La Costituente italiana
LA COSTITUENTE ITALIANA
Proclamata il dì 8 Ottobre 1848. IN LIVORNO.
Italia! La Diplomazia ha finalmente parlato, la menzogna officiale ha già insozzalo le pagine dei Gior-
nali. Italia! ti vogliono divisa a brani a brani, con un Principe Austriaco a Milano, centomila Croati o
Boemi , per insegnarti le dolcezze e le verità del Governo Costituzionale.
Italia 1 il sangue dei tuoi martiri, i sacrifizii fatti, 1′ esterminio delle piìt belle città, che ti avranno
fruttato ? Onta , vergogna e miseria.
Italia, tu puoi risorgere ancora più bella, più forte, come la stella del mattino , come la regina
delle nazioni.
Figli d’Italia, stringiamoci intorno ad un sol vessillo ; alimentiamo un solo pensiero, ?il pensiero
del Montanello ? Una Costituente Italiana , riunita a Livorno, (i).
In questa Città Italiana surse il primo grido delle Riforme. Un nostro concittadino osò iniziare il con-
cetto di una Costituzione , quando tutti si beavano ancora dei motupropri , e Toscana ebbe Riforme e Co-
stituzione. Or Livorno di nuovo alza il grido per la guerra dell’Indipendenza , e per la Costituente Italiana; i
Toscani , nostri fratelli Italiani d’ ogni provincia, a noi ! alla riscossa! avanti, avanti ! Dio ed il Popo-
lo ! ed il Barbaro lascierà con infamia le nostre contrade;
Che ogni Città d’Italia si agiti, si scuota per la Costituente, e per armarsi. Noi Toscani cominciamo
i primi: a giorno fisso , da Siena, da Pistoja, da Arezzo, e da quante abbiamo città moviamo tutti verso
Firenze, e quivi oda il Governo, oda il Principe, il voto della Toscana j il voto d’Italia, che vuol esser
Nazione , e lo sarà , se tenacemente , se fortemente operiamo.
L* agitazione per la Costituente Italiana non deve posare mai, sino a che il concetto non sia attuato
Coll’opera. Non riposo, non ambagi, non raggiri, non soste ; avanti, avanti!?Dio, il Popolo e la Costituente, i
Quando nelle cene del voluttuoso Assiro , apparivano sui muri a turbarne le gioie il Mane, Thecel y
PhAres, il trono fu rovesciato , la città distrùtta;
La COSTITUENTE ITALIANA sia il Mane, Thecel, Phares , dell’Austriaco.
Queste parole varcheranno ben presto le Alpi , e quale la favolosa testa anguicrinata peirificherànno i
Consiglieri del Gabinetto Aulico, coloro che vegliano all’ultime ruine d’Italia.
La COSTITUENTE ITALIANA debb’ essere 1′ espressione di tutto il popolo Italiano, e per ottenerla ,
negli Stati d’Italia ove 1’associazione è permessa , ove il Popolo mostrandosi vince la forza brutale, si
provochino imponenti dimostrazioni, si alzi la voce in nome d’una Nazionalità che la diplomazia vuole com-
pressa ; non si lasci alcun riposo ai Governi : si ripeta loro : Noi vogliamo una Patria e l’ avremo.
Nelle Provincie Italiane che lo straniero occupa , o dove un esercito indigeno gravita sulle popola-
zioni più dello straniero , si scelgano i Deputati nei convegni segreti dei buoni e siano subito inviati tra
noi. Ogni città di 20 mila abitanti, ed al di sopra , proceda alla nomina di due Deputali;
Come i sinodi dei primi Cristiani adunavansi fra le ombre ed il mistero, li Elettori d’Italia si riu-
niranno tra le grotte e le catacombe per esercitare il più santo dei doveri, per salvare la Patria.
Deputali Siciliani, Napoletani, Piemontesi, Lombardi, Veneti, Romani, Modenesi e Parmigiani, accor-
rete a Livorno colla celerità del pensiere se fia possibile : noi ci costituiremo, il consenta, 0 noi consenta
il Governo.
I Livornesi promettono di seppellirsi sotto le ruine della loro città pria di abbandonarvi.
I Governi d’ Italia che non comprenderanno il desiderio dei Popoli, suno d’inciampo, diventano ostacolo,
e li ostacoli, che si frappongono alla vita di un Popolo , al ricostituirsi delle Nazionalità > vanno rimossi, e
noi li rimoveremo ed essi cadranno non per passioni disordinate o mene di partito, ma per la salvezza d’un
Popolo, pei suoi diritti imprescrittibili, eterni, immutabili, come il Pensiero di Dio.
Ministri che vi arrogale il diritto di guidare i Popoli, Giornalisti di qualunque colore, moderali , esal-
tati , o sarete col Popolo , o tulli sarete schiacciali , tulli cadrete in sulla via, e noi passeremo oltre. ?
Non si tratta più di forme repubblicane o costituzionali, uou di colori e persone. Chi non è con noi è
contro di noi.
La scelta dev’ esser franca , retta , precisa. O per 1′ Austria, o per 1′ Italia.
Armi e Deputati ! e le note della diplomazia che già ci condanna, i protocolli che stanno per aprirsi ^
i Congressi che già minacciano , cadranno in polvere.
Siamo ventiquattro milioni d’Italiani , ed abbiamo per noi i diritti e la forza, ? se vogliamo davve-
ro , ? se desideriamo esser Nazione.
Noi non poseremo fino a che la Costituente non sia stabilita. ? All’ opra, Toscani! all’ opra , Ita-
liani ! ? Dio il Popolo e la Costituente. Non vi è altra salute. All’ opra !
A Livorno non si riuniranno, come a Torino, dilettanti di Politica, e servi ligi di un Principe e
d’ un Sacerdote : noi qui vogliamo i rappresentanti d1 Italia , coloro che ad una deliberazione abbiano per
essi e con essi i{ milioni d’Italiani, pronti a ricalcare il suolo lombardo, ad innalzare la bandiera tri-
colore, e cacciare il solo ed unico grido d’ Italia : FUORI IL BARBARO !
(1) NOTA AD USO DEL POPOLO.
La costituente é la riunione di tutti i deputati delle citta’ italiane per costituire la nazione
italiana , e con pensieri e mezzi concordi cacciare dalla patria lo straniero. ^gj^jt^k
(Corr. Liv.) tg&’
Estratto dal Popolano iV. i3«, 11 Ottobre i848. Tip, Tiocc’