Militi romani!
Militi Romani!
La gloriosa intrapresa a cui intende oggi l’Italia, e l’amore
sincero di fratelli che ora fa della intera penisola una sola famiglia,
commossero di gioia vivissima i nostri cuori allorché vedemmo
giungere tra noi le schiere dei prodi che vi precedettero. Ma voi,
o Romani, che dalle labhra stesse del VICARIO DI CRISTO udiste
la parola che consacrava il principio della Italiana rigenerazione;
voi che foste testimoni del momento solenne in cui EGLI invocava
sulle armi dedicate alla nostra indipendenza la benedizione del Dio
degli eserciti, noi vi salutiamo ancora colla riverenza e coli’ af-
fetto che inspirano tanto patriottismo, tanta santità, tanto senno.
Militi Romani! il grido di guerra da gran tempo non trovava
più eco fra i superbi monumenti che ricordano al mondo le anti-
che e famose vostre vittorie, né il Campidoglio si ornava delle spo-
glie di potenti nemici. Era forse spento ne’ discendenti di tanti Eroi
l’amor della gloria? A smentire l’ingiurioso sospetto, Roma non
attendeva che una causa degna di un popolo eminentemente reli-
gioso e civile ; e voi ora ne date la più splendida prova.
Noi vi salutiamo, o Romani: e Voi pure salutiamo con vera
compiacenza, o animosi, che li seguite. I vincoli di fratellanza in
cui ci strinse la prima parola di pace pronunziata dall’ IMMORTALE
PONTEFICE, più forti ancora addiverranno allorquando vi troverete
coi nostri sotto le stesse bandiere, onde insieme ai tanti generosi che
accorrono a combattere, dividere il più bello, il più grande trionfo
a cui possa aspirare il valore Italiano.
Dalla Residenza Comunitativa il 19 Aprile 1848.
GAETANO ZUCCHINI
L. LANDINI Segretario.
TIPOGRAFIA SASSI NELLE SPADERIE.