N.3904. Circolare. Provincia di Bologna…
W. 3904.
CIRCOLARE
PROVINCIA DI BOLOGNA
Bologna li i3 Dicembre 1816.
alli signori governatori e gonfalonieri della provincia
la Notificazione del 3o. Novembre p. p. dell’Eminensissimo Signor Cardinale Segretario di Stato somministra una luminosissima prova del vivo in-
teresse , che prende la SANTITÀ’ DI NOSTRO SIGNORE a favore della
Classe degl’ indigenti.
Commosso il paterno suo cuore all’aspetto compassionevole di tanti in-
felici, contro cui congiurano ad un tempo la penuria e carezza dèi viveri’,
la mancanza dei lavori, e la privazione di ogni risorsa , ha voluto, che mez-
zi straordinarj, in cosi straordinaria circostanza, s’impieghino, onde sottrarre
l’indigenza da que’ terribili mali, da cui essa è pur troppo minacciala.
Fortunatamente noi avevamo daie in precedenza colle nostre istruzioni
per la formazione della Tabella preventiva tutte quelle provvidenze, che po-
tevano tendere al benefico scopo di sollevare la classe dei Poveri. Coinciden-
do quelle colle viste del Superiore Governo, possono queste avere uri più
sollecito e regolare effetto, dappoiché le altre sono già in corso, ed aprono la
strada all’esecuzione di quanto è stato preordinato.
Nel mentre però che 1 Consigli Comunitativi si occupano di riconosce-
re quali sono i veri miserabili impolenti al travaglio , e quali son quelli,che
mancano di occupazione, divisando mezzi onde sussidiare i primi, ed im-
piegare i secondi, egli è necessario d’instituire le Congregazioni Locali pre-
scritte dalla prelodala Notificazione, affinchè si accingano giusta le Superio-
ri prescrizioni al lodevole incarico di presiedere, e diriggere l’esecuzione
de’relativi provvedimenti. Finché però i Consigli Comunitativi non hanno
prese in proposilo le opportune determinazioni , non potrebbero esse impe-
gnarsi in alcuna particolare intrapresa; né d’altronde converrebbe che l’as-
sumessero, troppo essendo uecessario che le operazioni loro siano dirette
con unità di principi, e di azione, talché il bene dei poveri sia conciliato
col pubblico vantaggio, e tulio collimi al centro dell’interesse generate. Per
oviare adunque ogni disordine, e sconcerto che sarebbe per accadere, altri-
menti operando, possono nel frattempo le dette Congregazioni rendere i più
utili servigi, sia eccitando i membri dei Consigli ad affrettare le loro riso-
luzioni, e ad esser larghi, e generosi neli offrire i mezzi di soccorso, sia
animando le persone più agiate , e facoltose ad accorrere con spontanee offer-
te , come a quesf ora alcune Comuni ne hanno già date il lodevole esem-
pio, sia finalmente occupandosi per organizzare il modo più economico e
regolare per la coofezione , e distribuzione gratuita agl’invalidi delle minestre
o zuppe economiche . Essendo questo uno degli oggetti affidati ali* loro cu-
re, sarà anche il primo che potrà avere la sua esecuzione j ed a Ili neh è que-
sta sìa la più sollecita e pronta, come il bisogno il richiede, appena che il
Consiglio avrà determinato le persone da ammettersi al sussidio caritativo,
e la qualità del medesimo, ne passerà tosto la nota alla Congregazione lo-
cale, affinchè possa attivare la distribuzione. Alle spese a tal uopo necessa-
rie dovrébbesi far fronte con parte del prodotto della sovraimposta dei ba-
iocchi io. sopra ogni cento scudi d’estimo ordinata dalla suddetta Notifica-
zione, ma oltrecchè la esigenza sarebbe malagevole facendosi in via econo-
mica , ed impegnarebbe in spese non piccole, e ad un perditempo notabile
per formare i singoli quinternetti di scossa, la Congregazione principale del
pubblico sussidio ha deciso nella sua prima convocazione, che la esazione
«i eseguisca co’soliti metodi facendo però versare in conto a parie il detlo
prodotto, onde esclusivamente sia erogalo negli oggetti a cui è destinato .
Due cose però torna in acconcio di osservare j la prima si è che in for-
za di tale determinazione dettata dalla maggiore utilità, e vantaggio della
cosa , non potrebbe aver luogo l’attivazione della soprata3sa, che colla sca-
denza della sesta rata che accade li cinque del venturo Gennaro; l’altra che
essendo il prodotto di essa destinato non solo per distribuirlo in limosine,
ma anche per attivar lavori, ed impiegar le braccia degli oziosi robusti, co-
sì è necessario di farne il riparto assegnando la rispettiva quota a ciascuno
dei precitati oggetti,’ il che non si potrà certo eseguire se non allorché i
Consigli avranno rimesse le rispettive loro deliberazioni. Oltre a ciò è da
ritenersi, che il detto prodotto non potrà in vermi conto essere sufficiente
onde provvedere al pubblico bisogno sino al nuovo raccolto, -talché per gli
oggetti di beneficenza, a cui per le sudiate istruzioni sono chiamali i Co-
munisti , dovranno questi necessariamente supplire al difetto , come d’ altron-
. de i censiti per le opere, che s’intraprenderanno, dovranno all’occorrenza
fornire quell’ulierior quota che potrà servire di complemento al pubblico
bisogno . Da tutto ciò manifestamente apparisce, che anche ammesso il pro-
dotto di della sopratassa non potranno esimersi i Comunisti dal contribuire
onde sostenere le gratuite sovvenzioni, e però se al momento in cui sono
da attivarsi, manca il detto prodotto , è ben chiaro, che non può essere un
motivo per sospenderne, e diferirne la esecuzione. Deve adunque la Con-
gregazione locale raccogliere dai Comunisti le offerie spontanee animandolo
zelo, e la pietà loro ?, e facendo ad essi conoscere che tosto , o tardi dovran-
no sottostare alla spesa occorrente, sarà loro impegno, nel caso che non si
volessero prestare con doni gratuiti, d’indurli ad anticipare delle sovvenzio-
ni in coniami, da restituirsi allorché saranno realizzate le imposte relative.
