INNO, E CORI
Uawtati va C/ittaat’Ui e (bittaatwe
NEL GRAN TEATRO
DELLA COMUNE DI BOLOGNA
. Li 3. Marzo i83i.
SERATA A BENEFIZIO PER L’ARMAMENTO
(JOeliob Lawclzóia> I (bastonale.
Presto all’Armi corriamo: e’ invita
Lo squillar della tromba guerriera:
Presto all’ Armi , la nostra bandiera
De’ nemici spavento sarà.
Vivo amor della Patria diletta
Ne fa uniti, ne rende possenti ;
Allo sdegno di Libere genti
Chi nel campo resister potrà ?
Ahi ! gran tempo vivemmo nel pianto ,
Muti al cenno d’imbelli tiranni ,
Che speravan domar negli affanni
Anche 1′ ira , che ci arde nel cor .
Presto all’ Armi ; e concordi gridiamo :
O la Patria si salvi, o si mora ;
Vegga il Mondo , che intrepido ancora
In noi dura-l’antico valor.
Di Caterina Franceschi Ferruzzi .
coro i.°
D
io dell’ armi, igli tuoi
Son gli Eroi di nostra età 3
Dio di Roma qù discendi
E difendi liberti .
Di costanza di .ertezza
Giovinezza s’abbellì ,
E il vessillo pBcursore
Tricolore compri .
Dio dell’ armi uì discendi
E difendi liberà,
Dell’ Italia proettore
E de’ barbari ferror
Vibra il dardo feritore
Dei fremiva pu&.tor .
COSO 2.°
Q
ual si mostr’ noi d’intorno
Nuovo giornoli contento,
Dei tirranni a il cupo terror
Giorno è quao di gloria d’ onor
E innoltriam^er le contrade
Alla gioja s’pre il cor,
Del piacer dlibertade
Nò non v’ hspiacer maggior .
Fra tanti oriri
Degli oppresri
Il Sole fuggi
E la sua lue
Dall’ alte cime
À noi spari .
Ma sorride
Un Dio dal Cielo ,
Della notte
Fugge il velo
E splende il dì .1
Alle voci della gloria,*» ^
D’union di libert^de ,
Alle grida di vittoria^
Nelle Italiche contrade ^
Ogni spirto esulterà ;
E in lieto coro ,
Sebeto,-Eridano ,
La Dora, il Tevere,
Risponderà .
CORO 3/
G
iuriam giuriam pel lungo duol
Dei nostri padri , pei nostri figli,
Al Dio dei regi al Dio del mondo
Scacciar dei despoti lo stuolo immondo,
E a noi se misti son traditori
Che il sol ricusi de* suoi splendor
La cara a gli occhi luce primiera,
Ricusi il Ciel la lor preghiera ,
Ed una tomba il suol . All’ Armi .
Tipografia della Colomba.