8 Giugno 184-8 MUOVE VITTORIE di Carlo Alberto CON LA MORTE DI II GENERALE TEDESCO »<5>o< Trovavasi Carlo Alberto con le sue truppe a Volta dopo che ebbero la sconfitta i Tedeschi la giornata del 30 Maggio, quando gli venne in pensiero di salire su d'una collina ad osservare il Campo nemico, che era situato vicino al Mincio dalla parte più prossima alla città di Verona, e visto il prode Guerriero che una colonna Au- striaca si preparava a formare delle barche per tragittare il fiume, ordinò tosto alla sua Artiglieria, con un corpo di militi giMdati dal Duca di Savoja di tosto colà por- > tarsi, ed iti un baleno fulminare il progetto nemico acciò dall’altra sponda non potesse ricevere alcun rinforzo. Il comando fu subito eseguito , che appena giunti al luogo mentovato, il Duca di Savoja esperto , fece girare la sua brigata sull’ala destra e sinistra , con tutta l’arti- glieria schierata di fronte, ed in meno di un ora venne fulminata la squadra Austriaca, dimodoché ne rosseggia- i va il fiume Mincio ; questo fatto portò la perdita all’ini- mico di circa 4000 uomini tra morti e feriti, con poca perdita dei nostri. Quando sopragiunge nuovo rinforzo del Radesckì per entrare a singoiar certame, che allora Carlo Alberto, che il lutto slava osservando, girò di subilo a mano manca dalla parte del fiume Oglio, cosicché venne preso l’au- striaco dai due lati dall’esercito Piemontese , che dovette ben (oìlo ritirarsi sotto Verona , con molla perdita de’ suoi, e così finì la giornata del 4 giugno. Il dì seguente di buonissima ora, sentesi romoreggiare il Cannone , ed era il nemico che e’ invitava a nuova bat- taglia , poiché un corpo guidato dal Generale Viaisbegh giunto in allora, univasi all’esercito del Radeski, e fatto questo ben poderoso di circa 40,000 soldati, facevasi bal- danzoso, e sicuro di una pronta vittoria ; ma Carlo Al- berto , con i suoi due figli, che prima di andare in campo rivolge il suo spirito all’Ente Supremo, e in quello confi- da, spera di essere il vincitore dello straniero. Ed ecco , che in quella pianura a poche miglia tra Volt», il Fiume Mincio e l’Oglio, vennero i due eserciti a campai giornata : s’impegna una terribile zuffa d’ambe le parti, e dopo due ore di fuoco , son costretti per la posizione migliore del nemico, a ritirarsi gli Italiani con qualche perdila, ma poscia incoraggiati di nuovo, ed af- ferrando una piccola collina, l’Artiglieria postò 20 pezzi di Cannone, e sbarragliò un corpo di Ulani che stava di fronte; non ebbe campo di subentrare altra schiera, che il Duca di Genova con quattro reggimenti, Savona, Nizza, Pinerolo , e Piemonte li cinse dai fianchi , in modo tal- mente accanito, che a stento il General Radescki si potè salvare fuggendo a cavallo, assistito dal grosso dell’armala in Verona. Ma però i Piemontesi con altri reggimenti Italiani l’inseguirono; un Generale Austriaco che batteva mia regolare ritirata giunto a quattro miglia incirca da Verona una palla di cannone lo rovesciò da cavallo : la strage del Barbaro fu grande, con la perdita di otto pezzi di Artiglieria molli carriaggi , e due mila prigionieri ; molto minore è la perdita dei nostri soldati Italiani, Ecco come IDDIO protegge l’Italia. STABILIMENTO TIPOGRAFICO DELLE SCIENZE DI B. Z. PRESSO IL WAIRO VALLE N.°13.