L’importanza ed utilità di queste operazioni esiggono, che ben tosto le
.dette Congregazioni sian poste in attività. A questo effetto la Congregazione
principale del pubblico sussidio ha deciso che subito si attivino, in tutte le
Comuni della Provincia, esclusi gli appodiati, quali sarebbero di troppo nu-
mero, e ingerirebbero ima enorme confusione, dovendo esser conlenti che
loro si provveda egualmente . Esse saranno composte, come prescrive la No-
tifieazione sullodata, del Governatore nel Comune di sua residenza, del Gon-
faloniere , del Vicario o Parroco del capo luogo, e in quanto*agl’altri due
deputati uno sarà scelto dal Governatore, e l’altro dal Parroco, procurando
che la scelta cada sopra persona della maggiore probità e religione da sce-
gliersi nei Comuni appodiati. Nelle altre Comuni le Congregazioni saranno
composte del Gonfaloniere, del Vicario o Parroco del capo luogo,e di due
deputati da scegliersi come sopra . Queste Congregazioni procederanno alla
scelta fra loro delia persona incaricata della tenuta dei conti, e del maneggio
economico dell’azienda. Si occuperanno dell’impianto della loro amministra-
zione, delle provviste occorrenti, dell’impronto dei mezzi, dei luoghi di di-
stribuzione, e del modo più regolare per eseguirla. Siccome il fondamento
della loro gestione deve essere la nota dei poveri, che li sarà passata dal
Consiglio, coda quantità del sussidio da darsi ai medesimi, così dietro que-
sti dati verrà regolata la spesa, e con essi verrà a suo tempo giustificata.
Ogni illese però si farà un riassunto dell’ammontare delle minestre, o altri
sussidj distribuiti ai poveri, giusta la precitata nota, il qual riassunto dovrà
essere verificato, e cerlificato in calce del medesimo dai Parrochi, sotto cui
tVovarisi i rispettivi Poveri sussidiali. Questi riassunti mensili in un colla ri-
delta nota costituiranno le pezze a giustificazione della contabilità, che al
finire della loro amministrazione saranno tenute di rassegnare al Consiglio,
dal quale dovranno riportare l’opportuna assoluzione.
]Non si creda però, che sia intendimento del Governo, che le minestre
si abbiano a fabbricare unicamente per distribuirle in limosine giovando an-
zi, ed essendo sommamente utile di fabbricarne anche per venderle,mentre
con modica spesa fornendosi un sufficiente e sostanzioso alimento ai Poveri,
si arreca ad essi un notabile vantaggio, col render loro meno sensibile Hallo
prezzo a cui sono i generi di prima necessità. Questo provvedimento non
deve per altro apporiare all’Amministrazione alcun particolare dispendio j
giacché si debbono dispensare al preciso loro costo, escluse però le spese
di amministrazione, le quali si possono caricare alla fabbricazione delle mi-
nestre gratuite, mentre è da ritenersi che si fabbricano coli’altre tulle ad
un tempo. Egli è poi giusto, che di quelle si paghi il preciso imporlo, poi-
ché son destinate per coloro che possono avere il mezzo di farne acquisto,
i quali d’altronde le pagheran sempre meno di quello che loro costerebbe-
ro, se le facessero in propria casa, e così risentiranno sempre un benefizio,
e un conforto da questa istituzione. All’oggetto poi che la quantità delle
trimestre da fabbricarsi ogni giorno sia regolala in ragione delle ricerche e
dello spaccio che potrà farsene, sarà cosa ulile di fare in precedenza la di-
spensa e la vendita de’biglietti colla presentazione dei quali si eseguirà all’
ora determinata la distribuzione delle minestre.
Son queste le norme, e le viste che aver debbono le Congregazioni nel
disimpegno delle interessanti e delicate incombenze, che vengano alle me-
desime affidate. Nel comunicarle ai Signori Governatori e Gonfalonieri in-
vitiamo i primi pei Comuni di loro residenza, e i secondi per le altre Co-
muni di dare immediatamente le disposizioni opportune perchè nel modo
suespresso siano tosto radunate, e posje in attività le ridette Congregazio-
ni , e sarà loro impegno ciascuno per’le rispettive loro Comuni, di comu-
nicare alle medesime tutte le istruzioni all’uopo necessarie, e di coerenza
agli esposti principi, animandole ad intraprendere con zelo ed alacrità le
loro funzioni, e diriggendole in ogni loro occorrenza affinchè tutto proceda
con ordine, e siano pienamente secondate le benefiche viste del Governo . Do-
vranno altresì tanto li Signori Governatori, quanto li Signori Gonfalonieri
partecipare le presenti disposizioni ai rispettivi Consigli Comunitativi, onde
dal canto loro cooperino al plenario adempimento degli ordini Superiori.
Ne 11′ aspettativa di essere informato delle misure che avranno prese in
proposito, e dei risultati che avranno ottenuti le loro premure, passiamo
in tanto a dichiarare ai medesimi la nostra perfetta considerazione .
Delle SS. LL.
Loro affezionai’issimo
A. Card. LAnTE .