Il papa piange!

IL PAPA PIANGE!
Tal è il titolo che un foglio toscano pone in testa ad un suo articolo di cui ci regala, articolo scritto da una penna avvelenata e raccolto nel fango del tri-
vio. Tale lo rivela il suo inurbano e inalacconcio stile.
¦ Le accuse anzi le calùnnie che l’autore gitta in
faccia al Pontefice, ci accerta della sua ignoranza
intorno al cuore, all’ indole ed alle opere di que-
st’uomo immortale. < Chi pria di lutti i principi della penisola iniziava le civili riforme? -Il solo HOIX;- Chi muoveva le prattiche di una lega politica italiana ? - Il solo PIO IX. - Chi moschettava o mitragliava i suoi po- poli ? Tulli i principi d'Italia , tranne il solo PIO IX che li benediceva e confortava. Ma ricusavasi di prender parte alla guerra della nostra indipendenza! Questa è la più solenne accusa che gli predicano tutti a gola aperta. Miserabili! Ma sapete voi bene perchè PIO IX abborriva da que- sta guerra? Lo sapete, o vanitosi? Imparatelo, e giudicale meglio PIO IX. sapeva in quali mani era affidata la causa della indipendenza, in mani liberticide, in mani in- sanguinate di sangue italiano, in mani che segnaro- no le proscrizioni e i supplizi di tanti martiri subal- pini. Stolli voi dunque, non PIO IX! Stolti coloro tutti che non veggendo che la superficie dei fatti, pro- nunziano il giudizio dell' errore e della menzogna. Ecco il miserabile articolo , che ci viene di To- scana , e che noi consacriamo all' odio ed anatema universale. fiicesi che a tali notizie Pio IX. piangesse dirottamente. ( La Patria N. 39. ) Il Papa piange ! . .. Piangi, sconsigliato pontefice -, piangi là perduta aureola, a sì lieve prezzo acquista- ta, ed a sì gran prezzo di sangue fatta sconiare ai popoli.jdoleggianti un nouie vano, un simulacro di creta, l'ombra d' uomo. Piangi, o pontefice, le genti da te tradite, i destini d'Italia non compresi, l'animuccia tua paurosa e ti- mida , facentesi schermo del manto sublime di una Religione che lu potevi ricondurre alle pure sorgen- ti, ed a cui tu invece, tu, seguendo il vecchio costu- me de'tuoi antecessori* portasti il tuo contributo d'onta e di fango. Piangi, o pontefice, sccllrato e vivènte Anticristo-, piangi po' tuoi Tedeschi sì caramente diletti, e scà- glia pur fulmini sul capo de'riottosi che alle porte di Bologna invitta e di Milano magnanima ne fanno macello, scagliali che essi non ban più né corpo bè punta. Il Papa piange!... Piangi, Conte Mastai, piangi che la Provvidenza sotto forma d'Austriaci non ha dato forse o non ha dato àncora la risoluzione da te ago- gnata ai destini d'Italia, giacché oggi assai è manife- sto come quella provvidenza cui tu rimettevi uni- camente le sorli de'tuoi popoli, traducendosi in im- provvidenza in te , in imprevidenza in chiunque li circondava , altro significar non volesse sennonché l'antico tuo alleato, l'infido appoggio del Papato si- moniaco ? lo impero d'Austria. Piangi poiché lo scellerato palio non fu compiu- tamente consumato , piangi poiché ad Italia restano ancora liberi figli, libere braccia, liberi sensi. Affinchè la tua Roma giacesse tranquilla sotto il doppio giogo della tua politica demoralizzatrice e del dispotismo nòrdico tu invano ti sei raccomandato a tulli i luoi Santi .... e doveva esser così. Non sei lu, nel tuo pauroso delirio, giunto sino alla bestemmia? Non hai tu, in uno dei tanti gesuitici luoi editti , sbalzato dal trono l'Eterno, e postavi in sua vece la Vergine coi Principi degli Apostoli, quasi ministri responsabili? Non hai ttì a questi piuttosto che a quello affidata la tutela di Roma, sperando forse che cotesto Governo provvisorio Celeste, nel tuo sbigot- timento pel Governo provvisorio terreno, dovesse es- ser più debole e nien veggente di quello del Dio delle vendette , del Dio Terribile, del Dio Vendica- tore che sta pei popoli come lu stavi pei Re ?... (*). Piangi, piangi. Padre non più santo , piangi per- chè in vano fiato si convertirono i tuoi perfidi or- dini del dismetter dalle pugne, vano murmure di vento apparirono i tuoi comandi di cieca riverenza ai patteggiamenti da te conclusi , nelle sinistre e silenziose tenebre del Vaticano, coi nemici d'Italia. Piangi b benaffetto di Loiola, giacché, se i segnaci della Libertà cadranno schiavi per mano tedesca , i seguaci d'Ignazio non andran liberi né usciranno illesi. Piangi, o pontefice, che invano tu allontani da te tutti li onesti, invano dimetti e congedi i ministri pa- triotti, mentre sempre rimarrà teco indivisibile e tremendo nemicò la sua coscienza. Piangi, o Papa, piangi a lacrime di fuoco sulla tom- ba che da te stesso ti .sei scavato; piangi perchè I' Ra- fia sarà un fallo glorioso, mentre il Papato non è più che un nome contaminato : piangi perchè quella ri- sorgerà più bella dal rogo che tu le apprestasti , questo cadrà in sfacelo per lo antico e nuovo putri- dume nel tripudio dei popoli emancipati. (*) o Dio ..... commette la immediata tutela di questa città alla grande protettrice di Roma Maria Santissima ed ai prin- cipi degli Apostoli, e quantunque più d'un sagrilegio abbia funestatola capitale del Mondo Cattolico, non per questo vicn meno in noi la fiducia; » ?Editto del dì 2 agosto. ?

Condividi
Estremi cronologici: s.d.
Segnatura definitiva: MRI1410
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 26,5X19 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Tal è il titolo che un foglio toscano pone in testa ad un suo articolo di cui ci regala, articolo scritto da una penna avvelenata...
Extent_const: 1
Extent_qt: c.