In firenze nella sala d’un vecchio palazzo…

IN FIRENZE NELLA SALA D’UN VECCHIO PALAZZO
(A RISPARMIO DI SPESA)
ACCADEMIA NOTTURNA
MUSICO-PANORAMICA
A BENEFIZIO DEI MARTIRI DELLE LEGGI ECCEZIONALI
PROGRAMMA
PARTE I.
Serraglio d’Eunuchi. — Un Eunuco con grossi baffi,
guanti bianchi e lente d’oro, canterà in chiave di basso
l’aria seguente:
Io per me non mi sgomento
Se mi coglie la tempesta ,
Se mi traggo a salvamento
Non ho fumi per la testa.
PARTE li.
Il Castello di Sammioiato. — Esce un giornalista con
un Lampione magico in mano , cantando in fa bemolle.
Al pari dell’Iride
Ho tutti i colori ec,
(Voce di dentro al Lampione)
All’idea di quel metallo
Portentoso onnipossente
Un vulcano la mia mente
Già comincia a diventar.
Coro di Gesuiti (dall’interno di Samminiato)
La calunnia è un venticello ;
Un’auretta assai gentile , ec.
PARTE III.
L’ufficio d’ un Giornale. ? In mezzo alla stanza un
gran cartellone ove si legge
LA PATRIA È IN PERICOLO
a destra un trofeo d’anni, a sinistra uu mazzo di pa-
paveri e lattughe.
Coro di Moderati
Siamo figli della notte ec.
Un Nano
Trema proterva Labro
L’ira Ministerial ti sta sul capo.
Coro di Giannizzeri
Chi per la Patria muor
Non muore mai.
Tu il Còrso Dittator
Livorno avrai.
Un Leone (sbucando di sotto il banco)
Io de’ ribelli sudditi
Del li Anarehisti audaci.
De’clatnoiosi giovani
Saprò vendetta trar.
Si spengano le faci
Cominci il mitragliar,
PARTE IV.
Interno d’una villa.? L’ombre di Masaniello e di
Catilina (a 2)
Chi dal lungo letargo mi sveglia
Ed a vita novella mi chiama?
Tutti mi vogliono
Tutti mi chiamano…
Uno alla volta,
Cari Signori
Uria alla volta
Per carità I
PARTE V.
Il Campo di Pisa. ? Pranzo de’Crociati. ? Si apro-
no, a vista degli spettatori , de’caratelli di butirro e dì
acciughe, si sturano bottiglie di vino fiorentino , e si
fettauo prosciutti del Casentino. Un Crocialo , piuttosto.
bell’uomo , invigila al buon ordine. I Crociati cantano a
coro :
Bevi, bevi un buon bicchier,
Tanto , paga il Minisler ;
Di man forse, chi lo sa ?
Qalclie’Juno abbasso aridi à.
Dunque fin che siam quaggiù
Allegria, facciali) giù giù.
S’ode un colpo di cannone: i Crociati spaventati so-
spendono la reiezione. Per mezzo del Telegrafo elettrico
giunge a Pisa distintamente l’eco del seguente coro che
parecchie schiere di tramati cantano alla Stazione della
Strada ferrata di Livorno:
lo libero vivo
Fra libera gente ;
Qui tema non sente
Chi colpa non ha.
Evviva I’ Italia
E il popolo invitto ,
La legge , il diritto
E la Libertà.
PARTE VI ED ULTIMA
Fantasmagoria. ? 11 Trionfo della Moderazione. – La
Diva Moderazione , di statura colossale ; poggia il pie
destro sulle rovine di Varsavia, il sinistro sulle rovine
di Messina. Colla mano sinistra si stringe al petto uu
cadavere incatenato con una corona di spine in testa,
nel cui giro è scritto: ORDINE, e un laccio al collo
da cui pende una medaglia colla iscrizione: LLGAL1TA’.
Colla mano destra la Moderazione stringe una clava con
cui minaccia Livorno. Intorno alla Dea de’gruppi diFu-
rie vestite di bianco che cantano con accompagnamento
di bombe e razzi alla eongreve:
Precipiti Cartago
Arda la reggia, e sia
Il ceneie di lei la tomba mia.
Chiuderà il trattenimento una sinfonia dell’opera:
CHI LA DURA LA VINCE.
L’ Elenco dei nomi dei Professori ed Artisti, che sono
tutti chiarissimi di fama e conosciutissimi, verrà pubblicato
con apposito Manifesto, in cui sarà notificato il giorno
preciso dello Spettacolo, il prezzo del biglietto cC. ec.
Uu Repubblicano Rosso ( scendendo cou un pallone
dal mondo della luua»
(Estratto dal Popolano N. 124) Bologna il 7 Ottobre 1848. Tip. Tiocchi,