Italy and life

di D'Annunzio Gabriele \

Gabriele D'ANNUNZIO Pescara, 1863 - Gardone Riviera, 1938 Scrittore, fu uno degli uomini più celebri del suo tempo. Scrisse poesie (Primo vere, 1879; Intermezzo di rime, 1883; Poema paradisiaco, 1893; Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi, 1903-18; e altro), romanzi (quali Il piacere, 1889; Le vergini delle rocce, 1896; Il fuoco, 1900; Forse che sì forse che no, 1910), opere drammatiche (come il Sogno d'un mattino di primavera, 1897; Francesca da Rimini, 1902; La figlia di Iorio, 1904; Fedra, 1909) e altro (Notturno, 1916). Collaborò a giornali e riviste e conobbe il nascente mondo del cinema, contribuendo al successo di Cabiria (1914). Frequentò gli ambienti letterari e mondani più in vista, intrecciando numerose relazioni, la più celebre delle quali fu con Eleonora Duse, e per tutta la vita dovette sfuggire ai creditori, arrivando nel 1910 a trasferirsi in Francia. Fu anche una figura importante della vita politica dei suoi anni: eletto deputato con la destra nel 1897, passò clamorosamente alla sinistra e non fu rieletto, ma tornò sulla scena con la Grande Guerra: interventista, combatté da volontario e realizzò le celebri imprese della Beffa di Buccari e del volo su Vienna. Dopo la guerra, indignato per le condizioni della vittoria «mutilata», guidò l'occupazione di Fiume, che tenne fino al dicembre del 1920. Negli anni successivi, celebrato e insieme emarginato dal fascismo mussoliniano, si ritirò nella villa che sarebbe divenuta il «Vittoriale degli Italiani» e si dedicò all'edizione nazionale delle proprie opere.

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