Festa civica di ballo in onore dei deputati del nobil teatro di Apollo
FESTA CIVICA DI BALLO
IN ONORE DEI DEPUTATI
ÌNEL 1SOBIL TEATRO DI APOLLO
PROGRAMMA
DI FESTA SOLENNE PEL GIORNO 15 NOVEMBRE 1847 IN OCCASIONE
¦IU* àXIffillim BIEU MMUTHA 1E &1AKS
Ogni volta che l’ottimo ed amato nostro Sovrano l’immortale Pontefice Pio IX, si degnò accordare utili Istituzioni allo stato , il popolo di Roma manifestò quanta
in lui fosse la riconoscenza , e la convinzione del valore
di quelle, solcnizzandole con dimostrazioni di gioja e di
gratitudine. Fra queste utili Istituzioni non è certamente
ad alcuna altra seconda quella della Consulta di Stato i cui
Deputati ne apriranno le sedule il giorno 15 del corrente
mese, apertura degna della maggiore possibile solennità.
Ciò premesso , domandato ed ottenuto il supcriore bene-
placito , con questo programma s’invitano i cittadini tutti
di questa Capitale , e quei delle Provincie, che si trova-
no in Roma a voler concorrere a cosi nobile divisamento.
La istituzione dei Deputati delle Provincie si è quel-
la che assicura un felice avvenire indistintamente a cia-
scuna Provincia, perchè di ognuna saranno rilevati i bi-
sogni e il come provvedervi, e siccome la marcia di un
esercito è più sollecita e meno faticosa, perchè il mo-
vimento di ciascun milite eguale a quello dell’ altro , fa
sì, che il movimento di tutti sia come quello di un solo;
cos.1 dalla riunione dei Deputati ne avverrà tale un pro-
gresso nei differenti rami di amministrazione da for-
mare quanto prima la felicità dell’ intero stato; e comec-
ché al vantaggio dell’ istituzione debbasi aggiungere quel-
lo di un’ ottima scelta di persone le quali prime sede-
ranno in così nobile patrio consesso, egli è perciò che
a testimoniare ad ognuno la slima e la fiducia ond’ è
compreso il popolo di questa Città per la di lui rappre-
sentanza si vuole stabilita la solennità dell’accompagno
di tutti loro al luogo e il giorno in cui si raduneranno ,
corteggio che si eseguirà nel modo come appresso.
ESECUZIONE DELLA FESTA
Art. 1.° Siccome è mente del Sovrano che nella mat-
tina del giorno stabilito all’ apertura della Consulta di
Stato , dall’ Einincntissimo Presidente di quella sieno a
lui individualmente presentati i membri che devono com-
porta , per ammetterli al bacio del piede , e loro dirig-
gere parole d’incoraggiamento a compiere la vasta mis-
sione cui Egli nell’alto suo sapere li ha chiamati, e rive-
stirli così da quel momento alla dignità di Deputati ; per-
ciò il corteggio del popolo si troverà pronto sulla piaz-
za del Quirinale per (bifilare come appresso.
Art. 2.° Il Corteggio partirà dal Quirinale e per la
scesa cosi detta delle tre Cannelle – Piazza de’ SS. Apo-
stoli – S. Romualdo – il Corso fino al Palazzo Ruspoli,
donde voltando per la via della Fontanella – la via
dell’Orso, si diriggerà al Vaticano , luogo stabilito per
le assemblee dei Deputati.
Art. 3.° Tutti coloro che abitano le Case lungo Io
stradale, che percorrerà il Corteggio sono invitati a ric-
camente addobbare le loro finestre, non che (se è pos-
sibile) i parapetti delle Case.
Art. 4.° Quei Signori delle Provincie , che sono si-
curi di essere in Roma in tale occasione sono pregati
di dare i loro nomi alla Direzione del giornale – l’Ita-
lico – situala nel Palazzo Bonaccorsi via del Corso num.
219 primo piano, onde dal numero totale stabilire i plo-
toni di accompagno al seguilo dell’ equipaggio del Depu-
talo della Provincia cui appartengono ; il tutto come si
vedrà in appresso.
Art. 5.° Una Deputazione eletta dal seno di coloro
che si sono posti alla direzione della festa, in nome del
popolo si porterà primamente ad officiare 1′ Emincntissi-
mo Presidente della Consulta di Stato non che l’Illustris-
simo Monsig. Vice-Presidente , e quindi ciascuno dei De-
putati pregando lutti egualmente a volere accettare e for-
mar soggetto della dimostrazione di stima e fiducia che
loro intende dare il popolo di Roma.
