Editto
EDITTO
ERCOLE di S. Agata alla Suburra Diacono Card. CONSALVI della
Santità di Nostro Signore PAPA FIO VII. Segretario di Stato.
Popoli delle Legazioni di Bologna, Ferrara, e Ravenna, dopo una lunga, ed acerba separazione voi siete restituiti dalla Divina Provvidenza, e dalla volontà unanime delle Potenze, alla Dominazione della Santa Sede, sotto la
quale i Vostri Padri, e Voi avete goduto di una costante !
prosperità. Voi siete restituiti alle braccia del vostro Padre,
e Sovrano.
Vuole SUA SANTITÀ*, che questo annunzio felice sia j
accompagnato dalla manifestazione solenne delle sue Sovra- j
ne intenzioni, e di quelle risoluzioni, che nel)’ occasione j
del ritorno di queste Provincie sotta i) suo paterno dominio, j
ed in vista delie loro circostanze, ha creduto di prendere, j
Tuttociò eh è accaduto in queste Provincie in tutto il j
tempo, in cui sono state distaccate da] dominio della S. Sede,
relativamente alla condotta, ed opinione politica diqualun- j
que Individuo, non esiste più per SUA SANTITÀ*. Il cuo- i
re mansueto de/ S» PADRE non mette alcuna limitazione,*
o riserva alla sua bontà, e clemenza. Egli vuole, che tutti
gli animi siano egualmente tranquilli, e sicuri sul 1* avvenire, !
e^che una gioja pacifica, e fraterna sia in questa lieta cir- |
costanza il solo sentimento di tutti i suoi Sudditi.
Il S. PADRE non è però pago solamente di questo*
Egli esigge che il suo esempio sia seguito da tutti gli Abi- j
tanti di queste Provincie. Egli non dubita, che coloro i ì
quali hanno dato alla Sua Sacra Persona le prove di una i- ;
nalterabile fedeltà, ed attaccamento, non siano per essere i
più volenterosi neir imitarlo, e questa ne sarà la prova mi-
gliore . La sola memoria delle passate amarezze perpetuareb-
be insieme la trista memoria delle comuni sventure, l’oblìo
del passato, l’abbandono di ogni animosità, o risentimen-
to, sarà il sacrifizio più grato al cuore di SUA SANTITÀ*.
Il S. PADRE esigge dai suoi amatissimi sudditi questo no-
bile sentimento degno di un’Anima Cristiana, e generosa,
quest’omaggio il più accetto al DIO della Carità, e della
Misericordia. SUA SANTITÀ’ riguarda tutti i suoi sudditi
come suoi Figli. Essi devono riguardarsi tutti fralorocome
Fratelli.
SUA SANTITÀ* pesando nella sua prudenza P impor-
tanza delle circostanze analogamente ai principi suddetti as-
sicura ancora, che gli Acquirenti dei Beni dai passati Go- i
verni non saranno turbati nei loro acquisti fatti a termini j
delle leggi, e dei regolamenti in allora vegliami. US. PA* !
DRE ha considerato, che infiniti interessi di tutte le classi
già formati, e stabiliti, sarebbero scossi, e sconvolti senza
una tale sicurezza, e che quindi l’esistenza, la pace di mol-
te Famiglie, ed anche l’ordine pubblico, prima necessità po-
litica di ogni Popolo, potrebbero essere compromessi.SUA.
SANTITÀ’ ha ancora apprezzato, che il prodotto di tali
vendite è stato erogato o in diminuzione del debito pubbli-
co, il di cui risorgimento gravitarebbe nuovamente su tutte
le Classi dei Cittadini, o in provedere ai bisogni, o alle
utilità di queste Provincie. Avuto dunque riguardo a queste
considerazioni di bene generale, e in vista dei gravi mali,
che potrebbero ridondare a danno di tutto il Popolo, pro-
cedendo diversamente, e per altri importanti riflessi ancora
nei quali gl’interessi medesimi della Religione hanno una
gran parte, SUA SANTITÀ* si è determinata a prendere
su tali acquisti la risoluzione detta di sopra. Il S. PADRE
si propone di provedere con altri mezzi in quella misura,
che gli sarà possibile agli oggetti, ai quali tali Beni erano
destinati.
Per gli stessi motivi SUA SANTITÀ’ garantisce il de-
bito pubblico di queste Provincie, e le Pensioni Ecclesiasti-
che, Civili, e Militari, salvi tutti i diritti del Governo con
1*Estero per questi titoli.
!fmamenw il S. PADRE vuole, che ì suoi Dilettissi-
mi Sudditi non solo siano sicuri, e tranquilli sul passato,
ma concepiscano giuste speranze sull’avvenire. Egli conse-
crerà il rimanente dei preziosi suoi giorni a procurare con
tutti i mezzi possibili la felicità permanente dei suoi Popoli*
; Se la situazione dell’Italia, e dell’Europa, se ibisogni
stessi dei Sudditi impediscono al S. PADRE di minorare nel
momento in tutta quella estensione, che il suo Cuore vor-
rebbe, i pesi, che essi sopportano, vuole almeno, che in-
tanto risentino in alcuni articoli quel possibile sgravio, che
le circostanze permettono» Egli pertanto diminuisce per ora
‘ la Fondiaria, e la Personale di un quinto; il Dazio delSa-
| le di un quinto, quello della Carta Bollata di un quinto,
i quello del Registro proporzionale di un quarto, ed anche i
i Dazj di Consumazione di un quarto. Il S. PADRE innol-
j tre si occupare incessantemente di un nuovo sistema genera*
| le di Amministrazione definitiva il più conveniente ai veri
i interessi del suo Popolo.
Ma perchè quest’epoca grande, e benefica abbia 1* im-
pronta della saviezza, e della solidità, il S. PADRE deve
| prima esattamente conoscere Io stato attuale, le risorse, ed i
; carichi di queste Provincie, ed anche a questo scopo è di-
ì retto il Governo Provisorio, che S. SANTITÀ* stabilisce nel-
le medesime a forma dell’ altro nostro contemporaneo Editto.
Su queste basi sarà fondato il durevole edilizio di un
Governo provido, imparziale, “paterno, ma al tempo stes-
so efficace per l’osservanza delle Leggi, e così oltre l’aver
: procurato colle sue preghiere innanzi a DIO la cessazione
I dei mali passati, SUA SANTITÀ* nulla avrà trascurato dal
| canto suo per lasciare ai suoi Popoli anche 1* inestimabile
| eredità della privata, e pubblica prosperità.
Dato in Roma dalle Stanze del Quirinale questo di $.
I Luglio 1815.
E. CARD. CONSALVI
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IN CESENA Dalla Tipografia Biasini
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