Dichiarazione di sentimenti popolari sull'allocuzione pronunciata in pieno concistoro il giorno 29 aprile 1848…
sull’ allocuzione pronunciala in pieno concistoro il giorno 29 aprile 1848
e per conseguenza il Regno proclamato da Gesù Cristo, e Tu
o Beatissimo Padre occasionando tanti rivolgimenti politici non
hai fatto altro che sviluppare il tuo ministero di Pace, perchè non
è Pace, e non può essere dove è Oppressione Ingiustizia, e Tirannia.
E questa è la ragione per cui il nome di Pio IX è voce
di libertà, segno di unione, speme di affratellamento univer-
sale, e nella liberala Parigi si dava ad una contrada il no-
me di Pio IX, il Busto di PIO IX si portava in trionfo dai
costituzionali Viennesi, PIO IX si ripeteva a Palermo, a Na-
poli, a Milano, in TovScana in Piemonte ecc : ecc; e Pio IX
si ripete e si benedice dovunque sono uomini di buona volon-
tà. A questo sacro Nome che viene tanto venerato dai buoni
(pianto detestato dai malvagi, volevano questi far perdere oggi
il suo ascendente di amore e di autorità onde impedire o pa-
ralizzare la gloriosa inlrapresa, che noi Italiani sotto i suoi
polenti auspica vogliamo compire rivendicando i drilli della
nosira autonomìa nazionale per vedere libera indipendente, ed
unita la nostra cara Patria.
Si opporranno in vano i furbi satelliti del dispotismo, le
di cui fraudolenti macchinazioni sostenute, e benedette dalla
sacrilega bocca di falsi Sacerdoti hanno tentato di distruggere
la santa opera della Redenzione conculcando di nuovo Y Uma-
nità sotto la ferrea schiavitù dei vecchi errori.
Ma ormai l’Eletto del Signore, vi novello Davide ha trat-
to il sasso, e il Gigante colossale della forza brutale deve ca-
dere; Tempia alleanza dei Papi e dei Tiranni è finita, e Tu
o Pontefice dei nuovi tempi avanzati con sicurezza nel cam-
mino evangelico onde sgombrare dalle basse, e fangose passio-
ni di laida concupiscenza quella mistica Navicella della Chiesa,
che è il Palladio della santa Religione .Crislana unica ancora
di salvezza, e di felicità in questa, e nell’ altra vita. Tran-
quillo dall’ alto del tuo Seggio Pontificale sperano oggi i Po-
poli che senza riguardo a gradi, ed a potenza Tu sia per giu-
dicare con imparzialità le umane azioni secondo gli inconcussi
principi dell’Eterne Verità.
L’ avanzata civiltà cristiana dei nosti giorni riconosce con
quel Pirata dei tempi di Alessandro , che 1′ Uomo che con po-
chi armati ruba poco si chiama ladro; al contrario di quel-
1′ altro che si dice Conquistatore, ed Eroe, perchè con nu-
meroso Esercito, spoglia, ed assassina Città, e Regni.
Il le quicunque est portabit judicium suum : la legge del De-
calogo è per tutti, e Tu 0 Santo o Padre che fai le veci di Dio in
Terra, Tu che sei il Padre, il gran Tribuno degli oppressi, non co-
opererai con tutte le tue forze temporali, e spirituali acciò per noi
poveri Italiani abbiano fine una volta le tiranniche oppressioni del-
l’empio Gabinetto di Vienna ? Non ti commovono 0 Santo Padre i
gemiti di Vergini violale, il rossore di Matrone svergognate gli
urli di donne gravide sventrate, i vagiti di Bambini agonizzanti, i
singulti di Vescovi, di Preti, di Persone di ogni età, di ogni sesso
spiranti fra il fuoco, ed il ferro? I saccheggi delle case, le devasta-
zioni delle campagne, le profanazioni dei Tempi, dei sacri vasi,
delle venerate reliquie, non ti commoveranno o Padre Santo?
