Lettera di un peccatore che brama convertirsi nella circostanza della esaltazione di Pio IX…
LETTERA DI UN PECCATORE
CHE BRAMA CONVERTIRSI NELLA CIRCOSTANZA DELLA ESALTAZIONE DI PIO IX
AL SOMMO PONTIFICATO, E CHE PER OTTENERE PIÙ’ FACILMENTE LA GRAZIA
DI SUA VERACE, E STABILE CONVERSIONE
VI ESORTA TUTTI I SCOI CONFRATELLI PECCATORI.
Dilettissimi Confratelli nel N. S. GESÙ’ CRISTO.
Oe l’Apostolo S. Paolo rendeva grazie al Padre celeste, perchè la fede dei primi Cristiani di Roma si rendeva noia a tutto il mondo, ancor noi o dilettissimi Confratelli dobbiamo eternamente ringraziare il Padre delle Misericordie perchè la vostra fede al Vicario
del N. S. GESÙ’ CRISTO si rende manifesta a tutto il mondo; ma molto più dobbiamo rendere grazie all’Altissimo, poiché quelle vive espressioni della vostra fedo danno sicurezza che vorrete consolare il nostro
amorosissimo Padre, umile e milissimo Pastore Pio IX ; il quale siccome brama la nostra vera temporale, ed eterna felicità, cosi non lo consoleremo giammai se non vede distrutto il peccato in tutti noi suoi amatissimi figli. A tale riflesso ricordando il mio sagro dovere di convertirmi veracemente, e stabilmente, ma come per e mie innumerabili e gravissime colpe non posso ottenere la grazia di conversione se non per un tratti di speciale misericordia, così mi sono determinato d’invitare a verace, e stabile conversione chiunque sia peccatore nel mondo per dispormi con tale opera di misericordia spi-
rituale ad ottenere misericordia.
Dunque o dilettissimi Confratelli facciamo a gara per consolare il nostro Padre e Pastore Papa Pio IX. Sì voi o Padri, e Madri di famiglia lo potete consolare col tenere lontano dalla vostra casa ogni scandalo, e promuovendo colla condotta di una vita veramente cristiana, e oli’esortazioni e ammonizioni opportune la buona educazione dei vostri figli di cui S. Agostino vi chiama primi Pastori.
Sì lutti possiamo consolare il Sommo Pontefice, se Egli vedrà distrutti in noi gli orrendissimi vizii della Bestemmia; la profanazione del Tempio santo, e dei giorni festivi; la inosservanza dei Precetti della nostra Madre la Chiesa ; il parlare disonesto, e comunque scandaloso, e insieme la tanto abominevole vita
impudica; il vestire immodesto; le Società, e i Balli scandalosi; la dannosissima maldicenza; la ubbriachezza, e quei giuochi, che ad essa conducono, e che cagionano risse, e omicidii ; e se vedrà pur tolto ogni altro divertimento, ed il lusso, che rendono miserabili le famiglie, e che generano la ingiustizia,
la frode, il furto, la usura, e ogni altro vizio del tutto contrario a chiunque, che gloriandosi del nome cristiano rispetta nel Supremo Gerarca il vero Vicario delN.S. GESÙ’ CRISTO.
Ma è certo che l’amorosissimo nostro Padre, e Pastore Papa Pio IX non potrà giammai partecipare del vero gaudio nel suo cuore tutto ardente di carità, e di zelo se non sarà assicurato, che noi peccatori, e vere pecorelle smarrite non avremo fatto ritorno permanente nell’ovile del buon Pastore GESÙ’ CRISTO colla verace nostra conversione, e se non monderemo l’anima nostra col preziosissimo Sangue dello stesso GESÙ’ CRISTO SIGNOR NOSTRO nel sagro Tribunale di Penitenza.
Dunque come coi fatti incontrastabili innanzi a tutto il mondo rendete certa la vostra fede al Vicario del N. S. GESÙ’ CRISTO, così altrettanto dobbiamo rendere sicura ogni nostra efficace premura per attendere di proposito alla nostra vera totale riforma di vita, e per ottenere la grazia della nostra pronta, perfetta, e stabile conversione, colla quale consoleremo non solo il Sommo Pontefice Papa Pio IX, ma eziandio la immacolata Madre nostra Maria Santissima, gli Angeli, e i Santi e soprattutto l’eterno, universale Pastore il N. S. GESÙ’ CRISTO, che con amore infinito si è fatto uomo, ed è morto in Croce per darci la vita eterna.
la Madre delle Misericordie, e tutti gli Angeli e Santi per i meriti infiniti del N. S. GESÙ’ CRISTO ci ottenga la pienezza di grazia per consolare lo stesso N. S. GESÙ’ CRISTO e il suo Vicario il Sommo Pontefice Pio IX, il quale quando vedrà distrutto il regno del peccato si consolerà ancora perchè sarà tolto il vero impedimento a fare sperimentare ai suoi amatissimi figli, e sudditi gli
effetti del suo paterno cuore caritatevole, e clemente.
Dilettissimi Confratelli pregate sempre per me giacché se mi restassi ostinato anche in uno solo de’miei rrendissimi vizii, e peccati sarei sempre un Crocefissore del N. S. GESÙ’ CRISTO e una spada al Cuore purissimo di Maria Santissima, e debbo credere che ne sarebbe dolente ancora il cuore zelante del nostro Pastore universale Papa Pio IX, che brama vederci felici nel tempo, e beati nella eternità.
Vi salulo nel N. S. GESÙ’ CRISTO. Indegnissimo in Cristo Fratello N. N. Romano.