DELLA MADONNA DI S. LUCA
NEI PUBBLICI GIABDINI
RIMASTA ILLESA DALLE ARTIGLIERIE TEDESCHE
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Gemma dell’inelita
Celeste corte,
Tu dalle ignivome
Bocche di morte
Campasti provvida
La tua Città;
Quando con perfide
Vili bandiere,
Su noi piombarono
L’orde straniere,
Quai belve rabide
Senza pietà.
Salve o degli Angioli
Bella Regina,
Di questo popolo
Cbe a Te s’inchina
Odi i festevoli
Voti del cor
Due lune scorsero
Dal fatai giorno,
E alla tua Immagine
Or lieto intorno
Discioglie un cantico
Di grato amor.
E a degna renderti
Più viva gloria,
A farne ai posteri
Chiara memoria
Sul marmo ingenue
Note vergò.
Deh! sempre salvaci,
0 cara Madre,
Da quelle nordiche
Brutali squadre;
Proteggi Felsina
Che in Te sperò.
Ai forti, ai liberi,
Maria, sorridi;
E dagli ausonici
Ridenti lidi
Fuga il bicipite,
L’ingordo Augel.
Dell’ ire, o Vergine,
Spegni la face ;
Ed il tuo candido
Raggio di Pace,
Su Italia a splendere
Torni più bel.
BONETTI F.
e m
nmmm il popolo mmm
A MARIA VERGINE