Ma il misericordioso Signore, che vede l’afflizione del
Popol suo, che conosce i suoi affanni, che sente le sue grida,
che ricorda il patto che strinse col giusto, e col seme suo do-
po di Lui in tutte le sue generazioni con sempiterna alleanza,
onde Egli sia in sempiterno il vero, ed unico Dio dei giusti,
il Misericordioso Signore che mandò fra gli uomini P Unige-
nito suo Figlio per fondare il Regno della carità non ha ordi-
nato a Te col Divino esempio di Questi, o Angusto Pontefice che
Tu dica al novello Faraone che colle sue ingiustizie ha colma
la misura, che se non lascia andare i figli tuoi , la giustizia
Divina piomberà sul suo capo?
Il Pontificato Romano che è il più potente mezzo di
pace, e di concordia universale fra gli uomini non deve esser
pure nel tempo stesso Tribunale supremo di universale Giustizia ?
Se come Sovrano temporale la Santità vostra ha ordinato,
permesso, o tollerato che non solo le truppe dello Stato, ma
quelle ancora della Guardia Civica, e dei Volontari andassero
nelle terre degli oppressi fratelli a combattere contro i satelliti
della tirannde Austriaca, se per sostenere queste straordinarie,
ed ingenti spese si sono imposti in vostro Nome nuovi, e gra-
vosi pagamenti ai Popoli , potrebbe oggi con ragionevolezza
sostenersi che nella Vostra Unica, ed indivisibile Persona le pa-
role del Pontefice siano in contradizione colle opere del Principe
e ciò con danno incalcolabile della causa Italiana, che è pure
la causa Santa della Pace e della Giustizia ?
In questo fatto si riconosce con palpabile evidenza P in-
fluenza nefanda di Traditori scellerati, che come Giuda loro
Maestro hanno tentato o Santo Padre di consegnarvi ai car-
nefici della bontà e della Santità vostra. Ma
Avanti 0 PIO
Ti assiste il Popolo
Ti assiste Iddio
Se il Tiranno d’ Austria persisterà nella sua caparbietà con-
tro il buon diritto, se le sue orecchie saranno sorde alle dolci
ed amorose parole del Vicario del Dio della Carità, se il suo
cuore sarà indurito come quello di Faraone, Tu 0 Mosè dei no-
stri giorni mettili a capo della famiglia de’fgiusti, annunzia loro,
che la Casa di Dio fondala sulla Pace, e sulla Giustizia è minaccia-
ta, e Tu vedrai intorno a Te non solo duecento milioni di figli,
ma tutta romana famiglia per sostenere la casa paterna, perchè
tutta quanta Y umanità è figlia di Dio, e da questo universale ban-
chetto di reciproca, e fraterna Carità, fuggono solo quei pochi em-
pi, che sogliono dire Deus mais ambitio est, Deus mais avarìtia
est, Deus meus luxuria est, Deus meus venter mais est.
Queste sono le divinità infernali , che sotto le forme del
vecchio serpente si aggirano intorno alla Santità Vostra onde
appagare la lurida invidia delle loro anime basse offuscando
quella aureola di gloria che la parola — Pace – ha fatto bril-
lare con tanto splendore sulla vostra fronte. Non riputazione
di fama, non altezza di dignità faranno si che impediscano di
chiamare giustamente scismatici questi uomini perversi, e perver-
titori, i quali imquis dìsscnsioivibus a fraterna charitate dissiliunt.
Se P estrema necessità lo esigesse montato a cavallo
sopra bianca Mula il Padre dei Popoli per la difesa della cau-
sa di Dio chiamasse a raccolta tutti gli Uomini di buona
volontà si vedrebbero le onde popolari pronte a rinnovare il
miracolo del Mar Rosso sommergendo le barbare orde dei ne-
mici dei Giusti, e le Genti liete di ritrovare nel Pontificalo
Romano per opera Tua la garanzia salutare della Pace univer-
sale giudicando la tua Missione non solo dalle tue parole , ina
quello che è molto più dai fatti, accorreranno all’ Ovile del
Signore fra le grida di viva PIO IX vero Servo dei Servi di
Dio, il quale per l’altezza della sua Dignità, e per la forza
delle virtù colle quali vi ha corrisposto merita giustamente di
essere glorificato col nome di SECONDO SALVATORE.
