Gio. Batista Parretti per la grazia di Dio e della S. Sede apostolica Arcivescovo di Pisa…
GIO. BATISTA PARRETTI
PER LA GRAZIA DI DIO E DELLA S. SEDE APOSTOLICA
PRIMATE DELL’ ISOLE DI CORSICA E SARDEGNA ED IN ESSE LEGATO NATO
DELLA SANTITÀ DI N. S. PIO PAPA IX.
PRELATO DOMESTICO ED ASSISTENTE AL SOGLIO PONTIFICIO EC.
Al Venerabìl Clero, e diletto Popolo della Sua Diocesi salute, benedizione ,
e spirito di penitenza e di preghiera.
Consapevoli per varie positive ed autorevoli attestazioni delle strettezze economiche della più parte delle Famiglie di questa Città e Diocesi, e considerando quanto oggidì si lamenti generalmente la fievo-
lezza dei temperamenti anche nelì’ età non molto inoltrata, come pure
qual sia la difficoltà <ìi provvedersi dai più, attesa V elevatezza del prez-
zo, di alcuni generi indispensabili alla piena osservanza del precetto ri-
guardante il digiuno Quaresimale, e quale la condizione dell' attuali ca-
lamitose pubbliche circostanze, Noi non esitammo, all' avvicinarsi dei
giorni sacri alla mortilicazione e alla penitenza, ad umiliare al Sommo
Pontefice Pio IX., commi Padre di lutti i Fedeli, la domanda per un
Apostolico Indulto. Le nostre preci furono benignamente esaudite. Con
Lettera infatti dell'Flmineutiss. Cardinal Macchi, segnata in Gaeta il dì
20. del p.° p.° Gennajo, Ci si accorda dalla S. Sua , cui solo per la
pienezza di sua potestà appartiene il concederla, la facoltà di temperare
anche in quest'anno il rigore del digiuno prescritto dalle Leggi veneran-
de della S. Chiesa nei dì di Quaresima a tutti quanti i Cristiani, che si
gloriano di appartenerle quai Figli.
Valendoci pertanto di concessione siffatta, Noi permettiamo a tutti i
nostri amatissimi Diocesani, compresi anche i Regolari dell' uno e dell'altro
Sesso, non astretti da voto speciale, di far uso ncll' unica comeslione di
qualsiasi sorta di carni come nel rimanente dell'anno ( eccetto i soliti
venerdì e sabati di ogni settimana) di uova e di latticini j esclusi i giorni
delle Ceneri, delle Quattro Tempora, gli ultimi quattro della Settimana
Santa, eie Vigilie di S . i:pp< e d ì. unum/ izion dilli Beati ima
Vergine Maria , nei quali dovrà osservarsi pienamente la legge , che co-
manda il cibo totalmente da magro. La restrizione però di questo uso,
tanto per le carni che per l'uova e pei latticinj, all'unica comestione, non
comprende, siccome Voi già lo sapete, i giorni di Domenica, nei quali mai
non cade l'obbligo del digiuno,- ne 1' Indulto altera alcun poco il precetto
di promiscuare in qualsivoglia dì la carne col pesce, e di non adoperare be-
vande miste con latte, ovvero con uova sia nella colazione della mattina,
sia nella cena della sera pur anche. E per provvedere inoltre ai condimenti
dei cibi da magro , atteso il prezzo sempre più crescente dell' olio, Noi ot-
tenemmo ancora che in tutta questa Diocesi si possa da chiunque il vo-
glia far uso, per tutto l'anno che corre , dello strutto e del lardo in qua-
lunque siasi giorno, ad eccezione dei qui mentovati, cioè, oltre quelli di
sopra espressi pel giro della imminente Quaresima, le Vigilie della Pen-
tecoste, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo , dell'Assunzione di Maria San-
tissima, di Tutti i Santi, e della Natività di N. S. Gesù Cristo.
