Gli austriaci a mal partito documento interessatissimo un capitano dell'esercito di Radetsky a un nobile di…

GII AUSTRIACI A MAL PARTITO
DOCUMENTO INTERESSANTISSIMO
un capitano dell’esercito di Radetsky a un nobile di…
Dal Campo di Monte Chiari 6 Aprile 1848
Caro amico. Sapete quello che feci per voi (perdonatemi se lo ramento) nel 1831: è venuto il momento per ricompensarmene. La nostra situazione mette spavento: peg-
giora ogui giorno. Le disgrazie e 1* età hanno fatto perdere la testa a Radetsky che
s’illude sopra soccorsi che mai non ci verranno, che spera che l’impero si ricostituirà
e che la Venezia almeno potrà rimanerci. Ieri sera ancora fummo chiamati a consiglio
straordinario da lui e fu messa per la centesima volta sul tappeto la proposta di dare
una gran battaglia, o traversar 1′ Adige, e il Mincio e andarci a unire a Mugent Guilay
che ci dicono, s’ingrossano ogni giorno.
Entrambi i partiti ebbero sostenitori caldissimi, ma nessun volle smontare della
sua opinione e si venne alle ingiurie come sempre accade e forse ad un nuovo duello.
Dico nuovo perchè suppongo sappiate quello che seguì V altra sera fra il Colonnello ….
e fra il Maggiore …. dove il primo ha avuto una mano tagliata. Veggendo la gran
discrepanza che v’ era, Radetsky montò sulle furie e gridò in francese : vuos ferez cora-
me ces bètes du conseil Jidique qui ont ‘perdue V Italie pour avoir voule loujours allenire.
Cette canaille Italienne finirà par vous assomer. Dopo di che è escito e ha corso a cavallo
per tre ore gridando fra di se come un demente. Quest’ uomo però che ci parla con
tanto impeto non conosce nulla della nostra situazione, non sa quali piaghe ci rodono,
e come tutto sia fra di noi in dissoluzione.
Immaginatevi caro amico che non vi sono qui fra noi, due ufficiali che si accordino
insieme, che tutti i partiti più pazzi più arrischiati più sleali anche sono posti in cam-
po. Si tratta in.certe combriccole pi passare con un gran numero di soldati dal
lato dei Piemontesi; si tratta in altre di arrestare Radetsky, e consegnarlo agli
avamposti Italiani. Queste proposte che fanno fremere un uffiziale d’ onore trovano pure
dei sostenitori;, tutti i freni del dovere e della disciplina si allentano restano infranti;
e ai pochi uomini integri che pur rimangono non resta che di morire o di fuggire da
questo campo contaminato. Quest’ultima risoluzione è la mia e a voi mi volgo per a-
vere uno scampo. Qui non v’ è più nulla da fare fuor che da disonorarsi, ond’ io vo-
glio partire finché il mio onore mi rimane. Accordatemi un asilo; voi sapete ch’io non
ho mai odiala l’Italia. Qui dovrei partecipare o alla diserzione infame del mio esercito,
o alla più infame consegna forse del nostro vecchio generale. La convinzione che se i
Piemontesi ci altaccano presto, non ci difenderemo;! soldati getteranno le armi e sì
daran prigionieri; prima che veder ciò vorrei farmi saltare la cervella con una pistola.
Accordatemi un asilo. Noi abbiamo assistito ai funerali dell’ impero. Chi 1′ avesse detto
a Metternich due anni fa ! Ma è inutile tornarci sopra. La Contessa che vi fa recapitare
questa, ha mezzo di farmi avere la vostra risposta. Attendo tal risposta subito e conto
sulla vostra antica amicizia. Salvatemi da quest’ abisso. Qui si macchina qualche tradi-
mento a cui non posso, né voglio prender parte. Ieri sera vidi arrivar fra 1′ ombre
certi finti tedeschi che non sapevano una parola di tedesco e che furono subito intro-
dotti dal Colonnello R … il più gran traditore che sia vissuto dopo i tempi di Gano.
Dimani, mi dice il mio tenente, partono V … e G … . per il campo Piemontese.
E tutto questo è insaputa di Radetsky che corre ora a Verona ora a Mantova, che
grida, che bestemmia, e che .finisce molte volte col passare tutta una sera nel giuoco,
mentre siam tutti minacciati nella vita, e nell’ onore. Aspetto una vostra risposta. In-
terrompo la lettera, perchè ci annunziano 1′ arrivo di due parlamentari. Ditemi, se il
corpo militare di Durando è ancora a Bologna, il movimento di Zucchi ha finito di ro-
vinarci. Se i Pontifici giungono presto potranno ben vendicarsi della nostra invasione
del 1831.
// vostro L. A.
TIP. TIOCCHt,

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Estremi cronologici: 1848 aprile 06
Segnatura definitiva: MRI0542
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X22 cm
Colore: bianco e nero
Tipografo (ente): Tiocchi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione. Luogo di emanazione: Campo di Montechiari.
Descrizione del contenuto: Incipit: Caro amico. Sapete quello che feci per voi (perdonatemi se lo ramento) nel 1831...
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