Tonando nei primordi del Vostro Pontificato si rivelò la
Paterna Bontà del vostro cuore colla parola – Pace -, non solo
lotta la Rcpnblica cristiana fu compresa da straordinario, ed
ìndiscrivibilc giubilo, ma un tripudio di universale allegrezza
si manifestò in tutta Y umana famiglia con tale una forza di
espansiva energia, che tenterebbe Pimpossibile chi pretendesse
rannodare questo straordinario, e maraviglioso fenomeno alla
razionalità della storia contemporanea ; e di fatti non vi è
ormai persona fra i buoni che non sia intimamente persuasa
che voi siete l’Uomo del miracolo, il mìssus a Deo, il Santo
Pontefice mandato dal Signore per salvare V umanità.
Santo Padre la Pace, che è il più bel frutto del fiore
evangelico racchiude in se tutte le virtù ; ecco perchè procla-
mando la Pace Voi avete nel tempo stesso concesso non solo
la pnblica udienza, e la libertà della parola, ma avete voluto
di più, che anche per mezzo dello scritto, e della stampa po-
tesse liberamente giungere ai piedi del Trono la voce dei vo-
stri figli, ed avete così accordata valida protezione ad una
virtù quanto grata, e piacevole ai buoni, altrettanto infesta
ed odiosa ai cattivi Principi, cioè la sincerità, la quale essen-
do il fondamento del viver cristiano, è nel tempo medesimo il più
potente mezzo di ordine, di conciliazione, e di amor fraterno.
Sia adunque sincerità fra Principe , e Popolo come fra
Padre, e Figli.
Sappia perciò la Santità Vostra, che le Genti vi salutano
come il Grande Rigeneratore della Umana Società perchè aven-
do proclamata dall’alto del Vaticano la Pace Voi vi siete im-
pegnato in faccia a Dio, ed in faccia agli Uomini di distrug-
gere tutte le Tirannidi. E Gesù Cristo Signor nostro venendo
sulla Terra a fondare il Regno della Pace non si dichiarò il
Padre misericordioso di lutti gli Oppressi? Non infranse le ca-
tene degli schiavi di Roma pagana? E l’Impero colossale del-
la Tirannia fondato sulla brutalità della forza materiale non
fu ridotto in polvere dalla Divina parola della Carità?
Più tarili non furono i Papi che protessero e sollevarono
il Servo del Medio Evo frenando, ed imbrigliando la immane
ferocia di brutali Guerrieri ? Ma poi vennero tempi infausti
per la Religione, e per 1′ Umanità, tempi di superbia, di egoi-
smo, di avarizia, e di ambizione; si tentò di confondere, e di
sovvertire ogni regola, ed ogni principio di vivere politico, re-
ligioso, e civile, si viddero dei Pontefici allearsi coi più spie
tati Tiranni del Secolo, e commettersi atrocità tali da far te-
mere il ritorno del Paganesimo, e della Idolatria.
ÌNon si tentò di snaturare il Pontificato Romano volendosi
convertire questo Gran Tribunato dei miseri in uno strumento
di oppressione ?
JNon abbiamo visto noi stessi il sacro Palladio di tutte
le libertà diventare il centro di tutte le Tirannidi ?
JNon abbiamo visto lo Stato Pontificio che governato dai
Ministri del Dio della Carità, della Libertà, della Pace doveva
a norma di tutti ì Regni della Terra offrire Y esemplare spet-
tacolo di uno Stato modello; non abbiamo visto invece queste
nostre belle, e fertili contrade in preda alla più mostruosa
anarchia non trovare fra gli eccessi della più immorale, e disor-
ganizzatrice corruzione altro appoggio, che nella violenza delle
maggiori tiranniche oppressioni; nella brutalità delle forze merce-
narie al di dentro, ed in quelle dell’odiato Straniero al di fuori ?