Noi intanto portiam fiducia che questa sì benigna e provida mode-
razione sull' antica osservanza delle quaresimali austerità , secondo che le
leggi primitive e venerabili di S. Chiesa con suprema autorità ci coman-
dano , sarà per richiamare senza meno tutti Voi, Ven. Fratelli , Figli
dilettissimi, ad una pratica più frequente e più larga di opere di cristia-
na carità vicendevole , e di mortilicazione in pari tempo sincera delle
proprie più vive e più segrete passioni, giusta lo spirito del Vangelo di
Gesù Cristo; come sarà per risvegliare altresì in cuor vostro, o rasso-
dar piuttosto in Voi stessi lo spirito della Fede Cattolica e della pre-
ghiera , a fine di placare per essa le collere del Signore, come le placa-
rono un dì Giobbe e Davidde , Ester e Giuditta . E perchè i nostri ge-
miti e sospiri salgano da luogo santo efficacemente sino al trono delle mi-
sericordie divine, JNoi vi esortiamo a raccogliervi spesso, o almeno, a nor-
ma del desiderio del S. Padre, quasi a compensazione dell' indulto conces-
soci, una volta per settimana in una Chiesa da designarsi da Noi, ove sia
da tutti Voi caldamente pregato il Signore a benedirci, a proteggerci, a
salvarci. Sarà con tale intendimento che Voi adempirete al desiderio del
Sommo Pontefice, che raccomanda espressamente per tutto il corso della
Quaresima una tal visita. A questo oggetto perciò destiniamo per la Città
di Pisa la Nostra Chiesa Primaziale , o quella ove si tenga esposto il
SANTISSIMO SACRAMENTO per la devozione delle Quarantore, oppu-
re la propria Parrocchia . Per tutto il resto poi della Diocesi asse-
gnarne la respettiva Cura , ovvero un qualche Oratorio , posto nel cir-
condario della medesima a scelta del Paroco; per le persone Religiose
poi, che vivono nel Chiostro, e perle Oblate, Alunne, e Convittrici
di Conservatorio la stessa lor Chiesa .
Raccomandiamo frattanto, Ven. Fratelli, alla vostra Pastorale ca-
rità F impegno più pressante e più vivo per la salvezza dell' anime alla
vostra cura commesse, istruendole con tenerezza di padre su i doveri
di religione, sugli obblighi di obbedienza alle leggi divine ed umane, e
sulla necessità indeclinabile della preghiera , clic è il principio di ogni
nostro bene , F esercizio più utile e consolante di nostra fede , e il fon-
damento più saldo di tutte nostre speranze. Egli è per la preghiera che
Voi potete nutrir fiducia di vedere i Fedeli della vostra Parrocchia rien-
trare nelle vie di giustizia, se pel peccato se n' allontanarono ; ovvero
di benedir con essi le misericordie ammirabili del Signore sapendo che
proseguono con alacrità il cammino della rettitudine e della virtù, se
giusti o giustificali. Si: la preghiera, unita alla mortificazione e al di-
giuno , siccome le leggi della Chiesa in questi giorni di penitenza e di
salute ci impongono , chiamerà su di Voi e su del vostro popolo mille
benedizioni dall'alto. Preghiamo adunque, Ven. Fratelli , Figli dilettis-
simi , preghiamo !
Infine poi vi esortiamo a voler piegare ancora pel Sommo Pontefi-
ce per l'Augusto nostro Sovrano, per la sua piissima Real Famiglia,
e p'er Noi pure, che vi diamo di tutto cuore la nostra Pastoral Be-
Dato in Pisa dal Palazzo Arcivescovile posto presso
S. Maria Maggiore questo di 8 Febbrajo 1849.
GIOVAI BATISTA ARCIVESCOVO DI PISA
Dott. PIETRO PERUZZI
Primo Cancelliere /Irciv.
Presso Ranieri Prosperi Stampatore Arcivescovile