Art. 6.° Altra Deputazione e. s. officierà paratamen-
te la Romana Nobiltà per ottenere da essa il numero di
24 equipaggi completi ed in gran gala , ognuno dei qua-
li sarà destinato a trasportare dall’ abitazione al Quiri-
nale uno dei Deputati per poscia difilare di là col cor-
teggio al Vaticano; né si dubita, che a secondare questo
desiderio e preghiera del popolo, converranno non solo ,
ma gareggeranno i primi Signori di questa Metropoli.
Art. 7.” Il Corteggio sarà aperto da due plutoni di
Dragoni in grande uniforme , cui seguirà un plutone di
Zappatori , quindi la banda musicale Civica, poi due plu-
toni o più della guardia Civica pure in grande unifor-
me comandati da chi e come sarà stabilito dal comando
superiore civico. Seguiranno poscia le quattro Bandiere
dei primi quattro Rioni di Roma poi in gran treno pri-
ma 1 equipaggio del Card. Presidente, poi quello del
Vice-Presidente ; tre Bandiere per parte dei sei Rioni
fiancheggeranno le due Carrozze ; e le altre quattro Ban-
diere dei Rioni più quella dell’ Università chiuderanno il
primo gruppo.
Art. 8,” A questo seguiranno i gruppi dei Deputati
ognuno dei quali sarà simile al primo che si descrive ,
colla differenza che nel mentre questo sarà preceduto da
num. 3. trombe , che soneranno alternativamente alla
banda del primo gruppo , il gruppo del secondo Deputa-
to sarà invece preceduto da num. 8. islrumcnti da fiato
che alterneranno il suono delle tre trombe del gruppo
precedente. Il terzo gruppo avrà altre tre trombe , il
quarto il concerto come sopra , e così in seguito. Alle
trombe o concerto di ogni gruppo seguirà il plotone di
guardia civica sempre in grande uniforme , dietro a que-
sto nel mezzo un cittadino della Provincia porterà un
grande Stendardo collo slemma della Provincia , alla si-
nistra di questo altro cittadino porterà un’ asta con tar-
ga , entro cui il nome della Provincia, alla destra altro
cittadino ne porterà una simile col nome del Deputalo ,
poi ad una certa distanza seguirà 1′ equipaggio del De-
putato che sederà alla diritta. Chiuderà il Corteggio di
ogni Deputato uno o due plotoni di cittadini della Pro-
vincia cui egli appartiene , tutti per quanto è possibile in
abito nero , e guanti bianchi. A questo gruppo seguiran-
no gli altri 23 gruppi coli’ ordine medesimo. Molti ploto-
ni di guardia civica chiuderanno il corteggio generale.
Art. 9.” Il Corteggio giunto al Vaticano entrerà nel-
la Chiesa di S. Pietro per ascollarvi la s. Messa con che
religiosamente avrà termine così onorevole accompagno.
Art. 10.” Per la spesa occorrente si è aperta una
soscrizione dietro un preventivo fatto dall’ ottimo citta-
dino e scenografo sig. Pietro Venier in unione allo scul-
tore sig. Bezzi , ed in ragione del preventivo che si tro-
verà intestato alle cartelle di soscrizione si sono stabilite
le firme non maggiori di paolo uno per ciascuno. 1 de-
positi del denaro incassato dalle cartelle si verseranno al
Banco Bercila in Via del Corso N.° 397 nelle mani del
sig. Giuseppe Guerrini nominato a Cas;iere della festa,
ed i pagamenti si effettueranno sopra ordini del Presidente
della medesima sig. Duca D. Marino Torlonia.
Questa festa così decorosamente eseguita insinuerà
nelle Masse profonda idea dell’ utile immenso che sarà
per risultare allo stato dalla istituzione ed istallazione
della Consulta di Stato , ed i membri , che la compongo-
no si confermeranno nella idea di quanto da loro sperano
con ragione le Provincie , e qual pubblico bene sieno essi
in grado di poter recare ai dominj pontificj e per con-
senso all’ITALIA tutta.
FESTA DI BALLO
Al sentimento di un popolo si accoppia la munificenza
di un ricco signore , acciocché la sontuosità adorni la gran-
dezza del soggetto onorato.
Il principe D. Alessandro Torlonia concorre a corona-
re le popolari dimostrazioni di tripudio, che inaugureran-
no 1′ incomiuciamenlo di azione della consulta nostra di
Slato. L’animo e l’oro del Torlonia fregiano di nuovo splen-
dore la corona che il Popolo Romano pone sul capo de’Pon-
tificii Consultori a designarli simboli della ragion pubblica
dei lumi comuni, delle universali speranze.
Il magnifico Teatro d’ Apollo rischiarato da splendida
illuminazione si aprirà nella sera del 15 ad una pubblica
festa di ballo , nella quale risplenderà la munificenza del
Principe proprietario del teatro per ogni maniera di con-
venienza sociale,
VIVA PIO IX.
Siipjilpmentii ni S. 95. della Pallade