La smisurata grandezza di tanti mali non preoccupò Y A-
nimo vostro in modo allorché saliste sul Trono Pontificale da
non rinvenirne proporzionato rimedio nei mezzi umani, e perciò
vi abbandonaste interamente nelle mani della Provvidenza fer-
mamente convinto– che ogni Bene è possibile a Dio, e non
ogni male è possibile all’Uomo? —
Se anche Voi o Beatissimo Padre vi siete proposto come
?I Divino Maestro, di passare beneficando ; se vediamo anche
oggi i Popoli di tutti i Paesi, di tutte le Religioni, di tutte
le classi riunirsi sulle tue orme, ed esclamare — benedetto il
Ventre che Ti ha portato, benedette le Mammelle che Tu suc-
chiasti, miracolo il tuo primo avviamento nella carriera ec-
clesiastica, miracolo la tua promozione al Sacerdozio, all’Epi-
scopato, alla sagra Porpora, al Pontificato; questo sentimento,
e questa fede universale dei Popoli non parte dall’ intima con-
vinzione , che Tu sei il Pontefice miracoloso destinato a svilup-
pare colle opere, e coi detti il Regno fondato da Gesù Cristo
nella Carità, fonte inesauribile di ogni bene, e da cui ne vie-
ne immediatamente la Civile Libertà, la quale basata sul ri-
spetto di Ognuno verso i diritti di Tutti, assicura pure il ri-
spello di Tutti verso i diritti di Ognuno?
Papa miracoloso credi Tu, che per essere il figlio prediletto
del Signore giunger non possano perciò all’altezza del tuo Seggio
le aure impure degli spiriti infernali ?
Oh pur troppo i Grandi, e Fedeli Servi di Dio hanno do-
vuto sostenere i più fieri assalti del Mostro delle tenebre. Se
lo stesso Gesù Cristo Signor nostro vero Dio , e vero Uomo do-
vette tanto combattere contro la forza delle tentazioni inferna-
li , se le orribili trame dei falsi Sacerdoti portarono al sagrifi-
zio il Santo dei Santi potrai Tu o Gran Pontefice senza uno spe-
ciale aiuto del Signore, e senza la pronta , e decisa oculatezza del
Popolo sfuggire alle diaboliche macchinazioni degli Scribbi, e
dei Farisei dei nostri giorni ?
Qucsl’ Ipocriti che onorano il Nome Santo di Dio colle
parole e lo bestemiano colle opere si servono della più raffina-
ta impostura per occultare la verità del loro carattere; sono su-
perbi , e vogliono comparire umili, iracondi, ed affettano man-
suetudine, ambiscono ricchezze, onori, privilegi, e vanno con-
tinuamente ripetendo vanitas vanitatum, et omnia vanitas,
protestano di amar l’ordine, e fanno congiure, si spacciano
per protettori delie scienze, e perseguitano gli Scienzati, si
mostrano teneri della Patria, e coadiuvano lo Straniero per ri-
badirne le catene, si dichiarano amici dei Popoli, e li vorrebbero
tenere nelle schiavitù, proclamano finalmente il loro fedele at-
taccamento al Sovrano , e fanno di tutto per metterlo in odio
ai Sudditi. Ma la forza della parola , che distrusse la brutalità del
Mondo Pagano, distruggerà pure l’impostura del Mondo Farisaico.
Invano si tenterà di intimidire 1* anima celeste del miglio-
re dei Pontefici; si cercherà invano di turbare la tranquillità
della sua intemerata coscienza; la causa del Diritto, e della
Giustizia appoggiata alla chiarezza di fatti incontrastabili pene-
trerà il suo Cuore illuminerà la sua Mente.
