Lettera del generale Zucchi al ministro Rossi
LETTERA
DEL GENERALE ZUCCHI
AL MINISTRO ROSSI
Non se dirvii gi’ infami meneggi cosa si ordisse per faTe insorgere Bologna, e tutta la Romagna alF armo di Garibaldi, ma tutti i loro progetti sono sconcertati.
Avendo ordinato che la ciurma di Garibaldi non entrasse in Bologna, egli solo ti entrò accompagnato dal P. Gavazzi, e due suoi compagni schiamazzando , strascinandosi dietro poca canaglia, cosicché ne la presenza del Garibaldi, né le prediche produs’
sero T effetto che se ne promettevano, ordinai al Garibaldi di tosto partire e mettersi alla lesta de’ suoi seguaci, « di andare senza esitare a Ravenna ad imbarcarsi, ciò ehe promise di fare e tenersi tranquillo.
Egli desiderata d’ avere seco il Gavazzi, e questi pure mi fece domanda di seguirlo, ma non avendolo permesso, atendo anzi messo in luogo sicuro il santissimo a fare
meditazione per poi mandarlo ancora a meditare in luogo ove non abbia distrazione».
Spero di potere ottener» anche i’ arresto d” una persona, che preme a voi pare , avendo mandato sulle sue traccie , il quale avendo seco nna trentina d’ nomini
a cavallo , sta meditando iniqui progetti. Un distaccamento di 450 Dragoni uniti con trenta Carabinieri da una parte e (00 Svizzeri dell’ altra onde impedire la giunzione a Ravenna con Garibaldi : siccome come ho saputo di positivo, tali erano ì loro con-
certi, per poi fermarsi in terra ferma, ho ordinato al Comandante del disfcaccamento di ordinarle d’ arrendersi, e seeo venire a Bologna, e nel easo che non volesse obbedire , e mostrare di resistere, che le
faccia fuoco sopra. Per Dio , se non si prendono misure energiche i ribaldi finiranno per comandare e far la legge. Yoi sapete eh’ io non sono uomo a transazioni, sarò felice quando vedrò quieto e tranquillo lo
Stato del nostro Santo Padre , ciò che influirà non poco alla tranquillità degli altri Stati.
Sono stato avvertito quasi officialmente che Garibaldi non si voglia ricevere a Venezia, ma questo rifiuto stato fatto ad arte, e combinato col medesimo per ave-
re un pretesto dopo di essere stato un giorno in mare tentare di sbarcare ed unirsi a coloro che spera d’ incontrare, ed unirsi seco, così ho subito ordinato a duecento Svizzeri di portarsi subito a Ravenna con
dne pezzi di cannone ben provisti di manizione coli’ordine d’intimare a chiunque si presentasse armato o in grossa ciurma di proibirglielo, e nel caso d’ opposizione mitragliarli? nel momento che stava per
chiudere la lettera ho ricevuto il rapporto per staffetta , che Garibaldi sì è fermato a Faenza sotto il pretesto di riposarvi i soldati, ma invece per aspettare gente,
e per combinare con emissarii movimenti, e fare proseliti avendo stampati ed affissi proclami: ho ordinato subito al Generale Latour uomo di esecuzione di partire onde intimare al Garibaldi di proseguire la
sua marcia accompagnarlo a Ravenna, farlo imbarcare, e nel easo d’ opposizione ; farlo arrestare….. Io tengo mano ferma , e mi rido di eoloro che dicono che sono
un traditore e partigiano dei tedeschi, infatti ho gran motivi di amarli.
(*) Questa lettera trovati inserita *tl fogli» aggiunto ai Contemporaneo c« tonanti,
*k$ nti ftr krovità, abbiamo itulastiato.
1QLQ&SA Hf. B91T0L©m AL SOLE DAI CELESTINI.