvinta,...
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