La guerra che attualmente insanguina le pianure Lombarde
s’ è aggressiva per una parte è difensiva per Y altra, perchè es-
sendo giusto che un Uomo non sia schiavo di un altro uomo
egualmente giusto sì è che un Popolo non sia schiavo di un
altro Popolo. Se 1′ indivìduo ha positivo diritto di difendersi
con tutte le sue forze contro il ladro che vuol derubarlo, e
di uccidere cum moderamine inculpatae tuteìae l’assassino che
l’aggredisce, si potranno negare gì istessi diritti ad un Popo-
lo pacifico, che in casa propria viene da un Popolo straniero
aggredito, derubato, ed assassinato?
Potrebbe revocarsi in dubbio il Sagro diritto che hanno
gì’ Italiani di dire ai Satelliti del gabinetto di Vienna — Fra-
telli sono trentatrè anni che voi state in casa nostra per deru-
barci, opprimerci, ed assassinarci; avressimo dritto alla rein-
tegrazione di tutt’ i danni; noi invece vi condoniamo tutto per
l’amore di Gesù Cristo; ripassate però le Alpi; tornatevene ai vostri
Paesi, e INoi protestiamo di essere vostri sinceri Amici, e Fratelli.
Semplificata in questi termini la verità della questione
per cui oggi si sparge sangue umano fra noi; fa d’uopo di sot-
tile argomentazione, e di raffinata logica per conoscere a col-
po d’ occhio che noi Italiani ci difendiamo per far trionfare
la sagra causa del diritto che hanno tutti gì’ Individui di vi-
vere in pace in casa propria?
ÌNon deve essere inviolabile il territorio delle nazioni come
lo è il domicilio delle famiglie ? La santa Religione Cristiana
che garantisce la libertà degli individui non deve garantir pu-
re la libertà dei Popoli?
Chi pugna per la difesa della Patria della vita, e degli a-
veri non pugna per la Libertà per la Pace, per la Giustizia
e per conseguenza per la causa del Signore ?
E Tu o Vicario di Dio allorché posta umilmente la
fronte per terra imploravi la Celeste Benedizione su questa
nostra misera patria non davi con essa il maggiore eccita-
mento possibile ai tuoi figli, e connazionali, che tanto e tan-
to confidano in Te, acciò ridesti alla vita delle antiche virtù
sapessero trar partito da quella massima fondamentale del
dritto naturale — licet vini vi repellere?–
Santo Padre sia sincerità fra Principe, e Popolo, come
fra Padre, e figlio.
Gì* Italiani profondamente commossi dalla gran Parola,
che non doveva, e non poteva restare aes sonnans, aut cymba-
lum tinniens hanno corrisposto con falli eroici; colle gloriose
giornate di Milano e colla generale cacciata degli Austriaci da
quasi tutte le Città di Lombardia, e del Veneto.
Ed oggi che infiammati da santo zelo per le Benedizioni
Papali, e per le prediche di ardenti Sacerdoti, oggi che colla
Croce sul petto, e col venerato tuo Nome sulla bocca i tuoi
amorosi figli dopo tanti sagrifìci si sono riuniti sul campo
degli oppressi fratelli, oggi che tutto presagisce un’ imminente,
e completo trionfo della nostra Santa Causa, oggi che per far
cessare lo spargimento del sangue umano, e tutti i mali che
accompagnano, e seguono la guerra, è più di ogni altra cosa
necessario che la franca, e leale voce del Pontefice proclami
la santità della nostra causa, e porti così lo scoraggiamento,
e la disperazione nelle file nemiche, oggi che più di tutto fa
duopo di poter annunziare che PIO IX è con noi, altrimenti
qui non est cum me est contra me, oggi appunto con sorpre-
sa, e con danno universale non avviene così.
E chi può esser cagione di tanto male se non la sola fa-
risaica setta pronta sempre a svillupare il mistero dell’ ini-
quità con arti tenebrose, e diaboliche servendosi delle appa-
renze, e del contegno della Santità per potere con falsi raziocini,
e con velati errori insinuare il veleno della discordia fra i figli
di uno stesso Padre onde dividere per regnare ?
