La Voce. Edizione politica 1915

Rivista di cultura e politica, venne fondata da Giovanni Papini (1881-1956) e Giuseppe Prezzolini (1882-1982) nel 1908 e fu attiva fino al 1916 segnando il dibattito culturale e politico del periodo. Il periodico aveva cadenza settimanale e intendeva rompere la barriera che esisteva tra l'attività culturale i cui di solito si arroccavano gli intellettuali e la realtà anche politica del tempo. La rivista si affermò anche grazie alla spregiudicatezza e nettezza delle posizioni assunte. Critica nei confronti della classe dirigente liberale e giolittiana, riteneva giunta un'epoca di grandi e rapidi cambiamenti, per governare i quali occorreva un profondo rinnovamento. In un primo tempo si avvalse della collaborazione di Croce, Salvemini, Murri, Einaudi e Amendola. Con lo scoppio della Grande guerra la rivista si schierò a favore dell'interventismo. Durante gli ultimi anni di attività, sotto la direzione di Giuseppe De Robertis, quando ormai entrambi i suoi fondatori avevano già defezionato, la rivista circoscrisse i suoi interessi all'arte e alla letteratura.

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