L’Asino 1915

Periodico illustrato di satira a cadenza settimanale, venne fondato a Roma nel 1892, da Guido Podrecca (1865-1923) e Gabriele Galantara (1867-1937) che ne fu il disegnatore. Vicino agli ideali socialisti, il seriale utilizzò un complemento del titolo derivato da una nota frase di Francesco Dominico Guerrazzi: "come l'asino è il popolo: utile, paziente e bastonato". Tra i principali temi trattati figuravano: la questione sociale, il malcostume politico, l'anticlericalismo. Nel corso della crisi di fine secolo il periodico venne chiuso, come gran parte della stampa socialista e democratica, riprendendo le pubblicazioni nel 1901. Il giornale visse un periodo di crisi in occasione della guerra italo-turca nel 1911 per le divergenze tra i suoi fondatori, Podrecca che fu favorevole all'impresa di Libia e Galantara, che rimase invece anticolonialista. Il giornale continuò le pubblicazioni e nel corso della Prima guerra mondiale sostenne l'interventismo democratico distinguendosi per la propaganda antitedesca e antiaustriaca. Questa sua posizione, insieme all'avversione manifestata sin da subito per la rivoluzione russa, gli alienarono parte del suo tradizionale pubblico di riferimento e il giornale visse una seria crisi interrompendo le pubblicazioni all'inizio del 1918. Nel 1921 venne rifondato dal solo Galantara e si avvalse della collaborazione di Scalarini. Si riavvicinò alle posizioni della corrente massimalista del Psi e si espresse in senso antifascista, tanto da essere costretto a sospendere le pubblicazioni nel 1925.

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