Ma Peccatus semper stultus est: sappia dunque la stolta
setta peccatrice che tutti i suoi sfòrzi, e gli assalti replicati
torneranno a suo danno, giacche quelP arma tanto fatale alla
menzogna e per conseguenza ad essa, quel mezzo tanto poten-
te a bandire la verità, e confondere i bugiardi — la libertà
della parola, e della stampa è in nostre mani —
Sappiate Beatissimo Padre che annunziando il Regno del-
la Pace Voi siete stato salutato non solo come il Grande Rige-
neratore della civile società, ma di più come il grande Rifor-
matore Religioso; ecco perchè uno insigne Sapiente asserì nel-
le camere dei Pari di Francia — PIO IX essere non solamente
un gran Pontefice, ma una grande Epoca — ditta Iti non dice il
Popolo che col vostro Regno- nova incipit aetas?
È questa generale credenza basata sul fatto, che unendo Voi le
vostre virtù personali a quelle del Pontificato ne verrà immanca-
bilmente la Pace Universale ciò che finora non è potuto avvenir
mai completamente, perchè i vizi dei Papi mettendosi in opposizio-
ne eolla Santità del Papato hanno fatto sì che il principio religioso
( intatto sempre ed eterno in quanto alla Fede, ed al Dogma) non
si sia mai potuto tanto diffondere in quanto agli effetti civili da
produrre la pace, e la concordia universale fra gii uomini.
Oggi dunque con piena ragione si crede che un Papa vir-
tuoso quale Voi siete mettendosi a capo della forza morale
renderà al Pontificato queir antico lustro, di cui malgrado le
fitte tenebre di una generale ignoranza per opera di Santi Ponte-
fici fece splendida mostra nei prini secoli della chiesa Cristiana.
]Nè si ripeta cogli ipocriti farisei esser tanta la malvagità
degli uomini che sarebbe opera vana il volere con parole di carità
frenare la superbia e i vizi delle gigantesche potenze della Terra.
Mancanza di fede è questa ilio stesso Divin Verbo di Dio,
il quale annunziò che Y umiltà vincerà la superbia , la mansue-
tudini Pira, la virtù il vizio, e 1′ Agnello trionferà del Leone,
del Dragone, e dell’ Àquila, e fra i tanti esempi coi quali è
piaciuto al Signore di confermare questa sublime verità uno
dei maggiori certamente si è quello in cui servendosi dell’ o-
pera del più santo fra gli antichi Pontefici fu visto nel quar-
to secolo la ferocia del terribile [Attila chiamato Flagellimi
Dei raddolcirsi, e eedere alle umili parole dell’ inerme San Leone.
Egli è perciò che oggi in Te confida il Popolo o Santo
Padre in Te la di cui straordinaria bontà ti ha reso degno
che il Signore operi col tuo mezzo, e quasi a tua insaputa i
più grandi, e strepitosi miracoli, e dei quali non offre esem-
pio alcuno la Storia del Mondo.
Chi pretendesse attribuire all’ ordinario corso delle fasi
umanitarie i precipitosi, e straordinari avvenimenti politici,
che hanno travolto a generale rovina in così breve lasso di
tempo tante, e tante Tirannidi sotto forma qualunque di Go-
verni Rappresentativi, d’Imperi, di Reami, di Principali assolu-
ti ecc. Chi a tanta commozione del Mondo Politico, a tanto
risorgimento di Dritti Popolari restasse stupidamente freddo,
e non esclamasse miracolo miracolo, che si direbbe di Lui?
0 Statua o Ipocrita.
Santo Padre sia sincerità fra Principe, e Popolo come
fra Padre, e Figli.
Per mezzo di Chi Iddio ha operato tanti portenti ? Di
Chi si è servito il Signore per spezzare tanti scettri, e distrug-
gere tanti Troni, quale è il sassolino che ha ridotto in pol-
vere P immagine della colossale Statua delle sagre carte ?
PIO IX. PIO IX. PIO IX.
Ecco gli effetti di una Parola Santa – La Pace — I Po-
poli vogliono la pace perchè la Pace è il regno della virtù,
BOLOGx^A. TIPOGRAFIA DI GIUSEPPE TIOCCHI JNELLE SPADERl