L’esule padre Gavazzi al suo diletto popolo bolognese

E’ ESULE
PADRE GAVAZZI
Al SUO BUSTTO POPOLO BOIOGMBSB.
Voi avete consolato il mio esiglio del maggiore gaudio che mai possa deliziare un’Italiano avendo così eroicamente battuti e respinti gli svergognatissimi austriaci. Dirvi la pena che mi
disperò il cuore udendovi minacciati e poi invasi dalle loro orde, voi che mi sapete, lo vorrete
facilmente immaginare i tanto più che non apparia modo di presto liberarvi dal Loro insulto,
sguerniti che vi aveano d’ ogni truppa. Ma voi avete dato all’ Italia finalmente quello esempio
che tanto raccomandai , e cioè , che i consigli e le strategie quando sono troppe, mineranno
sempre la causa di nòstra indipendenza alla quale più che altro conviene Y entusiasmo e Y im-
peto delle circostanze che formano il pòpolo. A voi dnnque 1 approvazione di ttìtta Italia , a
voi che in questo estremo di sue sorti avete mostrato alle altre afflitte città come si possa da
noi ciò che si vUòle , e che sarebbe ornai tempo che ciascuna per suo conto adoperasse di rim-
ballare questi barbari al loro affamato Settentrione.
Leggo che niuno de’ miei concittadini ha mancato di contribuire a così invidiabile trionfo, t
Carabinieri e i Finanzieri non sono venuti meno alle lodi che io nel vostro pubblicò tributai al-
tra fiata al loro coraggio e alle loro bravure. La Civica è stata quale dovea attendersi di una
stirpe di forti benemerita delle ormi italiane , ed auspice per avventura della compiuta rigenera-
zione della patria. Il Battaglione della Speranza ( meraviglioso a dirsi ) ha tribolato e rotto de’
suoi fuochi 1′ imane Pandurò , e in anni ignorati dal mondo gli si è fatto conoscere con tale
un eroismo non ricordato da greca o da romana istoria. 11 Popolo dell’ industria e dei mestieri ,
il Popolo delle giornaliere fatiche ha potuto verificare la fede che tante volte io riposi nella sua
intrepida gagliardezza , ed ha giustificata la mia espressione f essere egli il battaglione di ferrò
che ci bisogna per non transiggere eolla baldanza teutonica. O Bolognesi , benedetti, benedetti ,
benedetti !
Le genti fra le cjuali trascino la vita non cessano di levarvi a cielo, di chiamarvi i veri
campioni e liberatori della patria. Ecco l’unico conforto che ho trovato nel mio bando, conforto
che debbo a voi soli , ed il quale perciò mi è carissimo perchè non divido con quelli che mi
hanno procurato Pesiglio, la simpatia per 1′ austriaco , da essi invitato a scellerare la mia genero-
sa Bologna.
Ma voi vi siete vendicati degli uni e degli altri. Continuatevi però alla guardia dell’ eroica
città , che forse è meditata a sterminio dai settentrionici Marescialli : a soprattutto non perdete
d’ occhio i tedescanti che vi fomicolano in seno , onde non abbiano a concepire per Bologna la
tristizia del tradimento che i satelliti del Bombardatore aveano preparato a Marghera. Vi ram-
menta che gli spasimati del tedesco sono peggiori del tedesco medesimo , e sappiatevi campare
dalle loro perfidie.
Bolognesi, accettate le significazioni di un cuore, che già tutto vostro oggi vi debbe altresì
la gratitudine di alcuni giorni letiziati di gioie e di speranze italiane. Avrei data , darei la mia
vita per la salvezza di così cara Patria-, ma vi è un sagrifizio più duro ancora, ed è quel-
lo della Libertà: inutile è vero alla causa comune, ma non quindi meno meritorio per chi vi
geme. Ne fo a Dio offerta , non perchè me ne cessi , ma affinchè ninno de’ miei dolci compa-
triota abbia mai a patire altrettale disgrazia , e , che è peggio , in compenso del suo operativo
amor per V Italia.
VIVA BOLOGNA SCACCIATILE DEI BARBARI,
Genova 15 Agosto 18-48.
BOLOGNA Tlt’I &ELLE BELLE ARTI.
t>. ALESSANDRO GAVAZZI
Barnabita Bolognese Cappellano Crocialo.

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Estremi cronologici: 1848 agosto 15
Segnatura definitiva: MRI1296
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 36X26 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Gavazzi Alessandro
Tipografo (ente): Belle arti, tipografia
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione. Luogo di emanazione Genova.
Descrizione del contenuto: Incipit: Voi avete consolato il mio esiglio del maggiore gaudio che mai possa deliziare un'Italiano avendo così eroicamente battuti e respinti gli svergognatissimi austriaci...
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