Il 3 giugno 1832 in Ancona

*jf? 3, ©ugno 1832*
IN ANCONA
Era ben lungo tempo che vivevano agitati da mille opposti sentimenti gl’infelici abitanti di Ancona.
I crudeli modi, e le stoltezze del Governo avevano eccitato talmente Tedio di ogni classe dè’Chtadini*
avevano cosi aggravati i loro inali j che non fu possibile al Popolo frenare la propria giòjà ( per quanto
da ognuno si vedessero incerte le. vicende ) allorché nel à% di Febbraio scorso le Truppe Francesi s’im-
padronirono della Piazza $ e del Forte; Questa gioja sembrò nuòva colpa al Governo. Contro ogni legge
di haturaj esso pretendeva^ che dopo la rivoluzione di Febbraio del 1831$ queste Provincie; scordate le
antiche offese^ per nuove offese dovessero affezionarsi; à lui,; tutóre crudele ed insensato, che inviso alia
fanciulla cui impera % stima àuadamViarsetìe i vezzi coir irritarne gli sdegni $ còhtràdirne le voglie. Abban-
donò quindi il Governò lavcurà di questa Città, studiò ógni mòdo di danneggiarla $ la strinse con una
specie di assèdio $ vietandole ogni comunicazione coi circonvicini, suscitandovi turbolenze% ed Anarchia*
imprigionandone $ è maltrattandone i Cittadini che ne uscivano $ i villaggi sómmovendo ad un aperto
brigantaggio, Dovea pero sorgere il giorno .che ponesse im termine a tanti mali; Ciò era riserbatò ali
aurora dei tre Giugno$ che a dir vero fu l’apportatrice d’incredibil contento, ed il lusinghiero preludio
di un Età novella ì. Erano già le ore ditei antimeridiane^ quando da per tutti ì canti della Città mòssi da
incognita segreta forzaj tacitamente vedevansi accorrere Uomini di ógni condizióne^ che recandosi in folla
alla Piazza detta del Teatro j manifestavano con gli sguardi quel pensiero £ che nell’interno dell’animo
avrebbero voluto tuif ora comprimer*. Si apre là calca àlfàvvanzarsi di ragguardevole Deputazione rac-
còltasi prima nella Loggia de’ Negozianti composta dai.,Signori Conte Giuseppe Barnaba Pichij Conte
Tommaso Ricotti,’ Dottor Felice Rossi Legale; Dottor Gaetano Tomassìni Legale^ Camillo Bianchi Ne-
goziante^ Antonio Baldantòni insigne Mecanieb^ Giuseppe Lesti $ Artefice pur essa di. molta rinomanza.
Questi rappresentanti del Popolo si diriggonò ad esporre il voto universale al Signor Generale Còùbieres
Comandante le Truppe Francesi; Siegue il Popolò in profondo silenzióse’ si ammassa tranquillò nella
piazià nuova ove abita il detto Signor Generale. Non la distruzióne del Trono^hon f abbattiménto del-
la Religione, domandano i Cittadini riuniti. BUONE LEGGI DI GARANTITA iNViOLABlLlTA*
è l’epigrafe che in aurei caratteri «plaude su di nobil stendardo i alla di coi vista, esulta il Popolò tutto.
Avvi inverò domanda di questa più sacra? Non è questo il dritto che ha ógni Pòpolo? non è egli oboli-
go di ogni Sovrano il concederlo^ e ciò per prima fondamentale essenza di ogni Società ? Non gridi per-
tanto sediziosi d’inquieta Plebe atti a suscitare il disordine^ assòrdan le orecchie durante la conferenza
fra il Generale e la Deputazione^ ma l’unanime inchièsta è di buone leggi, e di Pubbliche garanzie,
nonché di ùria Costituzione in cui i tre poteri della Sovranità siano con saviezza divisi,” in cui si
contenga quanto è dtiòpò a contentare i bisogni della presente civiltà de* Popoli. Tale era l’istan-
za che la Deputazione £ rassegnava al Signor Generale $ e vi s’implorava la mediazione delle alte Potenze
Europee. Prolungati applausi,- e replicati evviva ai Deputati del Popoloj al Signor Generale Còùbieres
alle buone Léggi si alternavano ùnàhirtiamente . Erano dà cinque mila uomini, importante Assemblea,
dì cui più numerosa non può miai dare là Popolazione di Ancona. Le lacrime stavan sugli òcchi di mol-
ti,- la commozione nel sembiante di tutti,; che tutti sentivano in quell’istante di poter esprimere per la
prima volta il loro più antico, ed ardente desiderio. Belìo era il vedere il contrasto degli affetti che na-
sceva in taluni per l’incertezza delle vicende, e-..per li riguardi di condizione. Ma non era forse questo
stesso contrasto la miglior prova dei voti del cuore, voti che il popolo senza riguardò alcuno non sapea
trattenersi di manifestare con entusiasmo? Mentre all’uscire della Deputazione che rassicurò i Cittadini’
del più vivo interesse che animava il Generale, il quale avea promesso di nulla òmm’ettere, perche là S.
Sede, non che le altre Potenze di Europa, riconoscano giuste l’emesse domande,’ e si adoperino pel fortu-
nato adempiménto delle médesirne,, universali furono il grido dì gioja e l’espressioni..di riconoscenza tanto
al General Francese,’ quanto alla Deputazionej che acconsentì di prestarsi a questo incaricò j quanto gra.
ve e lodevole, altrettanto pericoloso’ per la ingiustizia del Governo; Senz’esser quindi in verun Cónto al-
terato l’ordine pùbblico sì mossero i Cittadini per l’abitazione del Rappresentante il Governò Pontificio
Signor Conte Giovanni Fiorenzi, che graziosamente accolti i Deputati assicurò loro dì tutto il suo impe-
gno presso il Sovrano,al quale unite a quelle del Popolo per Io stesso scopo,1 avrebbe p6Vte le sue preghie-
re. L’effetto che ciò” produsse ben dì leggieri può immaginarsi. I Nomi del Generale,- dei Pro^legato era-
no sulle bocche di tutti, ed il concòrde grido con cui si’acclamavano frattanto dal Popolo* le buone Leg-
gi ed i Deputati, fu fortissimo, immenso.
Scioltasi dopo ciò’ la numerosa Assemblea,- scorg’evasi nei Cittadini quella moderata letizia,’ eh* è il ri°
stfjtafo della Civilizzazione. Nella sera si espresse apertamente il gaudio comune con una graziosa, gene-
rale, e spontanea illuminazione della Città. A testimoniare infine la pubblica riconoscenza verso i Signori
General Francese e Rappresentante Pontificio,» fu in detta sera acne il Teatro completamente e vaga-
mente illuminato. Ambì furono ricevuti alla porta della Deputazione sullodata, che norì ommise dì porger
Loro i fervidi ringraziamenti del Pòpolo,’ il quale al Loro presentarsi in Teatro rattificò’con replicati evviva.
Lo Spettacolo fu brillantissimo: glLSpettatori in copioso’ nùmero accorsi annunciarono» la generale ri-
conciliazione e sicurezza,’ e con il pubfliico aggradimento per la inalterabile conservazione dell’ordine si
pose termine a giorno si lieto. ‘

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Estremi cronologici: [1832 giugno 03] dopo
Segnatura definitiva: MRI1217
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 40X25 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Era ben lungo tempo che vivevano agitati da mille opposti sentimenti gl'infelici abitanti di Ancona. I crudeli modi, e le stoltezze del Governo...
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