La santità di N. S. Pio IX in risposta all'Alto consiglio e Camere dei deputati per l'invasione austriaca di Ferrara
DI N. S. PIO IX
IN RISPOSTA
ALL’ALTO CONSIGLIO
E
CAMERE DEI DEPUTATI
PER L’ INVASIONE AUSTRIACA DI FERRARA
IL GIORNO 20 LUGLIO 1848.
La Deputazione dell’ Alto Consiglio, presieduta da Monsignor Muzzarelli, ha avuto l’onore di presentare questa mattina a SUA SANTITÀ’ il seguente indirizzo:
Beatissimo Padre
Nei supremi bisogni della Patria è dovere di ogni suddito
fedele e di ogni buon cittadino non solo essere apparecchiato,
ma spontaneo offrirsi ad ogni sacrificio che per la conservazione
e per la salute della cosa pubblica e per la nazionale indipen-
denza sia richiesto.
Quindi non appena risuonò nei nostri orecchi la protesta
del Cardinale Segretario di Stato di Vostra Santità contro gli atti
ostili commessi dalle milizie imperiali in Ferrara, che l’Alto
Consiglio ha sentito profondamente il debito di non essere a
niun altro secondo nel recare alla Santità Vostra l’espressione
della sua gratitudine per la sollecita cura che ha posta a tute-
lare la integrità e la incolumità dello Stato e della Chiesa. E in-
sieme per tutto quello che a rendere efficaci queste cure e que-
ste proteste sia necessario, noi ponghiamo nelle mani della San-
tità Vostra il cuore e la volontà di tutti i suoi sudditi. Ai quali
sarà tanto più grato il sacrificio dei beni e della vita, quanto
che al dovere che sempre dura, aggiunge un dolcissimo sprone
la riconoscenza che tutti sentono pel Principe che ci governa, e
la devozione al Padre che ci benedice. La nostra speranza è la
giustizia della causa, che sarà al mondo tanto più manifesta,
quanto più fu costante la Santità Vostra nel procacciare la pace
all’ Italia per ogni modo degna al Capo Augusto della Chiesa. La
giustizia che ha da Dio la sua forza, sarà ad ogni umana vio-
lenza inespugnabile. E nei petti italiani più alto si leverà quella
fiamma che, ora è un anno, per conformi avvenimenti fu de-
stala: sicché la Lega difensiva degli Stati italiani non sarà più
un voto, ma uno splendidissimo fatto.
La SANTITÀ’ SUA si e degnala replieare nel modo seguente:
Gli avvenimenti poco fa avvenuti in Ferrara hanno richia-
mata la Nostra attenzione per adottare le misure reclamate dal
dovere di garantire i Dominj temporali di questa Santa Sede.
Voi nell’encomiare la giustizia di quest’atto, e nelle parole che
adoperate per manifestarne la gratitudine, date un conforto al
Nostro Cuore. La difesa di questi temporali Dominj in qualun-
que maniera violati sarà sempre un diritto, che noi protestiamo
solennemente di volere nei debiti modi esercitare, ed accettiamo
con animo riconoscente le offerte che voi ci fate per meglio
poterli garantire. Anche in questa occasione preghiamo per la
prosperità dell’Italia, invocando da Dio le sue Benedizioni per-
chè la preservi da ogni sciagura, e perchè prosegua a predili-
gerla mantenendo nel suo centro la Cattedra delle eterne sue
verità, e in tutti i suoi confini la pratica delle medesime.
La Commissione del Consìglio dei Deputati ancora, con a capo
il Presidente signor Avvocato Sereni, ha presentato a SUA BEATI-
TUDINE questa mattina istessa t’indirizzo seguente:
Beatissimo Paure.
Il Cc-nsiglio dei Deputati unanimemente reca a Vostra San»
tità la dichiarazione di sua riconoscenza per la sollecitudine col-
la quale ha ordinato una solenne protesta contro l’invasione
delle truppe Austriache sul territorio della Chiesa. Cattolici ed
italiani i Deputati fremono di santo sdégno per simigliante vio-
lenza: rappresentanti del Popolo vi offrono il braccio ed il cuo-
re del Popolo che è nerbo delle nazioni. Essi ricordano i delitti
in ogni tempo perpetrati dagli imperiali contro questa Santa Se-
de e le antiche e recenti lacerazioni d’Italia, la quale non può
essere più serva dacché Voi, o Padre Santo, I’ avete benedetta.
E con affetto reverente di figliuoli vi pregano e scongiurano a
far sì che il Governo Vostro non metta tempo in mezzo a bran-
dire le armi per difesa ed offesa, e ad unirsi in durevole al-
leanza co’Principi che son degni di moderare Popoli Italiani,
dacché combattono per 1′ italica indipendenza. Stretti con nodi
indissolubili alla Santità Vostra nel nome della quale Italia ri-
cupera il suo primato ed il mondo si rinnova , Noi siamo pronti
a sacrificii estremi per difendere i Vostri, i nostri, i diritti im-
prescrittibili della Chiesa, del Popolo , della Nazione. Invocate
di nuovo, o Padre Santo, la benedizione di Dio sull’Italia e su
di noi, e pronunciate la onnipossente parola che solleva gli op-
pressi e conculca gli oppressori. Il Consiglio dei Deputati fidente
l’aspetta prostrato al bacio del Sacro Piede.
Il SANTO PADRE si e degnato replicare in questa guisa;
Fu sempre a cuore di questa Santa Sede difendere i diritti
de’ suoi temporali Dominii, e gli Augusti Pontefici, ai quali sia-
mo immeritamente succeduti, dettero prove replicate su ciò della
loro fermezza. E per questo che noi ci siamo fatti un dovere
di emulare i loro esempi ed è questa la seconda volta che ab-
biamo fatto palesi i nostri sentimenti per i fatti di Ferrara.
Alla prima protesta Ci si fece piena ragione; tutto rimettendosi
allo statu quo: e Ci lusinghiamo ci sarà fatta anche nel caso
presente, quantunque assai diverse sieno le circostanze. Le noti-
zie però, che sopraggiungono ci fanno certi, che le truppe Au-
striache hanno già sgombrata Ferrara.
In ogni caso ci è grato di assicurarvi di essere disposti a
dare tutti quegli ordini , che sono necessari per garantire il di-
ritto di difesa, al quale diritto non abbiamo giammai inteso di
rinunziare , che anzi Ci protestiamo di mantenerlo e di volerlo
inviolabile. Riceviamo in questa nuova occasione con gratitudine
i sentimenti che ci manifestaste, non che le offerte che ci pro-
ponete e che tendono a meglio garantire gli accennati diritti.
Noi intanto ripetiamo a Dio le umili Nostre preghiere, affinchè
preservi l’Italia da ogni sciagura e rendendo uniti gli animi sui
veri interessi suoi , vi faccia fiorire come in suolo privilegiato
la Religione e la Pace unici fonti della vera felicità.
Dopo letta la surriferita risposta il SANTO PADRE ha sog-
giunto :
. Di intendere che il suo Ministero dia opera a provve-
dere a tutti i mezzi di difesa QUANTI CHE SIANO E QUAN-
TO CHE SIANO NECESSARI.
2. Di riassumere e continuare le pratiche per la conclu-
sione della LEGA ITALIANA, e a questa conclusione dare opera
spedila ed efficace.
Bologna. Tipografia Governativa alla Volpe.